Messaggi e commenti per Danilo Toninelli

Messaggi presenti: 12

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Frasi di Danilo Toninelli

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Biografieonline non ha contatti diretti con Danilo Toninelli. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Danilo Toninelli.

Venerdì 18 giugno 2021 14:10:07

Romano de Roma, vede Roma pulita con la Raggi? Forse sbaglia città? Roma puzza via subito la "sindaca" e fate tacere questo personaggio è adatto per Zelig

Mercoledì 3 marzo 2021 19:51:44

Rai 2 TG


Ciao Danilo,
Oggi il tg di rai2 delle ore 13 ha elogiato sperticatamente il cosiddetto nuovo corso draghi in materia di "nuova e migliore gestione del problema covid". Va bene che siano porci i politici della casta e i giornali che li appoggiano, ma come si permette di farlo anche il tg ufficiale di stato? E non è la prima volta che attacca Conte. Non può il M5S fare una protesta ufficiale?

Mercoledì 17 febbraio 2021 16:36:47

Giove e le due bisacce


Le parole di Toninelli: "Salvini si è rimangiato tutto pur di entrare nel Governo Draghi”. Ma anche Toninelli si è rimangiato tutto sulla fiducia a Draghi. In politica c'è sempre la favola di Giove e le due bisacce.

Venerdì 26 giugno 2020 14:24:30

Senatore buongiorno sono Vincenzo Giofre un ex dipendente della ditta all service di Gioia Tauro che lavorava nel porto di Gioia Tauro che stata chiusa per infiltrazioni mafiosa e per colpa del calo di lavoro non siamo più riusciti ad entrare nel nostro posto di lavoro. Adesso ce una possibilità di entrare in agenzia di lavoro tutti il personale in esubero insieme alle ditte operanti del porto se potete aiutarci grazie spero avrò il presto vostre notizie distinti saluti da parte di tutte le famiglie oltre 50 della ditta all services

Domenica 4 agosto 2019 19:41:14

Complementi ministro sta facendo un ottimo lavoro

Giovedì 27 dicembre 2018 12:46:42

La legge europea divide in categorie i veicoli e motocicli. Ho notato che c'è una categoria subito dopo le biciclette a pedalata assistita, le "motoped" elettriche sono paragonabili ai ciclomotori 50cc. Ora in Italia omologare una "motoped" è impossibile per colpa, non della mancanza della legge, bensì per la mancanza di un ramo della motorizzazione civile adeguata. Secondo me, un privato che costituisce una "motoped" in garage dovrebbe avere la possibilità di immatricolare pagando per il collaudo. Ovvero destinare un ingegnere per tale scopo in ogni capoluogo regionale che verifichi se la "motoped" è idonea a circolare, freni, luci, gomme, telaio eccetera. Nel dopoguerra molti privati costruirono delle motociclette, poi divennero fabbriche, sicché il primo passo è agevolare (niente soldi) con un percorso burocratico snello. Oggi per immatricolare ci rivolgiamo al TUV tedesco al costo di 1100 euro, per poi re immatricolare in Italia al costo di 500 euro. Perché non tenerci i 1100 in Italia e ugualmente far spendere 500/600 euro presso la motorizzazione? Soldi in più per l'Italia e posti di lavoro.

Sabato 24 novembre 2018 18:03:02

non so' perche' ma da quando l ho vista ho avuto subito fiducia, avrei tante domande da fare, perche' mi sono capitate tante complicazioni a causa di tanta corruzione nella pubblica amministrazione, si ha capito bene, sto lottando a causa di un certificato medico falso da parte di un dirigente medico dell'ospedale santo spirito di roma, sto a meta' strada, in quanto per fortuna il dottore un questione aveva gia' fatto altri certificati medici come quello capitato a me. ora l'asl di appartenenza si sta muovendo grazie a me. perche' succedono queste cose che ci fanno anche soffire tanto, la saluto con tanto affetto lucia

Venerdì 17 agosto 2018 23:55:02

Le anticipo una lettera che invierò alla Gazzetta di Mantova prima dell'8 settembre... se la pubblichera!

