Ultimi commenti alle biografie - pagina 3052

Martedì 14 aprile 2020 15:48:37 Per: Luca Zaia

Gentilissimo presidente Zaia ho necessità di sapere se la lavanderia self service (presidiata) può aprire e in che modalità dato che nessuno mi da risposte certe nemmeno il commercialista in attesa cordiali saluti.

Da: Grazia

Martedì 14 aprile 2020 15:41:28 Per: Enrico Mentana

Egr. Direttore e p. c. a tutti gli amanti della verità "vera"
Per aver espresso lil suo desiderio di censurare parzialmente il messaggio televisivo di Conte, penso che bastino e avanzino i commenti che mi precedono sul blog. Vorrei però sottolineare che il servizio della sua collaboratrice Sig. Tardoni, su questo argomento, era sostanzialmente propedeutico al suo inadeguato intervento successivo, perchè inesatto o lacunoso. Vero che l'adesione al MES in sede europea era stata opera del ministro Tremonti, rappresentante di un Governo formato da lega e PDL,. Vero che la firma su tale documenta è stata apposta dal Presidente Monti nel 2012 e che la lega e FdI hanno votato contro, ma la giornalista ha omesso di segnalare, per ignoranza, complicità o per incapacità di approfondimento, che il 3 Agosto 2011, come si legge nella circolare dellla presidenza del Consiglio dello stesso giorno, alle h. 10, 50, relatore Giorgetti della Lega, il Consiglio dei ministri n. 149 ha approvato RATIFICA ed ESECUZIONE di Atti Internazionali, tra cui la Decisione 2011/199/UE riguardante il MES, in tale Consiglio dei Ministri era presente la Sig. Meloni in qualità di Ministro della Gioventù,. Rinviando quindi la firma del Decreto avvenuta nel 2012 ad un pura formalità su un atto deciso dal Governo Berlusconi, con la adesione della Lega e del Ministro Meloni. Il fatto che nel 2012 abbiano poi votato contro, non era opposizione a qualcosa di non voluto, ma semplice opposizione al governo Monti. Tutte queste affermazioni sono state confermate dal giornalista Giannini, non proprio un grande estimatore di Conte, pochi minuti dopo nel corso della trasmissione Otto e mezzo. peccato che l'indomani nessun quotidiano, escluso Il fatto Quotidiano, accennasse a questo documento. Questa è la verità "vera", inconfutabile. Omettere le decisioni del CdM n. 149 del 03/08/2011, ha permesso a lei di "far trapelare" (termine molto caro alla Sig. Tardoni quando è collegata dal Quirinale, quasi a voler abbassare il medesimo al livello di San remo o Amici,) che forse il Presidente Conte aveva, se non mentito, sbagliato ad indicare la responsabilità di Salvini e Meloni, quindi, Secondo Lei andave redarguito, non trasmesso e oggetto del pippone del 14 sera.. So benissimo che lei non leggerà mai questa missiva, e, onestamente, non me ne importa molto. Spero che la leggano molti dei suoi ascoltatori e, sopratutto coloro che usano questo blog, siano essi fautori o detrattori, per indurla e scendere almeno di un gradino eno commettere più errori marchiani di comunicazione. Tra l'altro penso che il suo istintivo "se sapevo non lo mandavo in onda, sia molto meno grave del pippone di ieri sera.
Cordiali saluti

