Attività fisica e vigoressia

Gentilissimo Dottore,
sovente - quanto ne ho il tempo - ho il piacere di seguire la trasmissione "Super Quark". Ho notato che la trasmissione include molteplici argomenti e tematiche e che sovente oggetto della presentazione sono il cibo (con le sue proprietà) e l'importanza dell'esercizio fisico per il corpo. Mi piacerebbe - sperando di non parere inopportuno - suggerire una tematica legata a quelle appena citate, che secondo me potrebbe risultare interessante per il pubblico: mi riferisco alle modalità corrette con cui svolgere esercizio fisico. Mi consenta di spiegare. Oggi - giustamente - si insiste molto sulla necessità di fare sport per prevenire malattie e problemi di salute. Non si insiste abbastanza, però, su come si debba fare sport: la continua (e corretta) insistenza sull'importanza dell'attività fisica ha talvolta come conseguenza che l'attività fisica diventi non uno strumento di benessere (fisico e psicologico) ma invece un danno, sia psicologico che fisico: psicologico perché sono frequenti disturbi mentali legati al troppo esercizio fisico (vigoressia, ossia l'ossessione per la propria massa muscolare, per la linea, per la propria efficienza fisica) oppure alla continua ricerca di perfezionismo nel proprio corpo (anoressia e bulimia - anche se, ovviamente, le ragioni di tali patologie non sono riducibili a narcisismo o all'influsso della comunicazione e dei media, sia chiaro), patologie mentali che spesso comportano una frequentazione assidua delle palestre e, in generale, un'eccessiva attività fisica, che può avere effetti anche molto gravi sul corpo. Perché, quindi, non sottolineare, in una trasmissione autorevole come "Super Quark", che è bene fare sport ma che è anche bene farlo bene?
Mi auguro di non averLa disturbata e La saluto cordialmente.
Enrico Cipriani