Messaggi e commenti per Piergiorgio Odifreddi

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Venerdì 8 marzo 2024 19:18:25

Commento a intervista


Egregio Dott. Odifreddi ho appena sentito una sua intervista con Santoro! Potrei sbagliarmi ma coglievo una certa inclinazione positiva nei confronti della USSR e a seguire della Russia. Boh oggi lei in Russia per i commenti che ha fatto sul tanto bistrattato Occidente potrebbe essere chiamato in caserma (se li facesse sulla Russia in Russia). Teniamoci questo puzzolente Occidente che se arrivano i nuovi mongoli dall’Est saranno cavoli ocidi. Lavoriamo per migliorarlo ma non sputiamoci troppo sopra, potremmo rimpiangere i bei tempi passati della libera espressione (i capitalisti non ce l’hanno ancora tolta. .) Saluti da Kyiv

Giovedì 29 febbraio 2024 11:15:24

La trappola degli articoli 123(2) & 123(3) della convenzione sul brevetto europeo e il paradosso di Russell – Possibili analogie


Oggetto: LA TRAPPOLA DEGLI ARTICOLI 123(2) & 123(3) DELLA CONVENZIONE SUL BREVETTO EUROPEO E IL PARADOSSO DI RUSSELL – POSSIBILI ANALOGIE

