Messaggi e commenti per Eugenio Scalfari

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Frasi di Eugenio Scalfari

Sabato 5 gennaio 2019 07:32:37

Buongiorno, vorrei avere la sua opinione sulla frase di papa Francesco: meglio atei che cristiani ipocriti.
Non ritiene che ateo venga usato con una accezione negativa?
E' un mondo culturale distante dal papa e del quale il papa dovrebbe avere più rispetto.
Lei cosa ne pensa
Massimiliano Marielli

Domenica 4 novembre 2018 09:37:56

Buongiorno Dott. Scalfari, leggo Repubblica e lei dalla fondazione del quotidiano. Nel fondo di oggi mi ha fatto sorridere la frase dei suoi critici secondo i quali lei scrive articoli dettati dalla fantasia. Mi auguro di leggerne ancora molti. Con stima.
Giovanni Vettore

Giovedì 5 gennaio 2012 00:05:59

Buonasera Dr. Scalfari, ho letto con piacere il suo art apparso su Repubblica il 24-12-11 dal titolo "Il senso della vita secondo Gesù". Lei conclude con queste parole: "Ci abbracciamo. Lui mormora qualcosa e don Damiano traduce: «Ha detto che prega spesso per lei». Io rivolgendomi a lui gli dico: «Io la penso molto spesso, è il mio modo di pregare». Lui si avvicina al mio orecchio e con un filo di voce dice: «Prego per lei, e anch'io la penso spesso», sorride e mi stringe la mano. Forse voleva dire che pensare l'altro è più che pregare.

Io almeno ho capito così." Mi permetto di dirle ciò che ho pensato io: il Cardinal Martini intendeva che fa le 2 cose, prega per lei e la pensa. Due cose distinte di diverso valore. Credo intendesse questo. La ringrazio dell'attenzione e le auguro Buon anno. Ivana

Lunedì 12 dicembre 2011 13:14:37

Preg.mo dott Scalfari,
La seguo da tempo immemorabile e quasi sempre condivido le sue riflessioni.
Stamattina ho pubblicato sul mio blog una lettera che mi piacerebbe arrivasse alle orecchie del nostro Presidente del Consiglio.
Mi sarebbe molto gradito il suo parere in merito.
La ringrazio anticipatamente e le porgo i miei più cari saluti.
Vito Pipitone

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LA MANOVRA PUO' ESSERE PIU' EQUA

Al Presidente del Consiglio dei Ministri, Senatore Mario Monti.

Premetto che Lei e il suo Governo hanno tutta la stima e la fiducia mia e, credo, di tutti gli Italiani.

In merito alla manovra che il suo governo si accinge a varare e relativamente alla de-indicizzazione delle pensioni vorrei dire che mi sembra di trovare una iniquità che, forse, nella fretta di concepire la manovra, non è stata percepita e che, se così è, si potrebbe correggere.

Se la de-indicizzazione entra in azione in modo netto al di sopra di una certa cifra, supponiamo 1400 Euro al mese, accade che chi ha una pensione di 1400 Euro potrà continuare a godere della rivalutazione, chi ha anche un centesimo in più di tale cifra (e quindi praticamente la stessa pensione) non potrà beneficiare della rivalutazione.
Si creerà quindi una grande mancanza di equità fra due categorie di pensionati con pensioni molto modeste e credo che questo non sia nel suo intendimento.
Allo scopo di eliminare tale mancanza di iniquità, mi permetto di proporLe la seguente modifica:

Si stabilisca una soglia di pensione minima (per esempio 1400 Euro) che godrà della indicizzazione e si de-indicizzi tutta la cifra che supera tale soglia. In tal modo si avrà vera equità che, sopratutto fra i poveri, e molto più sentita.

Un cordiale saluto ed un augurio di buon lavoro

Vito Pipitone

Giovedì 22 luglio 2010 18:56:09

Nella biografia si è dimenticato di dire che,Eugenio Scalfari aderì al GUF(Gioventù Universitaria Fascista e divenne subito redattore del suo organo d'informazione"Roma Fascista". Poi ne usci per entrare nel giornale fascista diretto da Fanelli"Nuovo Occidente" ed infine nel 42, a guerra inoltrata, rientrò come capo redattore a "Roma Fascista". Nel cambiare idea non c'è nulla di male, ma è meglio dire le cose piuttosto che nasconderle, altrimenti si può pensare male.

Martedì 22 giugno 2010 13:30:49

Ma non era lui quello che, nel 1959, aveva previsto che il cavallo sovietico, che già allora faceva sentire il suo fiato sul collo di quello americano, lo avrebbe superato nel 1972? Chissà che goduria quando, nel 1961, i sovietici mandarono in orbita Gagarin. Un po' meno, invece, quando nel 1969 sulla luna sbarcarono gli americani. E nel 1972, nel 1972 che succedeva? Succedeva che da un pezzo l'industria sovietica produceva beni invendibili, incapace di riconvertire (clamoroso il caso delle fibre artificiali) e le cianfrusaglie occidentali costavano un occhio della testa, ma venivano ugualmente comprate, dai cavalieri sovietici.
Ecco, questo sarebbe uno dei nostri più grandi intellettuali. Vabbè, forse le cose sono andate meglio quando ha incontrato il sig. Io.

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