Jean Baudrillard

Jean Baudrillard

Jean Baudrillard

Biografia Filosofia degli scandali

Jean Baudrillard nasce nella città vescovile di Reims (Francia) il 27 luglio 1929 da una famiglia con origini contadine. I genitori sono entrambi impiegati statali; Jean è il primo componente della sua famiglia che ottiene un grado di istruzione avanzato e questo comporta una rottura con i suoi genitori e con l'ambiente culturale da cui proviene.

Nel 1956 esordisce come professore in un liceo e nei primi anni '60 lavora presso la casa editrice francese Seuil. Baudrillard all'inizio è uno studioso della lingua e della cultura tedesca: pubblica saggi sulla letteratura nella rivista "Les temps modernes" tra il 1962 e il 1963 e traduce opere di Peter Weiss e Bertolt Brecht in francese, oltre a un libro di Wilhelm Mühlmann sui movimenti messianici rivoluzionari.

Durante questo periodo conosce e studia le opere di Henri Lefebvre e Roland Barthes, che hanno un'influenza continuativa sulla sua opera.

È membro dell'istituto di ricerca sull'innovazione sociale al Centro Nazionale della Ricerca Scientifica, insegna presso la European Graduate School in Svizzera e scrive molti articoli e critiche per la stampa.

Nel 1966 Baudrillard diventa assistente di Lefebvre e comincia a lavorare nell'università di Paris-Nanterre dove studia contemporaneamente le lingue, la filosofia, la sociologia e altre discipline. Sempre nel 1966 discute la sua "Thèse de Troisième Cycle" in sociologia a Nanterre con una disquisizione intitolata "Il sistema degli oggetti" e nell'ottobre dello stesso anno è nominato docente di sociologia, acquistando carisma e autorevolezza, ed è invitato a tenere lezioni e conferenze nelle principali università europee ed americane.

Ma devono trascorrere ben due decenni prima che nel 1987 la sua "thèse d'état", con cui diventa professore a pieno titolo, è accettata e presentata da Georges Balandier alla Sorbona. È un riconoscimento tardivo, che non gli da la motivazione sufficiente ad impegnarsi nella vita accademica bensì il pretesto per allontanarsene definitivamente e dedicarsi alla propria attività di libero scrittore e analista, dirigendo tra l'altro la rivista "Traverse".

Negli anni Sessanta si unisce alla sinistra francese in quanto non approva e si oppone all'intervento franco-americano nelle guerre d'Algeria e del Vietnam. Il "movimento del 22 marzo", associato a Daniel Cohn-Bendit ed agli "engagés", prende vita nel dipartimento di sociologia di Nanterre in quanto essa è un punto strategico per la politica radicale.

Sebbene viene identificato con il nome e l'opera di Jean-François Lyotard, il postmodernismo deve forse di più alla riflessione di Jean Baudrillard, nel periodo epico della rivolta studentesca del 1968. Baudrillard rende noto di aver preso parte agli eventi studenteschi che sfociano in corpulente rivolte e in uno sciopero generale che porta quasi alla rimozione di De Gaulle.

A quella rivolta e allo spirito di quell'epoca, Baudrillard rimane sempre fedele, e i suoi rapporti con il movimento comunista e il marxismo ne sono sempre segnati, nei termini di una costante polemica contro il burocratismo stalinista del Pcf dell'epoca e poi nello sforzo costante di integrare il marxismo in una visione più radicale della storia e della società.

Nella seconda metà degli anni Sessanta Baudrillard pubblica una serie di libri che gli conferiscono notorietà in tutto il mondo.

Il lavorare a stretto contatto con Lefebvre, la saggistica di Barthes ed una serie di pensatori francesi il cui carisma sarà discusso più avanti, influenza non poco Baudrillard che imbocca uno studio approfondito nel campo della teoria sociale, della semiologia e della psicoanalisi pubblicando il suo primo libro "Il sistema degli oggetti" nel 1968, seguito da un altro libro "La società consumistica" nel 1970 e da "Per una critica dell'economia politica del segno" nel 1972.