Stim. mo Prof. Piergiorgio ODIFREDDI,
-------@dm. unito. it.
mi scusi se La disturbo.
Sono un lettore dei suoi libri e seguo costantemente le sue coinvolgenti e stimolanti divulgazioni, di cui apprezzo la chiarezza e lucidità, su vari canali e piattaforme di comunicazione (YouTube, altri), essendo da sempre interessato alla logica e alle questioni che la riguardano (ai tempi del Liceo avevo iniziato la lettura dei Principia Mathematica di Alfred North Whitehead e Bertrand Russell, quasi subito interrotta avendo realizzato che non sarei mai arrivato alla fine del libro), oltre ad essere profondamente riconoscente per quello che la logica, da Lei rappresentata ed efficacemente divulgata, specialmente quella di sviluppo più recente collegata ai contributi di Bertrand Russell e Kurt Godel, ha fatto per favorire il progresso e fare chiarezza nella storia del pensiero umano, e quindi anche nel mio personale modo di vedere le cose, e in particolare mostrare e far capire come molti problemi e concetti, sia filosofici sia scientifici, ritenuti per secoli se non millenni dei veri e propri assiomi incontestabili per definizione, fossero invece da rivedere e ripensare in modo critico, e in molti casi fossero da ricondurre e correttamente interpretare alla luce di una analisi logica e linguistica per poterli valutare nella giusta misura e pertanto dare loro un corretto inquadramento e una adeguata soluzione.
Più precisamente, sono un ingegnere italiano consulente in proprietà industriale, ovvero uno di quei professionisti ai quali solitamente ci si rivolge per brevettare e tutelare nel mercato, e quindi ottenere dal diritto di esclusiva conferito dal brevetto dei significativi benefici economici, un’invenzione che presenta oggettivamente i due requisiti fondamentali di brevettabilità, ovvero la novità e l’attività inventiva, o originalità, rispetto a quanto già noto nella scienza e nella tecnica.
Pertanto il “mondo dei fatti” – ho usato volutamente questa espressione cara a Wittgenstein – di noi consulenti in brevetti, è costituito per l’appunto dalle invenzioni che i nostri clienti ci chiedono di brevettare e che pertanto noi siamo tenuti a brevettare, usando a questo scopo, per descriverle e rivendicarle nel modo più chiaro possibile, il linguaggio, ovvero quella espressione del pensiero umano che riflette e rappresenta la “immagine logica del mondo dei fatti”, per usare ancora un’altra espressione cara a Wittgenstein.
Pertanto ogni nuovo brevetto da scrivere costituisce, per noi consulenti in proprietà industriale, quasi sempre una nuova e avvincente sfida e battaglia contro il linguaggio per trovare le parole e le espressioni più giuste e consone per rappresentare e descrivere una realtà e un qualcosa che prima non c’era, costituita per l’appunto da una nuova invenzione, per cui molto spesso ci troviamo in palese difficoltà nel trovare queste parole nel vocabolario esistente e pertanto a volte dobbiamo coniarne delle nuove.
Venendo al dunque e al motivo di questa mia e-mail, nel nostro settore dei brevetti a tutti è nota la cosiddetta:
TRAPPOLA DEGLI ARTICOLI 123(2) & 123(3) DELLA CONVENZIONE SUL BREVETTO EUROPEO
In particolare, questa trappola –mi scuso per il termine “trappola” che poco a che fare con la logica, ma è quello correntemente in uso nel gergo di noi “brevettari” – può essere espressa ed enunciata nel modo seguente.
Gli Articoli 123(2) e 123(3) della Convenzione sul Brevetto Europeo (EPC – European Patent Convention) recitano:
Art. 123(2) EPC
Una domanda di brevetto europeo o un brevetto europeo non possono essere modificati i modo che il loro oggetto si estenda oltre il contenuto della domanda quale è stata depositata
In inglese:
The European patent application or European patent may not be amended in such a way that it contains subject-matter which extends beyond the content of the application as filed.
Art. 123(3) EPC
Il brevetto europeo non può essere modificato in modo da ampliare la protezione che esso conferisce.
In inglese
The European patent may not be amended in such a way as to extend the protection it confers.
Effetto di questi due articoli e corrispondente trappola:
Durante l’esame di una domanda di brevetto, l’Esaminatore chiede che una caratteristica, in particolare di natura tecnica, del contenuto della medesima domanda sia modificata al fine di poter procedere con la concessione del brevetto.
Se però si verifica che la modifica, avente una natura tecnica, che è richiesta dall’Esaminatore per poter procedere con la concessione del brevetto, implica un allargamento del contenuto della domanda originale di brevetto, ovvero corrisponde ad un caratteristica che non era contenuta nella domanda originale di brevetto, allora questa modifica non è concedibile, per cui l’Esaminatore non può procedere con la concessione del brevetto, che pertanto risulta nullo.
