Sistema Informativo Nazionale: non dovrebbe accadere che lo Stato abbia bisogno di rivolgersi all’INPS per contattare i suoi cittadini
Messaggio per Lina Palmerini
Sabato 30 gennaio 2021 20:33:32
Lo Stato esiste per servire i cittadini ed i cittadini sono clienti dello Stato
Esattamente come avviene per qualsiasi azienda anche lo Stato dovrebbe considerare i propri cittadini come clienti, che a loro volta ne giustificano la sua stessa esistenza. Ne deriva che comunicare con certezza con ogni residente in Italia e con ogni italiano residente all’estero iscritto all’AIRE diventi “condicio sine qua non” per lo Stato per stabilire un rapporto con i medesimi. Si evita così un caos organizzativo generale del quale ne possono approfittare realtà diverse che vanno dal singolo cittadino disonesto, alla criminalità organizzata, fino all’evasore fiscale.
Spesso i Dipartimenti dell’Amministrazione Pubblica hanno indirizzi postali diversi dello stesso cittadino. L’apparato statale italiano sembra non conoscere con certezza il corretto indirizzo e il mezzo di comunicazione con i suoi cittadini. Dovrebbe invece poter interloquire facilmente con i suoi cittadini: conoscere ed essere conosciuto. I suoi sistemi informativi devono essere tutti perfettamente sincronizzati tra loro al fine di raggiungere questo scopo. Non dovrebbe accadere che lo Stato abbia bisogno di rivolgersi all’INPS per contattare i suoi cittadini. Al contrario l’INPS dovrebbe rivolgersi allo Stato per conoscere come contattate i cittadini.
Al momento la posta cartacea è il mezzo di comunicazione ufficiale ma anche il più costoso e con tempi e garanzie di consegna incerti. Nei Paesi meglio organizzati si usano sempre di più sistemi di messaggistica evoluti e rapidi, basati su Internet, e-mail e SMS visto che quasi tutti hanno ormai un cellulare e/o un PC.
Un’infrastruttura fondamentale in cui investire con urgenza dovrebbe essere costituita da un sistema informativo unico nazionale basato su un Codice Sociale e una Anagrafe Nazionale.
1. Il Codice Sociale per ogni cittadino viene stabilito fin dalla sua nascita, con l’indirizzo di contatto e mezzo di comunicazione preferito, che lo identificherà per sempre in qualsiasi atto, comunicazione e contratto. Questa identità digitale deve essere mantenuta e costantemente aggiornata sotto la responsabilità del cittadino stesso e/o genitore con tutti i sistemi di supporto possibili ma con pena di sanzioni anche gravi in caso di mancato aggiornamento (non bastano solo le multe, spesso i delinquenti professionali sono disposti a pagare qualsiasi cifra per approfittarsi di qualsiasi deficienza della Pubblica Amministrazione).
L’unica carta che dovrebbe rimanere in vita, rimpiazzando tutte le altre carte di riconoscimento, è la Carta di Identità Elettronica che includerà il Codice Sociale e potrà essere utilizzata anche come mezzo di autenticazione per accedere, con appositi lettori, ai dati personali registrati sull’Anagrafe Nazionale.
2. L’Anagrafe Nazionale come un albero il cui tronco contiene il Codice Sociale di tutti i residenti in Italia e degli Italiani iscritti all’AIRE ed i cui rami sono i sistemi informativi dell’Amministrazione Pubblica: catasto, registro delle imprese, INPS, etc. che dovranno sincronizzarsi in tempo reale per ogni evento o contratto, previsto per legge, con l’Anagrafe Nazionale e per converso poter aver accesso alle informazioni dell’Anagrafe Nazionale per ottenere dati aggiornati su chi desideri operare con loro.
Per la realizzazione di tale sistema informativo, come sopra descritto, è fondamentale l’istituzione di una task force costituita da professionisti di alto profilo nel campo dell’IT, che abbiamo non solo conoscenze tecniche e teoriche di alto livello ma soprattutto esperienze pluriennali sul campo anche nell’interazione con gli utenti dei sistemi in modo da essere in grado di proporre soluzioni molto “user-friendly”.
Come tutti sappiamo in Italia esistono oggi dei sistemi informativi spesso difficili da utilizzare, che anziché far crescere il livello di informatizzazione e di fiducia nei cittadini ottengono esattamente il risultato opposto in quanto spesso non vengono compresi nemmeno dai cittadini più istruiti (vedi ad esempio i sistemi per richiedere lo SPID, quello per scaricare le ricette e gli esami ed altri ancora). La task force degli esperti nel campo dell’Information Technology dovrebbe essere coadiuvata da altri esperti nei vari settori necessari per la realizzazione dei sistemi informativi specifici alle loro professionalità, ovvero avvocati, notai, esperti di economia e finanza e quant’altro che dovrebbero contribuire con la loro esperienza a rendere le varie implementazioni semplici da usare.
