Ultimi commenti alle biografie - pagina 3037

Martedì 14 aprile 2020 23:02:48 Per: Bianca Berlinguer

Buonasera,
A differenza di quanto ha affermato il ministro Boccia nella puntata di questa sera martedì 14 aprile le banche ancora non hanno le istruzioni per procedere alla sospensione del mutuo, Sono almeno 20 giorni che contattiamo la banca senza alcun riscontro in merito. Questo almeno per quanto riguarda la nostra esperienza personale.
Cordiali Saluti
Corrado De Luca

Da: Corrado

Martedì 14 aprile 2020 23:01:28 Per: Mario Giordano

Estate arrivano le zanzare, mettiamo le mascherine anche a loro ?
Quale connubio fra zanzare e virus ?
Quali precauzioni ? Ci armiamo di mitra ?

Da: Scrivimi Semicerchi

Martedì 14 aprile 2020 23:01:05 Per: Giovanni Floris

Continui a fare domande a Ilaria Capua che andrebbero fatte ad un clinico o ad un epidemiologo e non ad una virologa

Da: Delbello Leonardi

Martedì 14 aprile 2020 23:00:06 Per: Giuseppe Conte

Buonasera signore preside, avrei una domanda da porle perché ogni governatore regionale sta decidendo autonomamente se aprire o non determinati settori contravvenendo alle direttive del governo, qua in Campania il governatore De Luca sta usando misure ancora più restrittive rispetto alle altre, perché dobbiamo pagare tali misure quando da appreso dai canali di informazione sono le regioni più colpite che infrangono i divieti. Già paghiamo un prezzo molto alto con la chiusura di tutto deve pensare che su 10 lavoratori 8 lavorano in nero. Le chiedo più rigore nell' uniformare le regioni allo stesso modo soprattutto in vista delle riapertura del 4 maggio. Distinti saluti
Sofia Langella torre del greco (Napoli)

Da: Sofia Langella

Martedì 14 aprile 2020 22:59:44 Per: Mario Giordano

Buonasera Mario Giordano, sono un barbiere, la prospettiva di apertura è molto disarmante qua aiuti non arrivano, mutui avanzano, bollette avanzano, la situazione è davvero difficile, ovviamente con tutto il rispetto per chi purtroppo ha perso la vita a causa del virus. Nel mio piccolo faccio il mio dovere di cittadino è rispetto decreto, limitazioni, ma sorge un un'altro problema, i barbiere/parrucchieri che vanno a fare servizi a domicilio, facendo non solo concorrenza sleale, ma mettendo a rischio la salute pubblica. Mi sono permessi di scrivere a lei, per informarla fi questi spiacevoli comportamenti sono padre di 2 bimbi ho un mutuo, adoro il mio lavoro, ho sempre lavorato e pagato le tasse, oggi lo stato mi impone la chiusura, ma non mi tutela e protegge. Se potesse portare alla luce anche questo problema ne sarei molto riconoscente. La ringrazio molto saluti, una partita IVA Quaterni Danilo

Da: Quaterni Danilo

Martedì 14 aprile 2020 22:59:24 Per: Giuseppe Conte

Gentile Presidente,
scrivo a Lei, affinché possa intervenire, in nostro aiuto, in un momento così difficile per il nostro Paese, prevedendo delle modifiche ai Decreti già emanati per contrastare l’emergenza Corona Virus. So bene che è un momento difficilissimo per tutti: per Voi che dovete prendere decisioni, per i malati che devono combattere, per i medici e gli infermieri che stanno lavorando duramente, ma anche per noi, gente comune che da un giorno ad un altro siamo rimasti senza lavoro.
Sono la madre di un giovane di 27 anni, che solo un anno e mezzo fa, ha deciso di prendere in gestione un piccolo ristorante nel centro storico di Firenze. Con tanti sacrifici, dopo un’esperienza di un anno in America, e tre anni, in vari ristoranti di Firenze, ha deciso di iniziare un’ attività tutta sua. Si è diplomato in lingue, ne parla correntemente cinque, ed ha scelto il mondo della Ristorazione.
Purtroppo la sospensione dell’attività, sicuramente necessaria, ha danneggiato tutti ma soprattutto chi, come lui, ha un’attività così recente, e non ha fatto in tempo ad avere dei fondi per superare questo momento di crisi: e purtroppo sarà costretto a chiudere.
I decreti emanati non hanno risposto alla richiesta di aiuto dei lavoratori del settore, non hanno messo in campo alcuna soluzione per poter sperare: ai lavoratori autonomi spetteranno 600 euro per il mese di marzo e la possibilità di accedere ad un credito: ma come faranno a restituire i soldi ricevuti in prestito? ?.
Un ristorante ogni mese deve pagare, oltre agli stipendi dei propri dipendenti, l’affitto dei locali, i fornitori, bollette, tasse; Federico, questo il nome di mio figlio, ha (aveva) 8 dipendenti (2 cuochi, 4 camerieri e 2 lavapiatti) a cui non ha potuto pagare lo stipendio di marzo, data la chiusura, e la Cassa Integrazione ancora purtroppo non è arrivata;
ha una decina di fornitori che fino a gennaio, ha sempre pagato puntualmente, a 60 gg., con il lavoro di ogni giorno, ma, le forniture di gennaio e febbraio, non potranno essere pagate, data l’assenza di attività;
ha un contratto di locazione, per i locali del ristorante, di 16. 000, 00 euro mensili, che ha sempre pagato puntualmente, con tanti sacrifici, ma per febbraio e marzo non è riuscito a farlo, data l’assenza di attività;
Non sappiamo quanto durerà questo periodo di emergenza, e pur augurandoci che passi al più presto, siamo consapevoli che la ripresa sarà molto dura e molto lenta. Si sente dire che a fine maggio i ristoranti riapriranno con particolari limitazioni: tavoli distanziati di 180 cm; questo sarà il colpo di grazia: come potranno sostenere le spese dell’attività con solo pochissimi clienti?
Molti, come Federico, in tutte le città, hanno bisogno di un aiuto da parte del Governo, un aiuto concreto, immediato, che consenta di mantenere fede agli impegni presi e che garantisca la possibilità di rialzare la saracinesca.
Senza questi aiuti molte delle attività saranno costrette alla chiusura.
Non solo molte persone, resteranno senza lavoro, ma, molti, come Federico, oltre ad aver perso il lavoro, si vedranno costretti a indebitarsi per poter chiudere tutti i conti: liquidazione del tfr, ratei, stipendi, fornitori, affitto, bollette…
Ci vorrà del tempo per poter tornare a vedere le città piene di turisti ed i ristoratori felici di accoglierli: ma in questa attesa come potranno sopravvivere queste attività?
Le Sue parole, nessuno perderà il proprio lavoro, non corrispondono purtroppo alla realtà: come sarà possibile mantenere la propria attività con un aiuto di 600 euro? Quando a Federico ne servirebbero almeno 60. 000? ? e, ammesso, perché non è così scontato, che possa accedere al credito per questo importo, come potrà restituirli senza un lavoro? Perché se una cosa è certa è che i ristoranti, anche se riapriranno, saranno vuoti per molto tempo, perché, tra le limitazioni del distanziamento sociale, l’ovvia assenza di turisti e la mancanza di clienti, per timore del virus, sarà una vera catastrofe.
E’ stato rinviato il pagamento di bollette e tasse ma come faranno a pagare, fra tre mesi, tutto l’ammontare di queste tasse senza aver lavorato neppure un giorno?