Per queste ragioni, la combinazione di questi due articoli 123(2) e 123(3) della Convenzione sul Brevetto Europeo può spesso rivelarsi una trappola ineliminabile e fatale, ovvero impossibile da raggirare, che pertanto ci impedisce di arrivare, come noi consulenti in proprietà industriale vorremo, alla concessione del brevetto europeo.
Ora, passando dal settore dei brevetti, per me abituale e famigliare, a quello della logica, nel quale, pur essendone personalmente attratto, ho chiaramente bisogno del suo supporto e del suo parere, vorrei citare il famoso paradosso o antinomia di Russell, da Lei illustrato in modo esemplare in numerosi suoi interventi e convegni ai quali ha partecipato, in cui questo paradosso di Russell, che ha segnato un punto di svolta nella storia della logica e ne ha condizionato gli sviluppi successivi, può essere sinteticamente enunciato nel modo seguente:
“ L'insieme di tutti gli insiemi che non appartengono a se stessi appartiene a se stesso se e solo se non appartiene a se stesso. “,
e pertanto esprime una insanabile contraddizione logica.
Ora, cercando, anche intuitivamente, di trovare una qualche corrispondenza e analogia fra la trappola, prima illustrata, degli Art. 123(2) & 123(3) EPC, da una parte, e il paradosso di Russell, prima sinteticamente enunciato, da un’altra parte, avrei riscritto questi due articoli 123(2) & 123(3) EPC utilizzando il concetto logico di insieme, che è alla base del paradosso di Russell.
Pertanto questi due articoli 123(2) & 123(3) EPC, così riscritti, diventano:
Art. 123(2)
Gli insiemi delle caratteristiche di una domanda di brevetto europeo o di un brevetto europeo non possono essere modificati i modo che il loro oggetto si estenda oltre il contenuto della domanda quale è stata depositata
Art. 123(3)
L’insieme delle caratteristiche di un brevetto europeo non può essere modificato in modo da ampliare la protezione che esso conferisce.
QUESITO POSTO
A questo punto, dopo la precedente e necessaria introduzione, spero sufficientemente chiara e utile, il quesito che mi pongo, seguendo semplicemente la mia intuizione, è il seguente.
Alla luce di quanto prima discusso ed illustrato, si può stabilire un’analogia e/o almeno dei punti in comune, in particolare sotto l’aspetto della logica e dell’analisi del linguaggio, fra questi due articoli 123(2) e 123(3), qualora applicati in combinazione, della Convenzione sul Brevetto Europeo, da una parte, e il famoso paradosso o antinomia di Russell, da un’altra parte ?
Ovvero una analogia che non sia limitata alla mera e semplice constatazione che questi due articoli 123(2) e 123(3), in combinazione, della Convenzione sul Brevetto Europeo, possono condurre ad una situazione di stallo, impossibile da sanare e aggirare, così come il paradosso di Russell conduce inevitabilmente ad una analoga situazione di stallo, anche questa impossibile da sanare e da aggirare.
In altre parole, è possibile riscrivere questa trappola, basata sulla combinazione di questi due articoli 123(2) e 123(3) della Convenzione sul Brevetto Europeo, in termini ed usando gli stessi elementi e concetti logici del paradosso di Russell o più in generale usando il formalismo della logica, in modo da stabilire, fra questi due ragionamenti che conducono ad una situazione di stallo e/o di contraddizione, un’analogia più profonda e sostanziale che non sia basata solo sulla suddetta constatazione, ma sia fondata e basata anche su altre ragioni, più strettamente logiche e in particolare collegate al linguaggio e alle corrispondenti parole utilizzate per enunciare questi due articoli 123(2) e 123(3) della Convenzione sul Brevetto Europeo e il paradosso di Russell ?
Detto questo, però, tengo a sottolineare che questa possibile e ipotetica analogia, da me immaginata, è da considerare per quello che è, ovvero né più né meno che un’intuizione puramente personale, peraltro vaga e priva di oggettività, non essendo supportata da solidi argomenti logici e/o altri ragioni, per cui alla fine questa possibile analogia potrebbe rivelarsi illusoria, poiché il campo della logica e dei brevetti sono talmente distanti da non consentire alcun ragionevole collegamento fra loro.
Conseguentemente il suo parere su questo punto, Prof. Odifreddi, quale logico di fama mondiale capace di cogliere e fare luce su qualsiasi questione in cui la logica potrebbe avere un ruolo, sarebbe dirimente e chiarificatore.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro e La prego di scusarmi qualora non lo fossi stato, e in particolare non fossi riuscito ad esprimere e formulare in modo corretto, soprattutto sotto l’aspetto logico, a causa della mia limitatezza e incompetenza, il quesito che mi sono posto e vorrei porre anche a Lei.
Grazie per ogni riscontro, anche sintetico.
Con i migliori saluti.
Mario Gallo

