Riccardo Cuor di Leone

Riccardo Cuor di Leone

Riccardo Cuor di Leone

Biografia

Riccardo Cuor di Leone nasce l'8 settembre del 1157 a Oxford, terzo dei cinque figli maschi di Eleonora d'Aquitania, contessa di Poitiers e duchessa di Aquitania e Guascogna, e di Enrico II d'Inghilterra, conte del Maine, di Angiò e di Turenna, duca di Normandia e re d'Inghilterra. È fratellastro minore, per parte di madre, di Alice di Francia e di Maria di Champagne e fratello maggiore di Giovanni d'Inghilterra, di Giovanna d'Inghilterra, di Leonora d'Acquitania e di Goffredo II.

Nei libri è citato come Riccardo I d'Inghilterra: i suoi titoli sono Re d'Inghilterra e Duca di Normandia. La storia lo ricorda con il soprannome "Cuor di Leone" (Cœur de Lion in francese, Richard the Lionheart in inglese) per il suo coraggio.

La giovinezza

In seguito alla separazione dei genitori resta con la madre, ricevendo nel 1168, ad appena undici anni, il ducato di Aquitania, e nel 1172, ad appena quindici anni, la contea di Poitiers. In Francia, che egli considera la sua patria, Riccardo riceve un'educazione letteraria attenta e puntuale, che gli permette di imparare a scrivere in limosino e in francese.

Sin da ragazzo mette in mostra abilità politiche e militari notevoli, facendosi apprezzare per il suo coraggio, pur non volendo sempre sottomettersi all'autorità paterna. In seguito alla Rivolta del 1173-1174, comunque, compie un giuramento di fedeltà al padre. Poco dopo viene spedito nel feudo di Aquitania in modo tale che possa dar prova delle proprie abilità di combattente e mostrare di essere in grado di governare.

Successivamente si innamora di Berengaria di Navarra. È la figlia di Sancha di Castiglia e del re di Navarra Sancho VI il Saggio. Ma per accontentare il padre è costretto a sposare Alice, figlia del re di Francia Luigi VII.

Le rivolte

Nel frattempo si impegna a contrastare le rivolte che agitano i suoi territori, scaturite a causa dell'insoddisfazione dei nobili della Guascogna e dell'Aquitania. Nel mese di dicembre del 1178 stringe d'assedio il covo di Goffredo di Rancon, pericoloso ribelle a capo di una cospirazione finalizzata a contrastare l'autorità ducale, nella fortezza di Pons. Ne deriva una repressione molto dura che, però, si concretizza in una nuova rivolta.

Organizzata l'anno successivo, in occasione di questa rivolta i ribelli provano a cacciare Riccardo Cuor di Leone dal trono con l'aiuto dei suoi fratelli Goffredo ed Enrico. Nella primavera del 1179 va in scena lo scontro finale, nella valle di Charente. Riccardo distrugge e saccheggia le terre e le fattorie che circondano la fortezza di Taillebourg. In tal modo gli abitanti assediati, privi di vie di fuga e di rifornimenti, si trovano in difficoltà. L'esercito nemico, quindi, viene sconfitto, e in pochi giorni il castello viene assediato.

Grazie a questa vittoria Riccardo Cuor di Leone riesce ad assicurarsi la fedeltà di numerosi baroni ribelli, che cambiano idea e si alleano con lui. Un paio di anni più tardi, però, deve fare i conti con una nuova rivolta, che riguarda la successione per la contea di Angouleme. In questo caso la lotta, che coinvolge le regioni francesi Perigord e Limosino, vede anche la partecipazione di Filippo II Augusto, re di Francia, chiamato in causa dai nemici di Riccardo.

Quest'ultimo, accusato di avere compiuto in queste regioni molteplici atti di crudeltà, porta a termine la guerra con successo, anche grazie all'aiuto di suo padre, sconfiggendo il Conte Elie di Perigord e Aimaro V di Limoges.

Riccardo ed Enrico il Giovane

A questo punto, una volta fatti fuori i baroni ribelli, Riccardo rivolge le proprie attenzioni alla corona inglese: anche per questo motivo le tensioni con il padre aumentano, fino a quando Riccardo si rifiuta di rendere omaggio a Enrico il Giovane, suo fratello, ribellandosi agli ordini del genitore.