Queste prime opere hanno lo scopo di amalgamare gli studi della vita quotidiana iniziati da Lefebvre con una semiologia sociale che studia la vita dei segni nella vita sociale nel contesto della sociologia critica. Questo arduo disegno porta la firma dell'influenza di Barthes il quale si fonda sul sistema degli oggetti nella società consumistica (il soggetto fondamentale dei suoi primi due libri) e sul punto di incontro tra l'economia politica e la semiotica (che invece è il cardine del suo terzo libro).

Questi lavori sono tra i primi ad esaminare ed a studiare come gli oggetti sono codificati dentro un sistema di segni e di significati che costituiscono le società mediatiche e consumistiche contemporanee. Accostando gli studi semiologici, l'economia politica marxiana e la sociologia della società consumistica, Baudrillard da il via all'impresa di tutta una vita con lo scopo di ispezionare il sistema degli oggetti e dei segni su cui si basa la nostra vita quotidiana.

In origine Baudrillard descrive i significati interessati dagli oggetti quotidiani (ad esempio il valore conseguito dall'identificazione con la propria automobile mentre si guida) e il sistema strutturale attraverso il quale gli oggetti sono organizzati in una società nuova e moderna (ad esempio il prestigio di una nuova auto di lusso). I primi tre libri riportano il pensiero di Baudrillard secondo il quale la critica marxiana classica dell'economia politica ha l'obbligo di essere integrata da teorie semiologiche del segno che scandiscono i diversi significati espressi dai significanti quali un linguaggio organizzato in un sistema di significato.

Baudrillard ritiene che anche la moda, gli sport, i media e altri modi di significato producano dei sistemi di significato articolati da regole, codici e logiche specifiche.

Questo periodo è caratterizzato dallo sviluppo capitalista, dalla concentrazione economica, dalle nuove tecniche di produzione e dallo sviluppo di nuove tecnologie che velocizzano la capacità di produzione di massa e le corporazioni capitaliste si concentrano sull'interesse nei confronti del controllo del consumo e della creazione di bisogni per nuovi beni di lusso, producendo in questo modo il regime di ciò che Baudrillard denomina "segno-valore". Baudrillard sostiene che la pubblicità, l'esposizione, la moda, i mass media, la cultura, la comunicazione e l'accrescimento di prodotti aumentano la quantità di segni e producono un aumento di segno-valore.

Da questo momento egli dichiara che i beni non sono più caratterizzati dal valore d'uso e dal valore di scambio (come nella teoria dei beni di Marx), ma il segno-valore diventa una parte sempre più rilevante del bene stesso e del suo consumo. In questa visione Baudrillard afferma che il consumatore acquista e mostra i prodotti tanto per il loro segno-valore che per il loro valore d'uso e che il fenomeno del segno-valore è un elemento vitale del prodotto e del consumo nella società consumistica.

Baudrillard rende noto che l'intera società è regolata attorno al consumo e all'esposizione dei beni attraverso i quali gli individui acquisivano prestigio, identità e reputazione sociale. In questo sistema, più prestigiosi sono i beni di una persona più è elevata la sua reputazione sociale nell'ambito del segno-valore.

A partire dal 1970, Baudrillard prende le distanze dalla teoria rivoluzionaria marxista per presupporre solo la possibilità di ribellione contro la società consumistica in una forma "imprevedibile ma certa". Nella seconda metà degli anni Sessanta si unisce ad un gruppo di intellettuali che incentrano attorno al giornale "Utopie", con il fine di passare oltre le costrizioni disciplinari e di accordare riflessioni su società alternative, architettura e modi di vita quotidiana. L'affiliazione con "Utopie" dura solo fino ai primi anni settanta, ma può contribuire a far nascere in Baudrillard un desiderio di lavorare "dietro le quinte", di non lasciarsi coinvolgere dalle tendenze del tempo e da mode passeggere e di sviluppare le proprie posizioni teoretiche.

Sempre nel corso dei primi anni Settanta Baudrillard ha una resoconto ambivalente con il marxismo classico. Da una parte continua la critica marxiana della produzione dei beni che delinea e critica varie forme di compravendita, supremazia e speculazione prodotti dal capitalismo. In quest'ottica pare che la sua critica nasca dal modello della posizione vantaggiosa neo-marxiana che attribuisce al capitalismo la colpa di conformare, controllare e guidare la vita sociale, privando della libertà e della creatività gli individui.