È chiaro che il vincolo del bando di gara per l’assegnazione dell’incarico di progettazione e/o realizzazione di tali sistemi non può essere basato sul minor costo ma sulla professionalità di alto livello.
Bisogna dunque poter riunire professionalità diverse ma tutte di grande eccellenza nei vari settori affinché queste possano dar vita ad un progetto unico ben strutturato ed estremamente capillare ma anche molto semplice e user-friendly.
Un altro grosso vantaggio che potrebbe derivare da un sistema utile e semplice è l’avvicinamento degli utenti normali all’informatica che avvicina i cittadini all’uso di questi strumenti tecnologici con un conseguente aumento delle competenze specifiche di ognuno. Le soluzioni tecnologiche in generale devono servire per semplificare le procedure riducendo costi e tempi necessari per lo svolgimento di funzioni diversamente onerose da svolgere.
La tecnologia permette oggi di raggiungere obiettivi impensabili ma i tecnici devono conoscere gli obbiettivi che la politica vuole che loro raggiungano. Non ci può essere privacy tra Stato e cittadini. Lo Stato deve conoscere i suoi cittadini non solo per motivi fiscali ma anche per poterli rapidamente servire in qualsiasi evenienza.
Il Regno Unito, dove ho la mia residenza, avrà certamente i suoi difetti, ma vengo rimborsato eventuali tasse pagate in eccedenza direttamente sul mio conto bancario. In questo momento di epidemia ha dimostrato una sorprendente efficienza organizzativa nel comunicare con suoi cittadini. Essendo anziano ho ricevuto:
• un’e-mail dal Ministero della Salute Pubblica che mi avvisa che devo vaccinarmi il prima possibile conoscendo la mia storia medica (! !),
• un SMS dal medico di base per fissare un appuntamento per vaccinarmi e
• una telefonata registrata del Comune di Westminster che tutte le sere puntualmente alle 18: 00 che mi chiede come sto e mi rammenta un numero telefonico da chiamare in caso di necessità!
Oggi la tecnologia informatica permette allo Stato di facilitare enormemente i rapporti con i suoi cittadini in tempo reale e questa occasione va gestita non già a pioggia ma prima di tutto con l’obbiettivo di un Piano Informativo Nazionale.
Il Recovery plan potrebbe presentare l’opportunità per un’Anagrafe Nazionale ed un Codice Sociale, come sopra descritti, che permetterebbe di riportare l’Italia tra il novero delle nazioni che meglio gestiscono i rapporti con i cittadini.
Comm. Dott. Francesco Redi
6 -------
London SW1W9DA
Tel +44 -------
Tel +39 345-------
Email -------
Esattamente come avviene per qualsiasi azienda anche lo Stato dovrebbe considerare i propri cittadini come clienti, che a loro volta ne giustificano la sua stessa esistenza. Ne deriva che comunicare con certezza con ogni residente in Italia e con ogni italiano residente all’estero iscritto all’AIRE diventi “condicio sine qua non” per lo Stato per stabilire un rapporto con i medesimi. Si evita così un caos organizzativo generale del quale ne possono approfittare realtà diverse che vanno dal singolo cittadino disonesto, alla criminalità organizzata, fino all’evasore fiscale.
Spesso i Dipartimenti dell’Amministrazione Pubblica hanno indirizzi postali diversi dello stesso cittadino. L’apparato statale italiano sembra non conoscere con certezza il corretto indirizzo e il mezzo di comunicazione con i suoi cittadini. Dovrebbe invece poter interloquire facilmente con i suoi cittadini: conoscere ed essere conosciuto. I suoi sistemi informativi devono essere tutti perfettamente sincronizzati tra loro al fine di raggiungere questo scopo. Non dovrebbe accadere che lo Stato abbia bisogno di rivolgersi all’INPS per contattare i suoi cittadini. Al contrario l’INPS dovrebbe rivolgersi allo Stato per conoscere come contattate i cittadini.
Al momento la posta cartacea è il mezzo di comunicazione ufficiale ma anche il più costoso e con tempi e garanzie di consegna incerti. Nei Paesi meglio organizzati si usano sempre di più sistemi di messaggistica evoluti e rapidi, basati su Internet, e-mail e SMS visto che quasi tutti hanno ormai un cellulare e/o un PC.
Un’infrastruttura fondamentale in cui investire con urgenza dovrebbe essere costituita da un sistema informativo unico nazionale basato su un Codice Sociale e una Anagrafe Nazionale.
1. Il Codice Sociale per ogni cittadino viene stabilito fin dalla sua nascita, con l’indirizzo di contatto e mezzo di comunicazione preferito, che lo identificherà per sempre in qualsiasi atto, comunicazione e contratto. Questa identità digitale deve essere mantenuta e costantemente aggiornata sotto la responsabilità del cittadino stesso e/o genitore con tutti i sistemi di supporto possibili ma con pena di sanzioni anche gravi in caso di mancato aggiornamento (non bastano solo le multe, spesso i delinquenti professionali sono disposti a pagare qualsiasi cifra per approfittarsi di qualsiasi deficienza della Pubblica Amministrazione).