Da: Valter Di Meo

Martedì 14 aprile 2020 15:36:14 Per: Giuseppe Conte

Caro Presidente, allego una nota inviata al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, la ringrazio anticipatamente per la sua attenzione, Saluti.
Gentile Presidente della Regione Toscana, Dott. Enrico Rossi
L’emergenza sanitaria legata al COVID-19 sta cambiando radicalmente il nostro stile di vita,
mettendo a dura prova soprattutto l’attività lavorativa. Tutto ciò non potrà poi che ripercuotersi
sull’economia in generale, con effetti che andranno ben oltre la fine dell’emergenza sanitaria.
E’ speranza di ogni cittadino italiano che questo Governo metta in pratica tutte le misure necessarie
per il superamento di questa grave crisi e per favorire la ripresa del Paese nei mesi e negli anni a
venire.
A tal proposito, mi sento di fare una considerazione riguardo gli Strumenti di Pianificazione
Urbanistica di cui si sono dotati e si doteranno i Comuni toscani, prendendo spunto anche da una
nota dell’Ordine degli Architetti di Arezzo che allego alla presente.
L’adozione dei nuovi Piani di Governo del Territorio, dei Piani Strutturali e di tutti gli strumenti
urbanistici atti alla Pianificazione Territoriale da parte dei Comuni comporta una sospensione di
qualsiasi attività di trasformazione del territorio per un periodo che va dall’avvio dei procedimenti,
all’approvazione definitiva. Se si escludono gli interventi riguardanti le attività produttive e quelli
definiti di “pubblica utilità” (come recentemente definito dalla L. R. 69 del 22/11/2019) l’attività
edilizia su scala urbanistica viene di fatto sospesa per un periodo che solitamente raggiunge i tre
anni (protratto sino a 5 anni per quei Comuni che abbiano presentato il piano alla Regione per
l’approvazione), definito “periodo di salvaguardia”.
I singoli Comuni hanno da tempo inserito nei loro strumenti urbanistici modalità di intervento su
aree specifiche che comportano la presentazione di Piani Attuativi o Piani di Recupero, strumenti
sicuramente indispensabili per una efficace e coerente progettazione su scala urbanistica.
Piani Attuativi, Piani di Recupero ed altre simili modalità di attuazione degli interventi previsti
dalla pianificazione urbanistica, come anche le Varianti ai Regolamenti Urbanistici, sono però
sospesi fino all’entrata in vigore dei nuovi strumenti urbanistici, bloccando gran parte delle attività
edilizie nei territori comunali dato che, come detto, non sono poche le aree all’interno dei singoli
comuni che richiedono necessariamente una progettazione pianificata su scala urbanistica.
Proprio perché si traducono in un divieto della facoltà di edificare, giustificato dall’interesse
pubblico che accompagna la pianificazione delle trasformazioni territoriali, le misure di
salvaguardia non possono che avere, per legge, natura eccezionale e temporanea.
Un tempo di “sospensione” dell’attività edilizia stimato sui 3 anni appare però già fortemente
penalizzante per le aziende del settore e per le stesse amministrazioni comunali in tempi “normali”:
non sono certo le semplici ristrutturazioni a mantenere alti i giri del “motore economia” in campo
edilizio. La questione diviene ancor più importante in questo periodo di emergenza sanitaria e
socio-economica, richiedendo interventi coraggiosi e rilevanti.
La mia speranza, è che la Regione Toscana si dimostri sensibile alle esigenze di un settore
economicamente fondamentale come quello dell’edilizia, adoperandosi per strumenti legislativi che
consentano ai Comuni ed alle imprese di continuare a progettare e realizzare interventi anche nel
periodo di predisposizione dei nuovi strumenti urbanistici, sempre all’interno ovviamente di un
quadro normativo condiviso e ben delineato. Non nascondo la difficoltà di riuscire ad operare sia da
parte dei professionisti che da parte degli enti comunali sulla base di uno strumento urbanistico
superato ed uno ancora in via di definizione, ma francamente un periodo di “stallo” con i tempi già
indicati appare francamente incomprensibile, ed oggi anche deleterio, per l’economia italiana e per
la semplice logica di una società civile.
Nella speranza che questo mio contributo possa essere valutato con la massima attenzione,
Vi porgo distinti saluti.
Arch. Claudio Orlandi
Studio Orlandi Associati
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52027 – San Giovanni Valdarno (AR)

