Un meccanismo a cui non possiamo sfuggire. Ci sentiamo depressi.
Messaggio per Giovanni Floris
Venerdì 19 marzo 2021 14:18:41
[Ad Angela]
E infatti per questo motivo abbiamo paura, Angela, e ci sentiamo depressi. E' come se ci avessero infilato a forza all'interno di un meccanismo cui, volenti o nolenti, non possiamo sfuggire. Le informazioni sono scarse e contraddittorie, la comunicazione con la gente è nulla o inappropriata. Mio fratello ha 70 anni e da domani inizierà anche per lui la prenotazione per il vaccino anticovid. Ma ciò che questa gente preferisce ignorare, e valutare, sono le condizioni di salute spesso precarie in cui molti di noi, oppure i proopri familiari, si trovano. Ora la parola d'ordine è un "accelerare" che mi fa venire in testa, come logica conseguenza, "così ci togliamo il pensiero". A mio fratello di 70 anni, appunto, lo scorso anno fu diagnosticata una malattia terribile contro cui non ci sono nè cure nè speranze: Demenza Vascolare. Per chi non lo sa, è la conseguenza di microinfarti cerebrali recenti o passati, che progressivamente. portano il soggetto a paralisi improvvise, disartria, difficoltà nella deambulazione e, come avvenne per lui, anche depressione gravissima con rifiuto delle cure e del cibo. Solo voglia di morire. Mi fu dato questo verdetto proprio nei giorni in cui il Covid faceva il suo trionfale ingresso anche in Italia. Ora, come dovrei sentirmi al pensiero che il vaccino potrebbe anche provocargli ulteriori danni irreversibili, oltre a quelli che già ha? (il suo cervello, mi hanno detto i medici con cui ho parlato - è come un groviera... pieno di buchi). Come dovrei sentirmi di fronte a sanitari e categorie di giornalisti che approvano incondizionatamente e con entusiasmo ciò che suggerisce loro la linea governativa del telegiornale? Certo, ho chiesto informazioni alla ASL, ho anche trovato persone gentili con cui rapportarmi che mi hanno espresso dolore, di fronte a ciò che descrivevo, e che mi hanno dato suggerimenti utili affermando che molto probabilmente lui rientrerà nella categoria dei soggetti estremamente vulnerabili la cui prenotazione dovrà essere fatta dal centro che lo segue. Ma proprio per tali motivi anche molto simili al mio, mi tiro indietro inorridita di fronte ad affermazioni "cos'è la morte di 32 persone di fronte alla salvezza (per qualche mese) di milioni di vite? " Rilleggendo la storia del vaccino antipolio, trovo scritto che la morte poteva colpire UNA sola persona, a fronte di non so quanti milioni di vaccinati. Ma questa gente (politici, parlamentari, grosse personalità in genere) hanno sempre molte frecce alternative, al loro arco. Quelle che non abbiamo noi, che ormai le abbiamo spuntate. Grazie per l'ascolto, Angela.
E infatti per questo motivo abbiamo paura, Angela, e ci sentiamo depressi. E' come se ci avessero infilato a forza all'interno di un meccanismo cui, volenti o nolenti, non possiamo sfuggire. Le informazioni sono scarse e contraddittorie, la comunicazione con la gente è nulla o inappropriata. Mio fratello ha 70 anni e da domani inizierà anche per lui la prenotazione per il vaccino anticovid. Ma ciò che questa gente preferisce ignorare, e valutare, sono le condizioni di salute spesso precarie in cui molti di noi, oppure i proopri familiari, si trovano. Ora la parola d'ordine è un "accelerare" che mi fa venire in testa, come logica conseguenza, "così ci togliamo il pensiero". A mio fratello di 70 anni, appunto, lo scorso anno fu diagnosticata una malattia terribile contro cui non ci sono nè cure nè speranze: Demenza Vascolare. Per chi non lo sa, è la conseguenza di microinfarti cerebrali recenti o passati, che progressivamente. portano il soggetto a paralisi improvvise, disartria, difficoltà nella deambulazione e, come avvenne per lui, anche depressione gravissima con rifiuto delle cure e del cibo. Solo voglia di morire. Mi fu dato questo verdetto proprio nei giorni in cui il Covid faceva il suo trionfale ingresso anche in Italia. Ora, come dovrei sentirmi al pensiero che il vaccino potrebbe anche provocargli ulteriori danni irreversibili, oltre a quelli che già ha? (il suo cervello, mi hanno detto i medici con cui ho parlato - è come un groviera... pieno di buchi). Come dovrei sentirmi di fronte a sanitari e categorie di giornalisti che approvano incondizionatamente e con entusiasmo ciò che suggerisce loro la linea governativa del telegiornale? Certo, ho chiesto informazioni alla ASL, ho anche trovato persone gentili con cui rapportarmi che mi hanno espresso dolore, di fronte a ciò che descrivevo, e che mi hanno dato suggerimenti utili affermando che molto probabilmente lui rientrerà nella categoria dei soggetti estremamente vulnerabili la cui prenotazione dovrà essere fatta dal centro che lo segue. Ma proprio per tali motivi anche molto simili al mio, mi tiro indietro inorridita di fronte ad affermazioni "cos'è la morte di 32 persone di fronte alla salvezza (per qualche mese) di milioni di vite? " Rilleggendo la storia del vaccino antipolio, trovo scritto che la morte poteva colpire UNA sola persona, a fronte di non so quanti milioni di vaccinati. Ma questa gente (politici, parlamentari, grosse personalità in genere) hanno sempre molte frecce alternative, al loro arco. Quelle che non abbiamo noi, che ormai le abbiamo spuntate. Grazie per l'ascolto, Angela.
Da: Roberta
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