Finalmente l'8 Settembre verrà inaugurata la conca di Valdaro, secondo monumento allo sperpero di danaro pubblico, dopo quello dell'altra conca abbandonata di Diga Masetti. Spero tuttavia di sbagliarmi e mi auguro che il manufatto lavori a pieno ritmo con un gran viavai di chiatte davanti al castello di San Giorgio e dirette alla risorgente cartiera ex Burgo.
Prima del grande cerimonia, voglio ripetere (a beneficio anche del neo-ministro Toninelli che sarà presente all'evento) una breve storia della Grande Opera. Storia vecchia di quasi 50 anni, ma che iniziai a narrare nel 2007 quando appresi della barcata di milioni necessari alla bonifica della zona industriale.
Anno 1971 - A Ramsar (Iran) viene stipulato un accordo mondiale sulla protezione delle zone umide. In base a tale accordo si ebbe la certezza (prima era solo un auspicio degli ambientalisti) che il livello delle acque della Vallazza non poteva essere abbassato di due metri, come richiedeva il progetto della conca e del sostegno Diga Masetti. Intanto i lavori erano già iniziati da un paio di anni (44 miliardi di lire la spesa allora prevista). Il sottoscritto semplice geometra del ministero dei LL. PP, propose (ovviamente invano) alla dirigenza del Magistrato Alle Acque di Venezia di seguire il buon senso e recedere unilateralmente dal contratto, pagando la prevista penale del 10% dell'importo contrattuale. I lavori furono sciaguratamente terminati (eccetto,.. per non cadere nel ridicolo, la posa delle paratoie) e la conca Diga Masetti da allora fu ammirata dai turisti di passaggio quale .... stupenda cattedrale nel deserto !
Fu nel frattempo progettata una nuova conca a Valdaro che sostituisse quella della Diga, opera che oggi (dopo una trentina d'anni dal progetto originario) si va ad inaugurare in pompa magna.
Prima che i lavori della nuova conca fossero messi in gara d'appalto, scoppiò nella sua gravità la grana multimilionaria dell'inquinamento della falda (e dei terreni) della zona industriale. (ancora irrisolta dopo i milioni già spesi per il "pump and treat"ed altri provvedimenti).
Proposi allora (ovviamente sempre invano) a Provincia, AIPo e persino a Syndial-Eni di riattivare (se proprio lo si doveva fare) la conca di Diga Masetti, sacrificando circa il 3% della superficie della Vallazza e costruendo comunque una "barriera idraulica" di circa 4, 5 km, corrente da Formigosa alla Diga con una spesa pari a meno della metà di quella della nuova conca. Detta barriera avrebbe consentito di prolungare il canale navigabile a quota 12, 50 sino alla Diga (passando per la darsena Belleli), riattivare, se del caso, la vecchia conca, eliminare da subito e definitamente la commistione delle acque di falda inquinate da surnatatnte a da altre porcherie con quelle pulite della Vallazza-Mincio e rendendo infine possibile (con costi infinitamente inferiori) la bonifica della falda così attuabile per semplice drenaggio a gravità, essendo la quota del navigabile più bassa di due metri e il fondo più basso di oltr 4 metri rispetto alla quota della Vallazza (e quindi della falda). L'idea di proseguire il canale (senza conca e a quota 12, 50) per la verità non fu mia ma ispirata anni prima dell'Ing. Anzio Negrini che la propose (e che poi ripudiò rispondendomi sulla Gazzetta) fra quelle studiate, nella sua tesi di laurea sulla navigazione interna e, ancora prima, pensata dalla dirigenza della vecchia Belleli e della Montedison, prima che fosse costruito l'oleodotto Marghera-Mantova.
E' questa una emblematica "storia italiana" che riguarda quasi tutte le grandi opere dove l'interesse delle imprese private prevale sempre sull'interesse pubblico. E che vengono realizzate dopo decenni, quando non servono più o sono superate dagli eventi.

Venerdì 17 agosto 2018 15:47:57

Per fare il ministro non basta essere onesti, occorre essere competenti.

Lunedì 13 agosto 2018 08:38:55

Grande ministro, fai pulizia, manda via i corrotti dal tuo ministero. Il vento è cambiato

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