La prego, signor Presidente, metta in atto degli aiuti veri, che non deludano giovani coraggiosi, come Federico, ma creino fiducia e lavoro, perché è vero che ci vuole un grande coraggio per impegnarsi in una qualsiasi attività nel nostro Paese, ma se si creano condizioni sufficienti a consentirne la sopravvivenza, il meccanismo, se pur lentamente, si rimetterà in moto, e lavorando sodo, l’economia potrà ripartire.
Non sono una esperta del settore e anzi mi scuso se mi sono permessa di scrivere, ma sono davvero molto in pena, vorrei che avesse fermato, annullato tutti i pagamenti dovuti dalla data del 12 marzo, come se ci fossimo addormentati per risvegliarsi il 1 di settembre, e fosse passata un’unica notte, un’unica terribile notte: senza pendenze generate dal Corona Virus, e ancor di più senza tutti i morti che il virus si è portato via.
Le chiedo scusa Signor Presidente per aver raccontato questa piccola storia, ma, credo che molti del settore della ristorazione la pensano così, hanno questa grande preoccupazione.
Capisco che è uno sforzo enorme per il Governo, ma, il Paese deve ripartire con grande fiducia nelle Istituzioni e se avrà ricevuto un aiuto economico, senza condizioni, non si sentirà preso in giro. Non ignori questo settore, chiedono solo di avere la possibilità di ripartire: di lavorare. Non fanno orario d’ufficio, non si riposano il sabato e la domenica, non hanno benefit, ne premi di produzione, d’agosto non vanno in vacanza, perché aspettano i turisti, lavorano sporcandosi le mani, nel grasso della cucina, cercando di far quadrare i conti, rispettando gli impegni presi; rientrano a casa, a notte fonda, per ricominciare al mattino dopo, consapevoli che da loro dipende la possibilità di creare altro lavoro: nessuno gli accredita lo stipendio, devono ricavarselo da soli.
Non riapra i ristoranti fino a quando non saremo certi che le persone avranno fiducia di poter tornare a mangiare fuori, e nel frattempo annulli, e non sospenda, tutti i pagamenti. Solo così manterranno le loro attività.

La ringrazio per l’attenzione e mi auguro, con grande fiducia, che possa aiutarci, che possa aiutare davvero.

Con i più distinti saluti.

Anna Ruggiero

Da: Anna Ruggiero

Martedì 14 aprile 2020 22:59:19 Per: Mario Giordano

Buona sera, sono Andrea, volevo chiedervi quale è il problema nel fare i tamponi?
Un problema economico o un problema logistico?
Grazie

Da: Andrea

Martedì 14 aprile 2020 22:56:37 Per: Mario Giordano

Buona sera.. vorrei porle una domanda che ancora non sento porre da nessuno... quando ci potrà essere una riapertura delle regioni per andare dai parenti... vi ringrazio

Da: Cristina

Martedì 14 aprile 2020 22:56:07 Per: Lilli Gruber

Brava Giovanna Foglia.. Sono d accordo con lei.. Noi mamme siamo stanche di tenere questi bambini in queste condizioni. È ora di uscire.. Maschere e guanti.. Ma uscire.. Ce li stanno rovinando per la loro. Incapacità di prendere decisioni ad hoc.. Sti. Politici da 4 soldi.. Che ci tenessi i. Loro di figli così.. Ma la ruota gira.. È sono questione di tempo... Fateci uscire e poi vedrete...

Da: Stefania

Martedì 14 aprile 2020 22:55:25 Per: Mario Giordano

Chiedo urgentemente di poter intervenire telefonicamente in trasmissione.. sono un estetista di Brescia molto perplessa e arrabbiata vi prego ascoltatemi

Da: Francesca