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ing. Mario Gallo
Consulente in Brevetti e Marchi (Iscriz. Albo: N. 861BM)
Via -------, 34
13888 Mongrando (BI)
ITALIA

Tel/Fax: +39 (0) 15 ------- - Mobile: 335 -------
Skype: mario. gallo11
e-mail: -------libero. it
PEC: -------. it
www. gallopatent. it
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Giovedì 28 settembre 2023 21:01:46

Considerazioni oggettive


Gent. mmo Prof. Odifreddi,
la conosco indirettamente per via mediatica e qualche notizia su internet da cui si evince una sua profonda conoscenza tecnica (matematica ecc.) e letteraria (filosofia ecc.) con la quale ha conseguito una grande esperienza in campo sociale e puo' dire la "sua" a ragion veduta.
Nello stesso tempo si comprende che lei ha maturato una concezione atea della societa' e nei suoi scritti "dissente" fortemente dal cattolicesimo cristiano. (penso quindi anche da altre religioni che ammettono l'esistenza di Dio)
Detto questo diamo un'occhiata all'attuale contesto sociale pieno di problematiche negative, molte delle quali gratuite, per cercare di capire quali sono le cause oggettive. (diro' che esiste il sole: non e' un'opinione ma una realta' oggettiva, non ho ragione e' cosi'!!!. .. ma lei dira' che non e' vero)
Vedo che dai giornali, dai talk show televisivi, dai sindacati, dai politici e nei vari contesti sociali, tutti si prodigano a parlare degli innumerovoli problemi contingenti che gravano sull’attuale societa'.
Si creano sempre due schiere di “favorevoli” o “contrari” che portano ciascuna ‘n’ casi a favore della propria opinione, senza analizzare le origini intrinseche da cui derivano tali problematiche, le quali hanno
tutte un’unica causa: i principi di base perseguiti.
La spiegazione a tutte le problematiche che si presentano e dico tutte, anche quelle del quotidiano che non si riescono a documentare, non sono altro che il frutto della deriva Edonistica, Materialistica e del processo di
Scristianizzazione cavalcati dal 1968 a oggi grazie alla belligeranza delle sinistre, delle estreme sinistre e dal tentativo di plagio delle destre da parte delle sinistre. (... e questo vale per il mondo intero ma mi limito a parlare dell'Italia)
Pensiamo un attimo, non ci sono tante analisi sociologiche da fare,
questa non e' una opinione ma e' quello che e' successo e oggi ne raccogliamo i frutti negativi in tutti gli aspetti della societa'. (Sto dicendo che esiste il sole: non e' un opinione)
Gli stessi, della ribalta e non, che si lamentano degli stupri, dei femminicidi, droga/spaccio, baby gang, immigrazione selvaggia, no-vax, pro-vax, inondazioni, cordoli in mezzo alla strada, ladri di case ecc., ecc. e propongono maternita' surrogate come conquista sociale, sono gli stessi che hanno creato i presupposti affinche' queste cose succedessero grazie alla deriva soppraccitata. Sono storture mentali concepite, acquisite e assimilate nel profondo, grazie ad un costante allenamento sociale nel laicismo-edonistico-materialistico che partorisce dei concetti di liberta' anarchico-confusionale che poi si ripercuotono su tutti e specialmente sui giovani... (hanno tolto l'ora di Religione che poteva dare un supporto alle famiglie nel percorso educativo) e poi si lamentamo delle baby gang, degli stupri, dei borseggiamemti che non riescono a controllare, ma questo non sono altro che la logica conseguenza di quanto seminato e che in tutti i contesti sono ormai radicati e vengono tranquillamente snocciolati in televisione sia da gente colta e non.
"Fate l'amore non fate la guerra" (senza spiegazioni): bellissimo inno allo sdoganamento della forinicazione incondizionata; vanno in discoteca fino alle 03. 30/04. 00 e si impasticcano, poi non sazi di "divertimento" si riuniscono in qualche casa a fare, per modo di dire, la "pastasciutta" e si rimpasticcano e "bevono" (io sono mio/a/altro) poi fanno "l'amore" e magari ci scappa anche lo stupro, dopo di che all'indomani gli adulti consapevoli, che sono gli stessi che hanno creato i presupposti affinche' questi fatti accadessero, si chiedono ma come mai succede questo?. .. ma la ragazza era consenziente o non lo era?. .. ha allargato lei le gambe o gliele hanno allargate?. .. ma queste cose sono inaccettabili.. e poi avanti con tutte le congetture, le disapprovazioni, no la violenza alle donne... e chi piu' ne ha piu' ne metta, ma della deriva soppraccitata nessuno ne parla (perche' non lo sanno) e nessuno se ne accorge.
Nel 1970, a deriva iniziata, il parroco del mio paese ed io leggendo fra le righe di queste grandi “Conquiste Sociali” (ne' Dio ne' padroni, l'utero e' mio e lo gestico io e tantissimi altri) dicevamo testualmente: ”Se questi principi/slogan attecchiscono ci porteranno allo sfacelo della Società”.
I principi cattolico cristiani sono molto duri da seguire ma se fossero almeno condivisi, ripeto almeno condivisi e anche dai non credenti (non c'e' bisogno di credere basta documentarsi) e seguiti come limite cui tendere (come il concetto matematico di limite: cerco di non uccidere, cerco di non stuprare, cerco di non fare corse clandestine, cerco di non spargere figli con piu' donne o piu' uomini tutti ancora viventi ecc., ecc.), creerebbero delle societa' equilibrate e sparirebbero tutti i problemi gratuiti che affligono la nostra societa'.