Tra la fine del 1182 e l'inizio del 1183 tra Riccardo ed Enrico il Giovane sorge una controversia che ben presto si trasforma in un vero e proprio scontro che coinvolge per un anno intero tutta l'Aquitania. Al fianco di Riccardo Cuor di Leone si schierano Alfonso II il Casto, re di Aragona, e il fratello Goffredo.

Dalla parte di Enrico ci sono il duca di Borgogna Ugo III, il re di Francia Filippo II Augusto e il conte di Tolosa Raimondo V. La guerra si conclude con la morte di Enrico, mentre Riccardo resta in possesso dei suoi titoli e diventa il figlio più grande di Enrico II. Acquisisce pertanto formalmente lo status di erede al trono inglese, a dispetto degli scontri con il padre.

Con il padre, contro il padre

Nel 1187, allo scopo di consolidare la propria posizione, si allea con Filippo II, fino a poco tempo prima suo nemico, e gli rende omaggio per i suoi diritti sulla Normandia. L'anno successivo, tuttavia, lo scenario cambia di nuovo, e Riccardo è al fianco del padre contro Filippo II. Il rapporto tra genitore e figlio, però, ben presto si guasta per l'ennesima volta, e così nel 1189 Riccardo è ancora alleato di Filippo II, organizzando contro Enrico II - nel frattempo intenzionato a nominare erede al trono Giovanni - una spedizione.

Il 4 luglio i soldati di Filippo II e di Riccardo sconfiggono a Ballans l'esercito di Enrico II, il quale - già profondamente malato - suo malgrado è costretto ad accettare Riccardo come erede. In seguito alla morte del padre, nel luglio del 1189, Riccardo gli succede come conte del Maine e d'Angiò, duca di Normandia e re d'Inghilterra.

Riccardo Cuor di Leone diviene Re Riccardo I d'Inghilterra

Re Riccardo I viene incoronato a Westminster il 3 settembre 1189. Sceglie di confermare il matrimonio con Alice, tramite il trattato di Colombières stipulato con Filippo II Augusto di Francia, in modo da poter conservare il possesso della dote. Un anno più tardi, però, dispone - dopo essere partito per la terza crociata - di rinviare Alice a suo fratello Filippo II, così da considerarsi libero e avere la possibilità di sposare finalmente l'amata Berengaria.

L'Inghilterra, le crociate e i feudi

Successivamente, Riccardo Cuor di Leone gira l'Inghilterra per conoscere il suo regno più da vicino, visto che fino a quel momento aveva vissuto praticamente sempre in Francia. Dopo avere donato al fratello Giovanni le rendite dei baronati di Lancaster e Gloucester e la contea di Mortain in Normandia, conferisce a Guglielmo di Longchamp l'incarico di cancelliere e Gran Giustiziere, prima di partire per la terza crociata alla volta della Terra Santa.

Tornato in patria, scopre che in Normandia Filippo II aveva provato a sottrargli numerosi feudi approfittando della sua lontananza. Re Riccardo, comunque, si riprende i territori perduti con l'accordo di Louviers nel 1196, rafforzando il potere nella parte meridionale della Francia grazie al matrimonio con Raimondo VI di Tolosa della sorella Giovanna. Vinta la guerra contro Filippo II nel 1198, concorda una tregua, a partire dall'anno successivo, della durata di cinque anni.

Il 6 aprile del 1199, però, Riccardo Cuor di Leone muore a causa delle ferite riportate nel corso dell'assedio al castello di un vassallo ribelle nel Limosino, a Chalus, in Francia.

La sua figura di cavaliere coraggioso è arrivata fino ai giorni nostri grazia al fatto che curò con attenzione la diffusione delle proprie gesta. Riccardo I e le sue continue battaglie divennero così nel secolo successivo oggetto del canto dei trovatori, che ebbero contenuti e materiale per propagandare gli ideali dell'ordine cavalleresco.

Frasi di Riccardo Cuor di Leone

7 fotografie

Foto e immagini di Riccardo Cuor di Leone

Commenti

Venerdì 8 settembre 2017 21:01:35

Come le altre biografie che ho letto, è ben fatta: consente di conoscere un personaggio e la sua epoca. -Iniziative come questa regalano ottimi semi di cultura che invogliano le persone ad incrementare le proprie conoscenze. Grazie.

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