Da: Claudio

Martedì 14 aprile 2020 15:35:11 Per: Enrico Mentana

Buon giorno direttore
Oramai è chiaro che a differenza della Francia che ha annunciato la riapertura delle scuole dal 11 maggio Noi in Italia non vogliamo affrontare il problema.
Ok riapriamo fabbriche... Hotel e stabilimenti balneari... Economia... Ma la. Scuola... scuola No.. Non troviamo soluzioni... La scuola non è importante...
Non ci proviamo a dire tipo a scuola a giorni alterni integrando lezioni a distanza con lezioni in classe.
Oppure prevedere per ultimo anno superiori, le 5 elementare e le terze medie di ritornare a scuola e prepararsi per il salto di categoria... Nooo.
Solo chiusura... Chiusura e chiusura
Sappiamo bene che a settembre non vi sarà il vaccino e quindi... Chiudiamo le scuole... Chi se ne importa dei ragazzi.
Da una Prima analisi, non ho visto all'interno del THINk-TANK nominato dal Primo Ministro nessun ESPERTO per rivisionare la scuola primaria e secondaria.
Non ci si rende conto che La scuola e' fondamentale, non si puo' tornare al Lavoro e lasciare i bambini a casa... e che fine faranno gli Asili NIDO?
Chi li deve accudire i ragazzi dai 3 ai 6 anni mentre i genitori saranno a lavoro?
soluzione: CONGEDO PARENTALE per 1 dei due genitori PAGATO da CHI?
Scuole elementari medie e superiori, con classi definite POLLAIO...
Non basta fare affermazioni semplicistiche, e di impatto mediatico.
Serve analisi per:
INDIVIDUARE LE SCUOLE IDONEE a GARANTIRE IL DISTACCO SOCIALE,
Quelle parzialmente Idonee con Interventi mirati a Breve Termine!!!
E quelle INIDONEE Vetuste che necessitano forse di interventi urgenti ma che richiedano lungo termine e che quindi non possono aprire né adesso né a settembre.
MA cosa Si FA... Semplice Di tutto un'Erba un FASCIO e quindi teniamo chiuso TUTTO.
Ho PAURA TANTA PAURA che poco sia in essere per oggi e domani... Forse Nulla
Ma tenere le scuole chiuse cosa comportera'... che i ragazzi ADOLESCENTI, saranno soli a casa.
E cosa faranno??? staranno a casa nel periodo pre estivo... NO saranno fuori a assembrarsi al parco, a giocare al calcio e quindi tanto vale riaprire le scuole e magari non rimandare il Recupero alla prima settimana disettembre ma gia' farlo nella prima e seconda settimana di LUGLIO.
In che modalita' sono andati in smart Working gli insegnanti?

Quali sono state le direttive ministeriali?

Quali attivita' fanno i presidi per controllare l'andamento dell'Insegnamento?

Il controllo di qualita' dell'Apprendimento?

Io questo non lo so!!!

Sento solo il Ministro dire che a scuola non si torna se non per sicurezza al 100%

Ossia fine al Vaccino... Allora se non si trova che si fa teniamo tutto chiuso per ANNI???

Ma Io che sono Un semplice PADRE Sgomentato Preoccupato Ferito e Deluso dentro il mio cuore dico:
Perche' non si dettano linee guide per consentire alle scuole di Riaprire:
- Mascherine obbligatorie per tutti,
- Disinfettante in classe all'ingresso,
- Intervallo scolastico con distanziamento sociale con controllo a cura di un professore del rispetto
- pulizia accurata a termine orario scolastico con incremento ore pulizia dei bidelli o affidamento a ditte specializzate

Ma OGGI pensiamo ancora che il Bidello con scopa e mocio sia ancora la soluzione per sanificare le Scuole?

Nessun si sta occupando ne della ripresa delle scuole ne delle universita'...

Ma secondo voi le scuole sono state sanificate? chiedo a voi, Vi prego di interlocutore con il Ministro e chiedetegli dettagli che finora Io non ho sentito.
ma magari mi sbaglio!!!
Purtroppo oggi comanda la scienza che ha già chiuso le scuole, sospeso il campionato di calcio senza che un politico abbia detto a quei signori di non sostituirsi ai leader. Ma loro gli scienziati non sbagliano mai.

