Richiesta di contatto
Messaggio per Alberto Angela
Giovedì 9 giugno 2022 19:20:09
Buon giorno, dottor Alberto. Scrivo su questa piattaforma perché è l'unica che, spero, mi possa mettere in contatto con suo papà Piero. Sono di Torino, come lui. Ho 65 anni e sono un medico che esercita l'odontoiatria (un "odontosauro"!). Tengo a questa precisazione perché voglio sottolineare che provengo da un ambiente scientifico e quindi sono incline ad osservare molto criticamente l'ambiente che mi circonda e le esperienze che faccio. Diciamo che non sono un credulone, facile da ingannare, perché cerco sempre delle prove. Detto questo, desidero riferirmi ad una serie di trasmissioni sul paranormale, e su altri fenomeni apparentemente inspiegabili, andate in onda credo negli anni '70. In quelle trasmissioni il dott. Piero, supportato da un famoso prestigiatore americano di cui non ricordo il nome, smascherava personaggi sedicenti dotati di poteri soprannaturali o paranormali, trovando per ogni caso il relativo trucco da prestigiatore. Ricordo i casi di Uri Geller o dei "guaritori" filippini. Venivano anche presi di mira i "maghi" o le "maghe" che predicono il futuro con le carte e con altro.
A quell'epoca ero stato testimone diretto di fenomeni incontrovertibilmente reali, vissuti in piena coscienza e consapevolezza. Sbrigativamente potrebbero essere classificati come paranormali, ma io fermamente, (perdonatemi) da "scienziato", sia allora che oggi ritengo che NON siano soprannaturali, pur essendo incredilmimente avvenuti. Quindi, sentendo che in trasmissione veniva tutto banalizzato e negato totalmente, sono balzato sulla sedia e mi sono detto che avrei dovuto contattare il conduttore per condividere le mie esperienze e per stimolare una ricerca non sul soprannaturale, ma sull'uomo, credo sul suo cervello (o chissà che cosa altro) e sulle sue potenzialità evidentemente ancora ignote. Ovviamente già allora, e peggio ancora oggi, era pressoché impossibile contattare personaggi dello spettacolo, e cosìnon ho mai preso una iniziativa. Sono passati gli anni, anche se ho sempre avuto dentro il desiderio di confrontarmi con lui e, adesso, anche con Lei, Alberto. Arrivati ad oggi, sento che è necessario che mi affretti, ed è per questo. che scrivo, pur sapendo che è quasi un messaggio in bottiglia affidato ai flutti.
So bene quanto prezioso sia il vostro tempo e sono consapevole che riceverete chissà quante richieste, ma pur di essere ascoltato per non più di mezz'ora, sono disposto a impegnare una intera giornata del mio tempo per viaggiare fino a Roma e poi ritornare, per avere la possibilità di mettervi a parte delle mie esperienze (per inciso, sono state tutte concentrate nella decina dei '70). Non sono un ciarlatano e questa lettera mi costa non poco emotivamente e mi piacerebbe non essere dileggiato. In ogni caso, per il rispetto e la stima che ho per voi due, posso dire di essere convinto che quella mezz'ora potrebbe non essere tempo sprecato.
Con molta stima, distintamente saluto. P. Goti
A quell'epoca ero stato testimone diretto di fenomeni incontrovertibilmente reali, vissuti in piena coscienza e consapevolezza. Sbrigativamente potrebbero essere classificati come paranormali, ma io fermamente, (perdonatemi) da "scienziato", sia allora che oggi ritengo che NON siano soprannaturali, pur essendo incredilmimente avvenuti. Quindi, sentendo che in trasmissione veniva tutto banalizzato e negato totalmente, sono balzato sulla sedia e mi sono detto che avrei dovuto contattare il conduttore per condividere le mie esperienze e per stimolare una ricerca non sul soprannaturale, ma sull'uomo, credo sul suo cervello (o chissà che cosa altro) e sulle sue potenzialità evidentemente ancora ignote. Ovviamente già allora, e peggio ancora oggi, era pressoché impossibile contattare personaggi dello spettacolo, e cosìnon ho mai preso una iniziativa. Sono passati gli anni, anche se ho sempre avuto dentro il desiderio di confrontarmi con lui e, adesso, anche con Lei, Alberto. Arrivati ad oggi, sento che è necessario che mi affretti, ed è per questo. che scrivo, pur sapendo che è quasi un messaggio in bottiglia affidato ai flutti.
So bene quanto prezioso sia il vostro tempo e sono consapevole che riceverete chissà quante richieste, ma pur di essere ascoltato per non più di mezz'ora, sono disposto a impegnare una intera giornata del mio tempo per viaggiare fino a Roma e poi ritornare, per avere la possibilità di mettervi a parte delle mie esperienze (per inciso, sono state tutte concentrate nella decina dei '70). Non sono un ciarlatano e questa lettera mi costa non poco emotivamente e mi piacerebbe non essere dileggiato. In ogni caso, per il rispetto e la stima che ho per voi due, posso dire di essere convinto che quella mezz'ora potrebbe non essere tempo sprecato.
Con molta stima, distintamente saluto. P. Goti
Da: Paolo Goti
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