L’unica carta che dovrebbe rimanere in vita, rimpiazzando tutte le altre carte di riconoscimento, è la Carta di Identità Elettronica che includerà il Codice Sociale e potrà essere utilizzata anche come mezzo di autenticazione per accedere, con appositi lettori, ai dati personali registrati sull’Anagrafe Nazionale.
2. L’Anagrafe Nazionale come un albero il cui tronco contiene il Codice Sociale di tutti i residenti in Italia e degli Italiani iscritti all’AIRE ed i cui rami sono i sistemi informativi dell’Amministrazione Pubblica: catasto, registro delle imprese, INPS, etc. che dovranno sincronizzarsi in tempo reale per ogni evento o contratto, previsto per legge, con l’Anagrafe Nazionale e per converso poter aver accesso alle informazioni dell’Anagrafe Nazionale per ottenere dati aggiornati su chi desideri operare con loro.
Per la realizzazione di tale sistema informativo, come sopra descritto, è fondamentale l’istituzione di una task force costituita da professionisti di alto profilo nel campo dell’IT, che abbiamo non solo conoscenze tecniche e teoriche di alto livello ma soprattutto esperienze pluriennali sul campo anche nell’interazione con gli utenti dei sistemi in modo da essere in grado di proporre soluzioni molto “user-friendly”.
Come tutti sappiamo in Italia esistono oggi dei sistemi informativi spesso difficili da utilizzare, che anziché far crescere il livello di informatizzazione e di fiducia nei cittadini ottengono esattamente il risultato opposto in quanto spesso non vengono compresi nemmeno dai cittadini più istruiti (vedi ad esempio i sistemi per richiedere lo SPID, quello per scaricare le ricette e gli esami ed altri ancora). La task force degli esperti nel campo dell’Information Technology dovrebbe essere coadiuvata da altri esperti nei vari settori necessari per la realizzazione dei sistemi informativi specifici alle loro professionalità, ovvero avvocati, notai, esperti di economia e finanza e quant’altro che dovrebbero contribuire con la loro esperienza a rendere le varie implementazioni semplici da usare.
È chiaro che il vincolo del bando di gara per l’assegnazione dell’incarico di progettazione e/o realizzazione di tali sistemi non può essere basato sul minor costo ma sulla professionalità di alto livello.
Bisogna dunque poter riunire professionalità diverse ma tutte di grande eccellenza nei vari settori affinché queste possano dar vita ad un progetto unico ben strutturato ed estremamente capillare ma anche molto semplice e user-friendly.
Un altro grosso vantaggio che potrebbe derivare da un sistema utile e semplice è l’avvicinamento degli utenti normali all’informatica che avvicina i cittadini all’uso di questi strumenti tecnologici con un conseguente aumento delle competenze specifiche di ognuno. Le soluzioni tecnologiche in generale devono servire per semplificare le procedure riducendo costi e tempi necessari per lo svolgimento di funzioni diversamente onerose da svolgere.
La tecnologia permette oggi di raggiungere obiettivi impensabili ma i tecnici devono conoscere gli obbiettivi che la politica vuole che loro raggiungano. Non ci può essere privacy tra Stato e cittadini. Lo Stato deve conoscere i suoi cittadini non solo per motivi fiscali ma anche per poterli rapidamente servire in qualsiasi evenienza.
Il Regno Unito, dove ho la mia residenza, avrà certamente i suoi difetti, ma vengo rimborsato eventuali tasse pagate in eccedenza direttamente sul mio conto bancario. In questo momento di epidemia ha dimostrato una sorprendente efficienza organizzativa nel comunicare con suoi cittadini. Essendo anziano ho ricevuto:
• un’e-mail dal Ministero della Salute Pubblica che mi avvisa che devo vaccinarmi il prima possibile conoscendo la mia storia medica (! !),
• un SMS dal medico di base per fissare un appuntamento per vaccinarmi e
• una telefonata registrata del Comune di Westminster che tutte le sere puntualmente alle 18: 00 che mi chiede come sto e mi rammenta un numero telefonico da chiamare in caso di necessità!
Oggi la tecnologia informatica permette allo Stato di facilitare enormemente i rapporti con i suoi cittadini in tempo reale e questa occasione va gestita non già a pioggia ma prima di tutto con l’obbiettivo di un Piano Informativo Nazionale.
Il Recovery plan potrebbe presentare l’opportunità per un’Anagrafe Nazionale ed un Codice Sociale, come sopra descritti, che permetterebbe di riportare l’Italia tra il novero delle nazioni che meglio gestiscono i rapporti con i cittadini.
Comm. Dott. Francesco Redi
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