Da: Mirko Radi

Martedì 14 aprile 2020 15:34:31 Per: Fabio Fazio

Gent. mo Dott. Fazio,
ho sempre reputato la Sua una trasmissione intelligente, equilibrata, nonché ricca del giusto spirito, ingrediente unico della Signora Littizzetto, mia corregionale.
In questo ultimo periodo, triste, tristissimo tempo della Storia, registro una "caduta libera" per il senso unico dell'informazione che, invece, secondo me, (e mi permetto di parlare per esperienza), dovrebbe essere globale, con tesi ed antitesi.
Soprattutto la presenza costante ed indiscussa del Professore che pontifica contro la Medicina omeopatica è, per me, un pugno all'onestà ed al lavoro serio, professionale ed umano di tanti medici (in Italia, quattromila medici esercitano con regolarità la Medicina omeopatica. Dati ISTAT 2015) che hanno l'umiltà di non sentirsi Padri eterni ed onniscienti e che studiano per trovare strade al fine esclusivo di curare meglio l'UOMO.
L'Omeopatia non è l'assoluto, ma neanche l'Allopatia, ed i fatti attuali lo dimostrano, ma potrebbe veramente contribuire a diminuire l'uso di farmaci quali antibiotici, psicofarmaci, cortisonici... di cui si è in overdose.
Io personalmente uso la Medicina omeopatica da trentacinque anni. Nel 1984, disperata per le continue tonsilliti di mio figlio, che allora aveva poco più di un anno, ho avuto la "grazia" di incontrare un Signor, gran Signor Medico omeopatico (linea tedesca del Dott. Hanhemann). Da quel momento non abbiamo più usato un antibiotico e mio figlio, che oggi di anni ne ha trentasei, ha le tonsille sanissime, non è asmatico, non è allergico...
Quindi, ho la sensazione che permettere ad uno psedo-luminare di presenziare in Televisione per deridere e denigrare il lavoro di colleghi sia soprattutto una forma di autoincensazione (un po' di incenso, sotto Pasqua, non fa mai male), anche per pubblicizzare la propria opera letteraria e, magari, sperare di vendere tante copie!. Intanto..., chi si pone il problema di quale sia il Bene dell'Altro?, del Popolo?.
Noi, che ci curiamo con l'Omeopatia, non siamo Prìncipi! (sembra che la Casa reale inglese si curi con l'Omeopatia e che il Principe Carlo sia guarito in questo modo dal Corona virus), ma usiamo la Testa per ricercare forme possibili di restare in salute, evitando farmaci dei quali tutti, con la bocca piena di sapienza, ne denunciano l'abuso. E... non mi vengano a parlare di effetto placebo!!! Se, in questi giorni si fatica a trovare certi prodotti omeopatici (Arsenicum album 6 CH, Sulfur 6 CH) è per qualche motivo! Tanta gente li sta usando per curarsi, paga tutto di tasca propria ed ha ottime possibilità di non finire ad intasare corsie di ospedali già al collasso. fa un servizio alla società ed è anche beffata dall'ilarità nella Sua trasmissione.
Mi dispiace. Così va il Mondo e... ci stupiamo del Covid 19???
Concluderei con un'espressione adeguata, che mi è cara, alla Littizzetto, ma non ho la Sua autorità e non mi posso permettere. Mi limito a porgere Distinti Saluti, per educazione.
Elisabetta Civallero

Da: Elisabetta Civallero

Martedì 14 aprile 2020 15:34:10 Per: Giuseppe Conte

Egregio Presidente, vivo nel centro della Sicilia, a Caltanissetta che purtroppo da troppo tempo è l'ultima provincia d'Italia per qualità di vita. Nonostante la crisi e la depressione sociale, io e mio marito con grande coraggio abbiamo qui impiantato un birrificio artigianale con annesso ristopub e pizzeria, investendo tanto capitale e facendo anche un mutuo. Lo scopo era quello di dare lavoro ai figli per impedire che andassero all'estero come quasi tutti i giovani di questa terra abbandonata. Ora la città è più povera di prima e la riapertura del locale ci spaventa; la gente non ha soldi nemmeno per la spesa e il distanziamento sociale ci obbligherà ad una clientela ridotta con entrate ridotte, mentre i costi restano invariati. L'aiuto che il Governo ha promesso è fumo negli occhi, ancora una volta uno strumento per far arricchire le banche che con l'Europa tengono sotto ricatto l'Italia... Nella "reale realtà" le imprese hanno già prestiti da pagare e accenderne un altro equivale a dare tutto in pasto alle banche e alla loro egemonia finanziaria. Noi abbiamo bisogno di aiuti veri, a fondo perduto, perchè altrimenti, soprattutto il sud da sempre abbandonato in fatto di impresa, diventerà terzo mondo. Noi al sud paghiamo le tasse come nel resto dell'Italia, ma non abbiamo speranze in niente e in nessun settore. Se i locali di ristorazione si dovranno aprire con la riduzione della clientela, abbiamo bisogno di aiuti senza condizioni, anche perchè questo è il settore più penalizzato. Noi facciamo la nostra parte, ora tocca al Governo dimostrare che l'Italia è vero un grande Paese e non solo nello slogan. Fino ad ora l'Italia è stata solo una sanguisuga che succhia il sangue dei suoi cittadini con tasse di ogni genere, al limite o al di sotto della sopravvivenza. Dopo l'inutile emozione del momento con elogi ad eroi e supereroi, sprofonderemo nella povertà. Non so se leggerà mai questa lettera, spero che chi la leggerà per lei, gliela mostri. Cordiali saluti

Da: Maria Rita Ferraro

Martedì 14 aprile 2020 15:32:31 Per: Mario Giordano

Salve Sig. Giordano la seguo incondizionatamente, le chiedo di ascoltare una registrazione, inviata oggi 14/04/20 al Vostro indirizzo email -------.
MOLTO DELICATA MA DA DENUNCIARE ALLA MAGISTRATURA. Il mio contatto 331 -------. Grazie e Buon Lavoro.