Non si possono sentire in televisione frasi come"... e basta con sta storia che i figli si fanno solo tra uomo e donna" e altre come"... ah che bello avere avuto un figlio" domanda:"... come sara' contenta sua moglie? " Risposta:"... nooh che cosa centra mia moglie, l'ho fatto con la vicina di casa", oppure al telegiornale: tre carabinieri (arma ragguardevole) insenguono in macchina un deliquente, lo bloccano, ma dalle case vicine escono suoi otto amici che accerchiano i carabinieri i quali, dice il cronista, pur avendo le pistole per non creare problemi se ne vanno. (poveri Carabinieri se avessero fatto quello che dovevano fare, il giorno dopo nei telegiornali, nei talk show e da certi politici sarebbero stati massacrati)
Il lassismo delle sinistre ha rammollito anche le forze dell'ordine e hanno paura... ecc., ecc.
Non bisogna pulire di piu' (cioe' piu' restrizioni) ma sporcare di meno. (cioe' educare le genti affinche' il "malaffare" e l'immoralita' non prolifichi e certe storture non succedano)
Per curare le infezioni che creano dolore bisogna dare l'antibiotico e l'analgesico. In questi anni si e' dato solo e malamente l'analgesico a causa delle ingerenze delle sinistre laiche e immorali, su problemi che hanno creato loro come effetto della deriva cavalcata di cui sopra.
Ribadisco, quanto detto sopra e' la sacrosanta verita' di quello che e' successo e questo vale per tutti gli aspetti della societa': Non e' un'opinione!!!.
Ma molti non saranno d'accordo perche' offuscati dall'edonismo/laicismo esasperato che impedisce loro di "vedere"
i fattacci che succedono nella nostra societa', dei quali non mi stupisco anzi mi stupirei se non succeddessero.
Era un disastro annunciato vista la deriva cavalcata.
Ricordiamoci poi sempre che l'occasione fa l'uomo ladro, quindi bisogna essere ben allenati per non cascarci e certe volte non basta, fuguriamoci poi se non si e' allenati e in un contesto dove l'occasione viene volutamente creata in nome di una "democrazia democratica" dove tutto e' permesso e impunito arrecando gravi dolori, quando accade poi l'irreparabile. (... chissa' poi perche' accade?. .. e si vanno ad interpellare piscologi, sociologi e psichiatri... la risposta a questo punto e' facilisssssima: effetto della deriva soppracitata!)
Nel sistema economico ha vinto il sistema capitalistico non quello comunista.
Il sistema capitalistico se "imbrigliato" con "sani principi" insegnati in famiglia poi fuori dalla famiglia a scuola e nella societa', puo' proficuamente generare il famoso benessere e la famosa giustizia, ma se viene invece divulgato un laicismo esasperato come e' stato fatto fin'ora (in tutto il mondo compreso), allora ci ritroviamo la societa' di oggi piena di problemi gravi ma gratuiti.
Le condizioni di degrado e illegalita' che vivono le nostre periferie sono problemi gratuiti effetto della soppracittata deriva lassisista che ha permesso che si creassero queste condizioni e per tutti gli altri problemi... ? sempre la stessa causa e ripeto sempre la stessa causa: deriva edonistica, materialistica e processo di scristianizzazione cavalcato dalle cosiddette forze progressiste. Il problema sta nei principi che ci sono nella testa delle persone non negli strumenti: l'automobile (ma qualsiasi altro strumento ad esempio Internet) se usata con sani principi puo' servire per andare a spasso, a lavorare ecc. ma se con principi malsani puo' anche essere usata per fare rapine, ma non e' colpa dell'automobile. Un cristiano cattolico credente e tendente al praticante (dico tendente perche' e' dura, basterebbe anche condividere) non sa quali strumenti ci saranno a disposizione tra mille anni ma sa gia' oggi l'uso che ne fara' e parafrasando l'esempio dell'automobile fara' cose simili come andare a spasso o a lavorare e non a far rapine.
Un'altra metafora poi basta perche' il concetto e' chiaro: le sinistre laiciste costruiscono i balconi ma senza le ringhiere perche' sono antidemocratiche. La gente poi cosi' cade facilmente dai balconi e il fenomeno dilaga. Prendono atto del problema ne discutono nei talk show sostentando fermezza nel loro principio democratico malsano di non mettere le ringhiere e dopo tanti morti, sofferenze, discussioni, scontri dialettici con i favorevoli alle ringhiere e aver intasato gli ospedali ecc., ecc... partoriscono la grande soluzione democratica che salva capra e cavoli: AUMENTIAMO LE AMBULANZE E COSTRUIAMO NUOVI OSPEDALI!!!. .. ma le ringhiere non le mettonno e la gente cintinua a cadere... pero' abbiamo tante ambulanze che subito soccorrono e molti ospedali che possono accogliere... e lo stesso metodo lo usano per gli immigrati e per tutte le storture che succedono ogni giorno e che hanno sempre la stessa causa comune: la deriva di cui sopra.