Dall'altra parte non è in grado di dimostrare alcuna forza rivoluzionaria ed in particolare non questiona la situazione ed il potenziale della classe operaia in quanto "incognita" nella società consumistica. Baudrillard non ha nessuna teoria del soggetto in quanto responsabile attivo del cambiamento sociale, e di conseguenza segue la critica strutturalista e post-strutturalista del soggetto filosofico e pratico categorizzato da Cartesio, Kant e Sartre: considera che la soggettività è prodotta dal linguaggio, dalle istituzioni sociali e dalle forme culturali e che non è indipendente dalla sua costruzione in queste istituzioni e pratiche.

Nonostante Baudrillard non sviluppi una teoria di classe o di rivolta di gruppo della natura che è abituale nella Francia post-anni Sessanta, la sua opera è particolarmente vicina all'operato della scuola di Francoforte, specialmente quello di Herbert Marcuse, che delinea diverse critiche marxiste della società consumistica.

In un certo senso l'opera di Baudrillard può essere considerata come una descrizione di uno stadio più avanzato di reificazione e di dominazione sociale di quello descritto dalla scuola di Francoforte, che descrive come gli individui siano controllati dalle istituzioni e dai modi di pensiero dominanti.

Baudrillard si spinge oltre la scuola di Francoforte applicando la teoria semiologica del segno per descrivere come i beni, i media e le tecnologie creano un universo di illusione e fantasia in cui gli individui diventavano preda di valori consumistici, ideologie mediatiche, modelli da seguire e tecnologie seduttive come i computer che forniscono mondi di cyberspazio. Alla fine, porta questa analisi della supremazia dei segni e del sistema degli oggetti a conclusioni più negative e pessimistiche, nelle quali sostiene che la tematica della "fine dell'individuo" anticipata dalla scuola di Francoforte ha raggiunto il suo adempimento con la sconfitta totale della soggettività umana da parte del mondo degli oggetti.

La sua filosofia, fondata sulla critica del pensiero scientifico tradizionale e sul concetto di virtualità del mondo apparente, lo porta a diventare satrapo del Collegio dei patafisici nel 2001. Considerato spesso come un "filosofo dello scandalo" mostra come le tendenze sociologiche contemporanee, come ad esempio le commemorazioni, le donazioni di massa per le vittime delle catastrofi ed altri eccessi, non sono altro che i mezzi scandalosi dell'estensione totalitaria del Bene finalizzata ad ottenere una coesione sociale.

Autore di fama internazionale, scrive una cinquantina di libri ed è uno dei più influenti pensatori post-moderni, in particolare per la sua critica ai meccanismi della società dei consumi. I suoi saggi hanno comunque segnato in modo profondo la vita intellettuale contemporanea e la rappresentazione culturale del nostro tempo.

Jean Baudrillard muore all'età di 78 anni il 6 marzo 2007 a Parigi.

Principali opere (in italiano) di Jean Baudrillard

  • 2006: Patafisica e arte del vedere
  • 2006: Il patto di lucidità o l'intelligenza del male
  • 2006: Il sistema degli oggetti
  • 2006: Lo scambio simbolico e la morte
  • 2005: Violenza del virtuale e realtà integrale
  • 2004: (con Edgar Morin) La violenza del mondo. La situazione dopo l'11 settembre
  • 2003: È l'oggetto che vi pensa, Pagine d'arte
  • 2003: Architettura e nulla. Oggetti singolari, Electa Mondadori
  • 2003: Power inferno. Requiem per le Twin towers. Ipotesi sul terrorismo. La violenza globale
  • 2002: La guerra dei mondi. Scenari d'Occidente dopo le Twin towers
  • 2002: Parole chiave
  • 2002: Lo spirito del terrorismo
  • 2000: America
  • 2000: Lo scambio impossibile
  • 1999: Cyberfilosofie. Fantascienza, antropologia e nuove tecnologie
  • 1999: Illusione, disillusione estetiche. Il complotto dell'arte
  • 1997: Della seduzione
  • 1996: Il delitto perfetto. La televisione ha ucciso la realtà?
  • 1995: Il sogno della merce
  • 1991: Cool memories. Diari 1980-1990
  • 1991: Guerra virtuale e guerra reale. Riflessioni sul conflitto del Golfo
  • 1991: La trasparenza del male. Saggio sui fenomeni estremi
  • 1988: La sparizione dell'arte
  • 1984: Le strategie fatali