Da: Antonio De Santis

Martedì 14 aprile 2020 15:30:46 Per: Fabio Fazio

Buongiorno Fabio Fazio,
seguo da sempre i suoi programmi con soddisfazione e per questo ho deciso di rivolgerle una domanda che mi sta a cuore, e che spero voglia girare ai suoi ospiti politici, scienziati e medici.
Perché quando si parla di “ripartenza”non si parla mai di cosa si sta facendo o si farà per mettere in sicurezza gli ospedali di tutta Italia? Intendo ad esempio: sanificare le strutture, verificare le effettive condizioni di contagiosità dei sanitari e di chiunque a qualunque titolo lavori in ospedale o lo frequenti, ricoverare i pazienti covid in altri ospedali ad essi dedicati o almeno in reparti separati. Fare cioè tutto il necessario affinché chi deve recarsi in ospedale per qualunque ragione non rischi di essere contagiato. Ritengo che, senza questo passaggio, il sacrificio che abbiamo fatto sia stato inutile, dal momento che quando finalmente si potrà di nuovo uscire e andare, ad esempio, a fare un controllo medico in ospedale, rimandato a causa della pandemia, si rischia di infettarsi. E' chiaro infatti che in ospedale mascherine e guanti non sono sufficienti e, spesso, non si possono usare durante le visite o le procedure mediche dove i pazienti devono esporre non solo la pelle, ma proprio le mucose. Si ha paura perché non si sa se il sanitario con cui ci si relaziona è contagioso oppure no, e non lo sa neanche lui, non si sa se i locali ospedalieri sono sicuri o infetti, e se ci sono persone contagiose tra coloro che lo frequentano e in fondo nessuno lo sa. E gli ospedali non sono luoghi pubblici come gli altri, intanto non si può scegliere a lungo di non frequentarli,. .. sono luoghi di fragilità... sempre, anche solo per un controllo di routine, non è necessario essere anziani, con patologia croniche, etc., ma sicuramente la popolazione che li frequenta è per la maggior parte anziana e con patologie croniche. Senza parlare dei ricoverati, di qualunque età, che sono fragili per definizione. Se si vuole ripartire si deve ripartire da dove ci si è fermati, dagli ospedali. Grazie. Stefania Rocca

Da: Stefania

Martedì 14 aprile 2020 15:21:27 Per: Luca Zaia

Oggi godendo finalmente di maggior liberta’ Sono uscito e ho notato quelle cose per le quali si e’ giustamente incavolato il Governatore, ma la cosa piu’ grave e’ che i Vigili urbani presenti Non richiamavano all’ordine i trasgressori ne’ tantomeno li sanzionavano anzi erano i primi a dare il cattivo esempio chiaccherando fra loro a stretto Contatto fisico (altro che 2 metri! !). Invito percio’ il Governatore a richiamare i tutori dell’ordine ivitandoli a fare cio’ per cui sono pagati. Con osservanza. Alberto Covacev

Da: Alberto Covacev

Martedì 14 aprile 2020 15:20:15 Per: Giuseppe Conte

Buongiorno Presidente
poichè si e' dimostrato particolarmente sensibile alle esigenze dei bambini. Le rappresento oggi anche quelle degli invalidi motori con recupero in acqua
Mi occupo di Sport ed Associazionismo senza scopo di lucro presso Regione Liguria con dott. Toti.
Anni fa ho avuto un pericolosissimo melanoma al braccio destro e mi e' stata asportata tutta la catena linfonodale all'ascella con grave danno funzionale per circolazione linfatica alterata che mi avrebbe reso invalida a 47 anni.
Nel tempo. ho recuperato bene grazie al nuoto, ma la recente chiusura delle piscine per il Covid ha rappresentato un problema per il mantenimento dei risultati
Le chiedo pertanto se possibile riaprirle prima di giugno perchè ci sono tantissime persone nella mia situazione, anche a causa di traumi per post incidenti o post operatori
Le ricordo che le piscine sono Presidio Medico Sanitario e che il cloro e' nemico del virus; negli spogliatoi e' possibile mantenere le distanze di sicurezza., oltre ad essere da sempre igienizzati per altri motivi.
La ringrazio in anticipo per tutto quanto potrà fare. Buon lavoro

Da: Annalisa Fossa