Distinti Saluti
Ing. Mario Verdoia
(classe 1953 laureato in Ingegneria Meccanic al Politecnico di Torino quando c'era il Giovannozzi)
P. S.
Penso che lo sappia: la potenza della matematica sta nel fatto che e' astratta e per questa puo' essere applicata dappertutto dando il corretto "significato fisico" ad ogni sumbolo letterale introdotto.

Lunedì 18 settembre 2023 13:46:47

Probabilità Matematica


Buongiorno Professore,
la definizione di P. M. che discende dagli studi condotti nel '600 da Pascal e da Fermat (= si definisce P. M. il rapporto tra i casi favorevoli e tutti i casi possibili, sempreché tutti i casi siano egualmente possibili) venne contestata già a metà '800 da Henri Poincaré.
Forti indizi sulla fondatezza delle contestazioni mosse dal Poincaré si trovano in un mio studio (non pubblicato) che concerne aspetti della P. M. nel giuoco del lotto.
Se mai leggerà questo messaggio e se mai fosse interessato ad approfondire l'argomento, può chiedere il mio indirizzo di p. e. alla Redazione.
Saluti.

Lunedì 11 settembre 2023 15:13:37

Richiesta per quesito difficile


Egregio Professore, ho 61 anni, una formazione umanistica, un’esperienza drammatica con il liceo scientifico e la matematica. Le scrivo per avere da lei un aiuto dato che le persone a cui mi sono rivolto non mi hanno saputo dare riferimenti certi ma soprattutto, quando anche arrivassero, io non potrei e saprei applicarli. La domanda è molto semplice:
Su una superficie sferica (e approssimiamo il nostro pianeta come tale) la necessità di trovare sulla porzione di sfera un punto equidistante tra tre vertici: il mio paese (Agliate Brianza), Berlino, Gerusalemme, in termini di coordinate geografiche, come si può calcolare? Sarei infinitamente grato se potesse risolvere questo quesito che riveste un’importanza particolare per me. Grazie per il suo lavoro scientifico e divulgativo che seguo con estremo interesse ed a seguito. con stima e riconoscenza un cordiale saluto, Dottor Massimo Gatti

Venerdì 23 giugno 2023 12:29:23

Critica al capitoletto "Il ritmo dei versi" in 'Come stanno le cose'


Spettabile Piergiorgio Odifreddi,
il suo pregevole 'Come stanno le cose. Il mio Lucrezio, la mia Venere' inizia, ahimè, in un modo che non le fa onore, alla 1a pag. del Libro I, con il capitoletto intitolato “Il ritmo dei versi”.
Gli strafalcioni sono tali, e tanti, che farebbero allibire anche un ragazzetto di prima liceo. Le consiglio vivamente di emendarli, perché non vi fa proprio una bella figura. Passiamo al dunque:
1. I versi detti (correttamente) «esametri dattilici catalettici» non sono costituiti per forza da «6 trisillabi», non hanno per forza «18 sillabe» e non sono affatto «eptadecasillabi dattilici»: si informi altrove, che io non ho né il tempo né la pazienza per informarla puntualmente in proposito;
2. Poi, il più importante:
‒ Quello che lei presenta come «una traduzione “fedele”» dei primi versi del poema di Lucrezio è un abominio che dimostra la sua completa ignoranza nei confronti dei rudimenti della lingua latina. Come prima, «si informi», etc. Semmai, senza ulteriori indugi, le propongo quella che ne sarebbe una traduzione letterale (e non «“fedele”», che è anche un suo sproposito), con la quale mi sforzo per conservare quel poco che della sua «traduzione» si può salvare:

D’Eneadi genitrice, degli uomini e degli dei voluttà,
alma Venere, del cielo sotto i girevoli segni,
tu, che il mare navigabile, che le terre frugifere
concelebri, poiché grazie a te ogni genere di esseri animati
è concepita e vede, appena nasce, i bagliori del sole...

