Marcello Pera

Biografia • Servire lo Stato con filosofia
Marcello Pera nasce a Lucca il 28 gennaio 1943. La sua discesa in campo nell'agone politico si può considerare tutto sommato recente, avendo sempre svolto la professione di filosofo. Pera è infatti professore ordinario di Filosofia della Scienza all'Università di Pisa.
La sua strada verso la carriera accademica non è tra le più semplici. Si diploma ragioniere e lavora prima alla Banca Toscana e poi alla Camera di Commercio di Lucca. Ma questa professione gli sta stretta e decide di studiare Filosofia a Pisa.
Allievo di Francesco Barone, si laurea e sale presto in cattedra. Prima a Catania, dove insegna Filosofia teoretica, poi a Pisa. Deve gran parte della sua fama agli studi su Karl Raimund Popper, il filosofo austriaco teorico della "società aperta".
Pera si avvicina a questo fondamentale pensatore negli anni Settanta, quando il clima dominante non era certo favorevole al liberalismo di stampo anglosassone. Ma è proprio questo che attira Pera, personalità difficilmente condizionabile (e basterebbe, per avallare queste affermazione, guardare alle sue posizioni in campo bioetico, spesso lontane da quelle rappresentate dal "pensiero dominante" o maggiormente accettato dalla cultura laica).
Pera non ha certo il timore di professare le sue idee, anche in momenti oggettivamente difficili, ossia quando in Italia furoreggiavano le letture marxiste applicate a tutti gli ambiti del vivere (per non parlare di quelli artistici). Ma proprio Popper lo sosterrà, indirettamente e come esempio morale, contro tutto questo, avendo il filosofo inglese sempre inteso il liberalismo come sistema in cui è fondamentale la responsabilità dell'individuo.
Marcello Pera saprà comunque essere all'altezza del suo maestro, pubblicando un importante studio su di lui, dal titolo "Popper e la scienza su palafitte", pubblicato da Laterza nel 1982.
Tra gli anni Settanta e Ottanta il pensiero di Pera si evolve e diventa a tutti gli effetti un liberaldemocratico di sinistra. Collabora con il Corriere della Sera, La Stampa e il Messaggero. Nel 1994 si avvicina a Forza Italia. Nel 1996 fa parte della gruppo denominato "dei professori" (insieme ad altri intellettuali di spicco che rispondono ai nomi di Saverio Vertone, Lucio Colletti, Giorgio Rebuffa e Piero Melograni), candidati da Silvio Berlusconi. Pera perde nell'uninominale a Lucca, ma è recuperato nel proporzionale in Toscana. Entra così per la prima volta in Senato.
Quando, ad un anno dal voto del 2001, comincia a profilarsi la vittoria del centrodestra, Pera è comunemente indicato come il futuro Guardasigilli. Il 13 maggio vince finalmente il collegio uninominale di Lucca, l'unico della Toscana andato al centrodestra. Viene poi eletto sedicesimo Presidente del Senato della Repubblica, carica che mantiene dal 2001 al 2006.
Alle politiche del 2006 è rieletto senatore nella lista di Forza Italia nel collegio della Toscana.
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