Variazioni climatiche
Messaggio per Michele Serra
Martedì 28 settembre 2021 13:18:45
Ho lavorato per 42 anni all’ENEA, prima come responsabile del Progetto Nucleare, poi come Direttore del Dipartimento Fonti Rinnovabili (vedi Allegato 1). Poi sono stato per 20 anni Consulente della Direzione Energia del Ministero dello sviluppo economico, occupandomi anche di cambiamenti climatici. (Vedi Allegato 2)
La mia posizione è riportata in breve sintesi nel seguito:
1. I provvedimenti previsti in Italia e in Europa, sul contenimento della CO2, oltre che utopistici e tardivi, saranno vanificati se non adottati a livello Mondiale;
2. Anche se teoricamente adottati a livello Mondiale, ormai è troppo tardi per evitare che “ci pensi la natura”, con lo scioglimento dei ghiacciai dei Poli, con diluvi, frane, catastrofi naturali, con l’innalzamento del livello dei mari, la sparizione di città come Venezia, Napoli, Genova, Amsterdam, New York, Sidney, ecc.
3. I Provvedimenti vanno comunque adottati se non altro per tentare di limitare i danni ed evitare l’estinzione della specie umana.
4. In ogni caso il problema va affrontato a livello Mondiale agendo non solo sulla produzione di CO2 pro capite ma anche sul numero dei “capite” vale a dire sulla popolazione Mondiale.
5. E ‘vero che con il migliorare del livello di vita, diminuisce il numero dei figli ma aumenta anche produzione di CO2 pro capite e comunque accadrebbe troppo tardi.
6. Se invece degli attuali 7 miliardi di persone, fossimo ancora 3 miliardi come poco più di 50 anni fa,
non ci sarebbe problema e non ci sarebbero cambiamenti climatici, la vera soluzione sta quindi nella riduzione e, in seguito, del contenimento della popolazione Mondiale.
Mentre in EUUROPA NEL 1950 VI ERANO 547 MILIONI DI ABITANTI E OGGI VE NESONO 517 MILIONI, QUINDI LA POPOLAZIONE SI è MANTENUTA, SOSTANZIALMENTE STABILE, IN Africa NELV1950 C’ERANO 221 MILIONI DI ABITANTI, OGGI CE NE SONO 1, 2 Miliardi e nel 2050 saranno oltre 2 miliardi che necessariamente strariperanno in Europa minacciando di spazzare via gli europei attuali. Un fenomeno simile si verificherebbe in Asia e in particolare in India.
Il contenimento della sovrappopolazione appare assolutamente necessario anche per la criticità alimentare e quella dei rifiuti.
7. Per evitare questa disastrosa esplosione della popolazione mondiale non si può certo uccidere la gente, l’umica possibilità è il contenimento delle nascite, in particolare, come già fatto a suo tempo in Cina, limitare le nascite ad un figlio per donna. In un paio di generazioni, a popolazione mondiale si ridurrebbe a 2 o 3 miliardi
8. La cosa non è certo facile, non pretendo di avere la soluzione, si potrebbe pensare alla sterilizzazione della donna dopo la nascita del primo figlio, o a soluzioni fantascientifiche quali un vaccino sterilizzante. (vedi Allegato 3)
9. Ma ripeto il mio intento ò solo quello di sottoporre il problema in sede internazionale, affinché venga discusso e affrontato seriamente.
10. Con il G20, recentemente concluso, si è persa una grande opportunità, ma ce ne saranno altre assolutamente da non perdere.
11. RIPETO: VOGLIO SOLOSOTTOPORRE IL PROBLEMA IN SEDE INTERNAZIONALE
Giancamillo Ambrosini
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339. -------
La mia posizione è riportata in breve sintesi nel seguito:
1. I provvedimenti previsti in Italia e in Europa, sul contenimento della CO2, oltre che utopistici e tardivi, saranno vanificati se non adottati a livello Mondiale;
2. Anche se teoricamente adottati a livello Mondiale, ormai è troppo tardi per evitare che “ci pensi la natura”, con lo scioglimento dei ghiacciai dei Poli, con diluvi, frane, catastrofi naturali, con l’innalzamento del livello dei mari, la sparizione di città come Venezia, Napoli, Genova, Amsterdam, New York, Sidney, ecc.
3. I Provvedimenti vanno comunque adottati se non altro per tentare di limitare i danni ed evitare l’estinzione della specie umana.
4. In ogni caso il problema va affrontato a livello Mondiale agendo non solo sulla produzione di CO2 pro capite ma anche sul numero dei “capite” vale a dire sulla popolazione Mondiale.
5. E ‘vero che con il migliorare del livello di vita, diminuisce il numero dei figli ma aumenta anche produzione di CO2 pro capite e comunque accadrebbe troppo tardi.
6. Se invece degli attuali 7 miliardi di persone, fossimo ancora 3 miliardi come poco più di 50 anni fa,
non ci sarebbe problema e non ci sarebbero cambiamenti climatici, la vera soluzione sta quindi nella riduzione e, in seguito, del contenimento della popolazione Mondiale.
Mentre in EUUROPA NEL 1950 VI ERANO 547 MILIONI DI ABITANTI E OGGI VE NESONO 517 MILIONI, QUINDI LA POPOLAZIONE SI è MANTENUTA, SOSTANZIALMENTE STABILE, IN Africa NELV1950 C’ERANO 221 MILIONI DI ABITANTI, OGGI CE NE SONO 1, 2 Miliardi e nel 2050 saranno oltre 2 miliardi che necessariamente strariperanno in Europa minacciando di spazzare via gli europei attuali. Un fenomeno simile si verificherebbe in Asia e in particolare in India.
Il contenimento della sovrappopolazione appare assolutamente necessario anche per la criticità alimentare e quella dei rifiuti.
7. Per evitare questa disastrosa esplosione della popolazione mondiale non si può certo uccidere la gente, l’umica possibilità è il contenimento delle nascite, in particolare, come già fatto a suo tempo in Cina, limitare le nascite ad un figlio per donna. In un paio di generazioni, a popolazione mondiale si ridurrebbe a 2 o 3 miliardi
8. La cosa non è certo facile, non pretendo di avere la soluzione, si potrebbe pensare alla sterilizzazione della donna dopo la nascita del primo figlio, o a soluzioni fantascientifiche quali un vaccino sterilizzante. (vedi Allegato 3)
9. Ma ripeto il mio intento ò solo quello di sottoporre il problema in sede internazionale, affinché venga discusso e affrontato seriamente.
10. Con il G20, recentemente concluso, si è persa una grande opportunità, ma ce ne saranno altre assolutamente da non perdere.
11. RIPETO: VOGLIO SOLOSOTTOPORRE IL PROBLEMA IN SEDE INTERNAZIONALE
Giancamillo Ambrosini
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339. -------
Da: Giancamillo Ambrosini
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