Frasi di Jean Baudrillard

3 fotografie

Foto e immagini di Jean Baudrillard

Commenti

Commenti Facebook

Argomenti e biografie correlate

Bertolt Brecht Roland Barthes Carisma De Gaulle Stalin Marx Capitalismo Cartesio Kant Sartre Edgar Morin Mondadori Filosofi Letteratura

Ludovico il Moro

Ludovico il Moro

Storico nobile italiano
α 27 luglio 1452
ω 27 maggio 1508
Alexandre Dumas figlio

Alexandre Dumas figlio

Scrittore francese
α 27 luglio 1824
ω 27 novembre 1895
Clemente Russo

Clemente Russo

Pugile e personaggio tv italiano
α 27 luglio 1982
Giosuè Carducci

Giosuè Carducci

Poeta italiano, premio Nobel
α 27 luglio 1835
ω 16 febbraio 1907
Maria Grazia Cucinotta

Maria Grazia Cucinotta

Attrice italiana
α 27 luglio 1968
Mario Verdone

Mario Verdone

Critico cinematografico italiano
α 27 luglio 1917
ω 26 giugno 2009
Peppino Di Capri

Peppino Di Capri

Cantante italiano
α 27 luglio 1939
Petra Magoni

Petra Magoni

Cantante e attrice italiana
α 27 luglio 1972
Pina Bausch

Pina Bausch

Coreografa tedesca
α 27 luglio 1940
ω 30 giugno 2009
Roberto Ruspoli

Roberto Ruspoli

Artista e personaggio tv italiano
α 27 luglio 1972
Davy Crockett

Davy Crockett

Militare, cacciatore, avventuriero ed eroe popolare del Far West statunitense
α 17 agosto 1786
ω 6 marzo 1836
Louisa May Alcott

Louisa May Alcott

Scrittrice statunitense
α 29 novembre 1832
ω 6 marzo 1888
Manlio Sgalambro

Manlio Sgalambro

Filosofo e scrittore italiano
α 9 dicembre 1924
ω 6 marzo 2014
Città del Vaticano

Città del Vaticano

Stato
α 7 giugno 1929
Anna Frank

Anna Frank

Scrittrice tedesca, vittima del nazismo
α 12 giugno 1929
ω Anno 1945
Antonino Zichichi

Antonino Zichichi

Fisico e divulgatore scientifico italiano
α 15 ottobre 1929
Audrey Hepburn

Audrey Hepburn

Attrice britannica
α 4 maggio 1929
ω 20 gennaio 1993
Bud Spencer

Bud Spencer

Attore italiano
α 31 ottobre 1929
ω 27 giugno 2016
Chet Baker

Chet Baker

Trombettista jazz statunitense
α 23 dicembre 1929
ω 13 maggio 1988
Christa Wolf

Christa Wolf

Scrittrice tedesca
α 18 marzo 1929
ω 1 dicembre 2011
Christopher Plummer

Christopher Plummer

Attore canadese
α 13 dicembre 1929
ω 5 febbraio 2021
Delia Scala

Delia Scala

Soubrette e attrice italiana
α 25 settembre 1929
ω 15 gennaio 2004
Emanuele Severino

Emanuele Severino

Filosofo italiano
α 26 febbraio 1929
ω 17 gennaio 2020
Franca Rame

Franca Rame

Attrice teatrale, drammaturga e politica italiana
α 18 luglio 1929
ω 29 maggio 2013
Grace Kelly

Grace Kelly

Attrice statunitense e reale monegasca
α 12 novembre 1929
ω 14 settembre 1982
Jacqueline Kennedy