Pisa, 23/6/23
Distinti saluti, A. J. N. Castanho.

Sabato 15 aprile 2023 15:17:17

Mathematics, quantifiers, connectives, multiple models


Un cordiale saluto da Rosanna Festa. È stato pubblicato nel 2020 dal giornale internazionale di scienza e tecnologia IJRST l'articolo in inglese Mathematics, quantifiers, connectives, multiple models autore Rosanna Festa. Scaricabile dal sito del giornale.

Mercoledì 1 marzo 2023 10:35:58

Richiesta di Ricevimento


Gentile Professore Odifreddi
Sono Elio Porqueddu, ho vent' anni e studio Giurisprudenza a Trento
Le vorrei chiedere un ricevimento se fosse possibile
Recapito Mail: -------
Recapito Telefonico: 347-------

Cordiali Saluti
Elio Porqueddu

Domenica 8 gennaio 2023 18:55:13

Gent. mo Prof. Piergiorgio Odifreddi,
sono un insegnante di Matematica, Fisica e Informatica in pensione, ed essendo religioso dei “Fratelli delle Scuole Cristiane”, ho insegnato, insieme a quelle materie, anche Religione.
Leggendo alcuni suoi scritti, per esempio il suo libro sugli incontri e gli scambi epistolari con il papa emerito Benedetto XVI, e seguendo alcuni suoi video, ho notato che Lei riporta, ripetutamente, come percentuali tra scienziati atei e scienziati credenti 93% e 7%.
Io ho sempre insegnato ai miei alunni che gli scienziati atei sono circa il 50% e quelli credenti il 50%, commentando che c’è abbastanza luce per la ragione per credere e c’è anche abbastanza ombra per non credere così che la misericordia divina possa intervenire e giustificare.
Il sondaggio che lei riporta è quello eseguito dalla Royal Society of Science, ma basta una scorsa veloce sul Web per trovare tanti altri sondaggi, passati e recenti, che presentano una situazione esattamente opposta: gli scienziati credenti sono di più di quelli atei.
Concludendo, visto che Lei è professore di Matematica, nei suoi interventi su queste percentuali, deve riportare i numeri corretti.
Ilario Fiorani Fr. Lanfranco

Domenica 1 gennaio 2023 12:21:37

Lettera di condoglianze per Papa Benedetto XVI


Illustrissimo Professore Odifreddi;
come si è diffusa la notizia che Benedetto XVI stava morendo ho subito pensato a Lei. E ora che ne è stato annunciato il decesso con altri attorno a me, sento impellente il bisogno di partecipare al Suo dolore. Sono sicuro che l'evento colpisce Lei e Sua moglie che avete avuto il privilegio di essere entrati nella cerchia delle ultime amicizie di simile santo dell'intelligenza. Ho ripercorso in diagonale le pagine che ho letto e riletto l'estate scorsa, appassionatamente, del Vostro libro "In cammino alla ricerca della verità" Rizzoli, aprile 2022, ammirando il rispetto, la cortesia e la franchezza che hanno presieduto al singolare Cortile dei Gentili che avete condiviso. Mi consenta di non soffermarmi sui temi fondamentali che avete affrontato. Ripasso i punti del libro in cui si schiudono lo stupore e la curiosità del Papa davanti ai regali scientifici che Lei gli recava a Natale e le giocose esplicitazioni matematiche del numero degli anni che compiva. Ho riletto, però, le pagine "su come un ateo vede la morte" richiesteLe dal Papa e ora resto in meditazione sulle pagine 171-172 dedicate al "quaerere Deum".
Illustrissimo professore, accolga le mie condoglianze, il ringraziamento per il Suo libro, e l'augurio di ogni bene anche alla Sua signora.
Padre Basilio Gavazzeni,
Presidente della Fondazione Lucana Antiusura
Mons. Vincenzo Cavalla
Matera 31/12/2022

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