Ivan I di Russia

Ivan I di Russia

Ivan I di Russia

Biografia La difesa di una grande terra

Ivan Danilovič "Kalita", divenuto Ivan I di Russia, nasce nel 1288, con tutta probabilità a Mosca. È stato Principe di Mosca dal 1325 e Gran Principe di Vladimir, dal 1328. Ai titoli, nella pratica, corrisponderebbe il più alto grado all'interno della società e del potere russo: il punto più alto. I due principati sono, infatti, durante il periodo in questione, i più importanti ed estesi della Russia.

Ivan è il figlio di Daniil Aleksandrovič, anche lui Principe di Mosca, appartenente all'altissima nobiltà russa. Il suo principato inizia nel 1277 e termina nel 1303. Inoltre, è a propria volta figlio minore di Aleksandr Nevskij, antenato di tutti i Principi di Mosca.

La vicenda del futuro Ivan I di Russia si lega alla figura del fratello maggiore, il primogenito Jurij Danilovič, il quale alla morte del padre Daniil assume la carica di Gran Principe di Mosca. Ivan è infatti il terzogenito della famiglia reale e deve sottostare alle gerarchie nobiliari, molto rigide nella Russia dei principati la quale, a conti fatti, è molto più vicina all'Asia e ai territori d'Oriente, compresi i loro monarchi, che non all'Occidente e all'Europa in genere.

Durante gli anni della gioventù di Ivan di Russia, le lotte sono soprattutto interne ai casati nobiliari. Suo fratello maggiore, Jurij, deve combattere una dura guerra contro il principe di Tver', Mikhail Jaroslavič, per l'ottenimento del titolo di Gran Principe di Vladimir. Le schermaglie cominciano un anno dopo la morte del padre Daniil, a partire dal 1304.

Da questo momento in poi, ha luogo la crescita e il consolidamento del potere proprio del fratello minore, Ivan di Russia. Il capo della dinastia infatti, Jurij, per ingraziarsi il sovrano d'oriente, ossia il khan dell'Orda d'Oro, deve partire per l'Asia. La sua partenza però dura a lungo e lascia di fatto la città di Mosca assediata dai Principi di Pereslavl'-Zalesskij e di Tver'.

Ivan difende egregiamente la città di Mosca dai vari attacchi. Secondo le fonti dell'epoca, il quarto giorno d'assedio, approfittando anche del contemporaneo attacco da parte del boiardo Nestorovic, il reggente Ivan compie una manovra militare vincente. Raduna l'esercito fuori dalle mura della città e con una sortita a sorpresa riesce a sbaragliare gli uomini dei due avversari in causa, i quali sono costretti a capitolare.

La guerra in questione tuttavia, seppur con pochi ritorni di fiamma, dura oltre dieci anni e sembra concludersi nel 1317, quando il fratello Jurij ritorna dall'Asia con la sua nuova sposa, Končaka, sorella del Khan. Ottenuto l'appoggio dei mongoli e il loro sostegno militare, il casato sembra essere sul punto di svoltare a proprio favore l'esito della guerra, chiudendo definitivamente ogni contesa in seno alla Russia. Ma le cose vanno diversamente.

Jurij ritorna a Mosca accompagnato da un esercito di mongoli capeggiato dal condottiero Kavdygai e attacca la città di Tver. Tuttavia l'effettivo Principe di Mosca viene sconfitto e il fratello Boris e sua moglie cadono prigionieri in mano nemica. A quel punto, il primogenito della famiglia reale deve rifugiarsi a Novgorod per poi nuovamente partire alla volta dell'Orda, onde convincere il Khan a far uccidere il suo rivale, che finalmente muore nel 1318.

Nel 1319 sempre Jurij viene nominato da Uzbeg Khan Gran Principe di Vladimir. Tuttavia il pieno controllo della città di Mosca, in questo periodo, resta saldo nelle mani del fratello Ivan, che si rivela un amministratore attento oltre che un uomo di guerra abile e assennato. È lui a conti fatti a svolgere il reale ruolo di Principe di Mosca, anche prima del suo ufficiale insediamento.

Intanto il primogenito della famiglia da Novgorod dove risiede, nel 1322 guida l'esercito in una nuova guerra, questa volta contro gli svedesi e l'anno dopo firma il trattato di Oreshek. Torna allora nuovamente presso l'Orda ma non riesce a sottrarsi all'uccisione da parte dei suoi antichi rivali. Nel 1325 Dimitrij di Tver', figlio di Mikhail Jaroslavič ucciso in precedenza da Jurij, lo assassina a propria volta. L'esecuzione ha luogo a Saraj e permette al principe di Tver' di proclamare Alessandro I di Tver', Gran Principe di Vladimir.

In questa fase nuovamente burrascosa dal punto di vista politico e militare Ivan sale al trono come Ivan I di Russia, nel 1325. Ha quale obbligo quello di riportare in auge il principato di Mosca e per farlo sa che, come il fratello maggiore, deve recarsi in Mongolia. Da questo momento in poi compie diversi viaggi diplomatici presso l'Orda d'Oro al fine di ottenere, ancora una volta, la piena fiducia del Khan.

L'appannaggio ottenuto gli permette di assumere anche il titolo di Gran Principe di Vladimir, nel 1328. Questa carica però lo porta a sperperare ed accrescere, in via del tutto personale, le finanze del principato a cui è a capo. Tra le sue spettanze infatti, grazie all'appoggio del Kahn, c'è anche quella di assumere il ruolo di collettore dei tributi dei principati russi all'Orda. Il soprannome di "Kalita", che significa "borsello", se lo ritaglia proprio in questo periodo, a causa della sua smania di ricchezza.

Da questo momento in poi Ivan I si impegna politicamente quasi esclusivamente nel prestito economico nei confronti dei principati confinanti in difficoltà. Soggiogati dai debiti, i vari principati finiscono poi, anche dopo la morte di Ivan, per essere annessi al Principato di Mosca, il quale grazie a questi mezzi non proprio limpidi comincia la propria espansione ed egemonia nel territorio della Russia, pian piano distaccandosi dall'influenza mongola.

A conferma di questa tendenza, avviata da Ivan I di Russia, c'è un altro successo politico, da lui ottenuto. Nella sua opera di convincimento infatti, presso il Kahn dell'Orda, egli riesce a farsi dare l'ereditarietà del titolo anche di Vladimir. In pratica, dopo la sua morte, i figli che succedono al Principe di Mosca possono succedere anche nel titolo di Gran Principe di Vladimir, accrescendo enormemente l'importanza della casa regnante moscovita e, ovviamente, anche gli stessi territori.

Ivan Danilovič "Kalita", poi Ivan I di Russia, muore a Mosca il 31 marzo del 1340 all'età di 52 anni.

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