Lettera per Liliana Segre

Cara Liliana,
sono Patrizia Onori, sono non vedente assoluta dalla nascita, ho cinquantaquattro anni e Le scrivo da Latina.
Vorrei tanto poterLa conoscere anche solo telefonicamente, dato che ogni volta che in TV ascolto la Sua voce e tutto ciò che esprime, rimango immobile per tutto il tempo e non perdo l'attenzione neppure per un attimo.
La stimo molto per tutto ciò che ha svolto durante la Sua vita piena di cose molto belle ma anche di vicende atroci, dato quello che ha dovuto subire nei campi di concentramento e purtroppo tutte le varie discriminazioni solo per essere Ebrea.
Devo dire che mi ritengo molto fortunata per non essere nata in quel periodo, poichè anche i disabili, venivano praticamente annullati dalla società perciò, non avrei potuto avere la possibilità di vivere una vita piena come quella che ho vissuto e che ancora adesso sto vivendo.
Sono stata un Funzionario della Regione Lazio presso l'ufficio di Latina, mi sono Laureata con Laurea Magistrale in "Scienze Pedagogiche della Marginalità e della Disabilità" e sono mamma di Gianluca di 23 anni.
Tre persone attirano la mia attenzione per ore e non smetterei mai e poi mai di ascoltare la loro voce, due purtroppo non ci sono più e sono Papa Giovanni Paolo Secondo, Sandro Pertini e Lei carissima Liliana.
Sono stata molto felice quando il Presidente Mattarella Le ha conferito la nomina di Senatrice a vita, tutto meritato, complimenti, ho pianto e mi sono sentita molto vicina a Lei. Quanto desidererei conoscerLa anche solo via telefono e so che probabilmente non sarà possibile, però spero almeno che Le giunga questo mio semplicissimo messaggio.
Le rivolgo un abbraccio virtuale ed un affettuoso saluto.
Patrizia Onori

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