Jacqueline Kennedy

First Lady statunitense
α 28 luglio 1929
ω 19 maggio 1994
Jacques Brel

Jacques Brel

Cantautore belga
α 8 aprile 1929
ω 9 ottobre 1978
Jürgen Habermas

Jürgen Habermas

Filosofo, storico e sociologo tedesco
α 18 giugno 1929
Martin Luther King

Martin Luther King

Politico statunitense, difensore dei diritti civili
α 15 gennaio 1929
ω 4 aprile 1968
Max von Sydow

Max von Sydow

Attore svedese
α 10 aprile 1929
ω 8 marzo 2020
Milan Kundera

Milan Kundera

Scrittore ceco
α 1 aprile 1929
ω 11 luglio 2023
Nicoletta Orsomando

Nicoletta Orsomando

Storica annunciatrice tv italiana
α 11 gennaio 1929
ω 21 agosto 2021
Oriana Fallaci

Oriana Fallaci

Giornalista e scrittrice italiana
α 29 giugno 1929
ω 15 settembre 2006
Paolo Poli

Paolo Poli

Attore teatrale italiano
α 23 maggio 1929
ω 25 marzo 2016
Peter Higgs

Peter Higgs

Fisico inglese, premio Nobel
α 29 maggio 1929
Sergio Leone

Sergio Leone

Regista italiano
α 3 gennaio 1929
ω 30 aprile 1989
Ursula K. Le Guin

Ursula K. Le Guin

Scrittrice statunitense, fantascienza
α 21 ottobre 1929
ω 22 gennaio 2018
Vittorio Taviani

Vittorio Taviani

Regista italiano
α 20 settembre 1929
ω 15 aprile 2018
Yasser Arafat

Yasser Arafat

Leader politico palestinese
α 24 agosto 1929
ω 11 novembre 2004
Anna Nicole Smith

Anna Nicole Smith

Modella e attrice statunitense
α 28 novembre 1967
ω 8 febbraio 2007
Benazir Bhutto

Benazir Bhutto

Politica pakistana
α 21 giugno 1953
ω 27 dicembre 2007
Boris Eltsin

Boris Eltsin

1° presidente della Federazione russa
α 1 febbraio 1931
ω 23 aprile 2007
Enzo Biagi

Enzo Biagi

Giornalista italiano
α 9 agosto 1920
ω 6 novembre 2007
Gian Carlo Menotti

Gian Carlo Menotti

Compositore italiano
α 7 luglio 1911
ω 1 febbraio 2007
Gianfranco Ferrè

Gianfranco Ferrè

Stilista italiano
α 15 agosto 1944
ω 17 giugno 2007
Gigi Sabani

Gigi Sabani

Presentatore TV e imitatore italiano
α 5 ottobre 1952
ω 4 settembre 2007
Ingmar Bergman

Ingmar Bergman

Regista svedese
α 14 luglio 1918
ω 30 luglio 2007
Kurt Vonnegut

Kurt Vonnegut

Scrittore di fantascienza statunitense
α 11 novembre 1922
ω 11 aprile 2007
Luciano Pavarotti

Luciano Pavarotti

Tenore italiano
α 12 ottobre 1935
ω 6 settembre 2007
Luigi Comencini

Luigi Comencini

Regista italiano
α 8 giugno 1916
ω 6 aprile 2007
Michelangelo Antonioni

Michelangelo Antonioni

Regista italiano
α 29 settembre 1912
ω 30 luglio 2007
Momofuku Ando

Momofuku Ando

Imprenditore giapponese, inventore dei noodles istantanei
α 5 marzo 1910
ω 5 gennaio 2007
Osvaldo Cavandoli

Osvaldo Cavandoli

Disegnatore, animatore e regista italiano
α 1 gennaio 1920
ω 3 marzo 2007
Steve Fossett

Steve Fossett

Aviatore ed avventuriero statunitense
α 22 aprile 1944
ω 3 settembre 2007
Tammy Faye

Tammy Faye

Evangelista statunitense
α 7 marzo 1942
ω 20 luglio 2007