Contro le morti in mare: una proposta
Messaggio per Giovanni Floris
Venerdì 27 agosto 2021 22:12:04
Gent. Dott Floris
Grazie se vorrà dare notizia ed eventualmente approfondire questa iniziativa, proveniente da Luciana Negro, una donna di Lipari. La proposta sta ricevendo numerose adesioni da diverse parti d'Italia.
Per contatti: Le veglie contro le morti in mare -------
Norma Bertullacelli tel 347------- -------
Luciana Negro tel 340------- -------
Comunicato stampa
“Questo libro (…) è un invito ad organizzarsi” scrivevano i ragazzi di Barbiana quasi sessant’anni fa.
Anche questa proposta è un invito ad organizzarsi.
Naufragio dopo naufragio, respingimento dopo respingimento, il Mediterraneo è ormai un cimitero di persone e di speranze; e troppo spesso l’indignazione e la solidarietà vengono manifestate “dopo” che il naufragio è avvenuto, o “dopo” che l’ennesima foto straziante ha occupato un po’ di spazio nei media.
Il dovere di soccorrere i naufraghi e di salvare vite in pericolo fa parte da sempre dell’umanità; ma chi non lo compie ha nome, cognome ed incarico ufficiale, più o meno importante.
Per questo vorremmo organizzare per tempo donne e uomini che rifiutino di chiudere occhi, orecchie e cuore quando altri esseri umani vengono lasciati morire in mare, o riconsegnati agli aguzzini da cui tentano di fuggire
Ci proponiamo di costituire fin d’ora, in tutti i luoghi dove sarà possibile, gruppi di persone che siano disponibili a mobilitarsi immediatamente qualora richieste di soccorso inascoltate venissero comunicate da Alarmphone o dalle navi e aerei ONG di soccorso presenti nel Mediterraneo.
Queste persone si impegneranno, in caso di allarme, a cercare di raggiungere il più presto possibile le piazze di fronte alle rispettive prefetture, o altre piazza idoee individuate città per città; e ad occuparle con una “veglia” ad oltranza fino a che il dovuto soccorso non venga prestato da chi è preposto a farlo. Per saperne di più: htt ps: //you tu. be/So BwDcz xtsw htt ps: //www. facebook. c om/Le-Veg lie-co nt ro-le-mo rti-in-mar e-10840302 15039 85
Città per città, gli elenchi delle persone disponibili ad essere “chiamate” si sta allungando; contiamo che diventino operativi a partire da settembre.
Ci piace pensarli come una versione contemporanea delle torri di avvistamento che punteggiano il Mediterraneo: avvertivano il pericolo, e lo comunicavano immediatamente alle popolazioni costiere e a chi doveva e poteva prestare soccorso o approntare la difesa.
Ci rivolgiamo pertanto agli organi di informazione perché vogliano far conoscere il più possibile questa iniziativa; e rimaniamo a disposizione per fornire ulteriori informazioni e chiarimenti.
Grazie se vorrà dare notizia ed eventualmente approfondire questa iniziativa, proveniente da Luciana Negro, una donna di Lipari. La proposta sta ricevendo numerose adesioni da diverse parti d'Italia.
Per contatti: Le veglie contro le morti in mare -------
Norma Bertullacelli tel 347------- -------
Luciana Negro tel 340------- -------
Comunicato stampa
“Questo libro (…) è un invito ad organizzarsi” scrivevano i ragazzi di Barbiana quasi sessant’anni fa.
Anche questa proposta è un invito ad organizzarsi.
Naufragio dopo naufragio, respingimento dopo respingimento, il Mediterraneo è ormai un cimitero di persone e di speranze; e troppo spesso l’indignazione e la solidarietà vengono manifestate “dopo” che il naufragio è avvenuto, o “dopo” che l’ennesima foto straziante ha occupato un po’ di spazio nei media.
Il dovere di soccorrere i naufraghi e di salvare vite in pericolo fa parte da sempre dell’umanità; ma chi non lo compie ha nome, cognome ed incarico ufficiale, più o meno importante.
Per questo vorremmo organizzare per tempo donne e uomini che rifiutino di chiudere occhi, orecchie e cuore quando altri esseri umani vengono lasciati morire in mare, o riconsegnati agli aguzzini da cui tentano di fuggire
Ci proponiamo di costituire fin d’ora, in tutti i luoghi dove sarà possibile, gruppi di persone che siano disponibili a mobilitarsi immediatamente qualora richieste di soccorso inascoltate venissero comunicate da Alarmphone o dalle navi e aerei ONG di soccorso presenti nel Mediterraneo.
Queste persone si impegneranno, in caso di allarme, a cercare di raggiungere il più presto possibile le piazze di fronte alle rispettive prefetture, o altre piazza idoee individuate città per città; e ad occuparle con una “veglia” ad oltranza fino a che il dovuto soccorso non venga prestato da chi è preposto a farlo. Per saperne di più: htt ps: //you tu. be/So BwDcz xtsw htt ps: //www. facebook. c om/Le-Veg lie-co nt ro-le-mo rti-in-mar e-10840302 15039 85
Città per città, gli elenchi delle persone disponibili ad essere “chiamate” si sta allungando; contiamo che diventino operativi a partire da settembre.
Ci piace pensarli come una versione contemporanea delle torri di avvistamento che punteggiano il Mediterraneo: avvertivano il pericolo, e lo comunicavano immediatamente alle popolazioni costiere e a chi doveva e poteva prestare soccorso o approntare la difesa.
Ci rivolgiamo pertanto agli organi di informazione perché vogliano far conoscere il più possibile questa iniziativa; e rimaniamo a disposizione per fornire ulteriori informazioni e chiarimenti.
Da: Norma Bertullacelli
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