Parlando di Renzi e della sua vittoria, Piroso l’ha definita riduttivamente di “Pirro”
Messaggio per Antonello Piroso
Mercoledì 3 febbraio 2021 18:00:31
Caro Antonello,
Vorrei darle del tu, ma non ci riesco, sono un vecchio piemontese, cortese ma sincero, che semplicemente trova difficile superare i canoni educazionali di 80 anni fa.
Apprezzo moltissimo i suoi interventi mattutini a Virgin, che seguo regolarmente da non molto tempo, confesso, e che condivido in gran parte. Questa mattina, 3 febbraio, parlando di Renzi e della sua vittoria, lei l’ha definita riduttivamente di “Pirro”. Per lui sicuramente è così perchè da oggi avrà qualche raro e modesto riconoscimento più o meno sincero, più o meno entusiastico, ma anche insulti e minacce di morte, come usa adesso; avrà forse due, cinque, dieci ministri da bacchettare a suo piacimento, avrà ancora chissà che cosa ma certamente nessun vantaggio aldilà di un concreto rimpolpamento del suo conto corrente, peraltro noto a tutti (tra l’altro, come sono andate a finire le vicende della sua villa acquistata chissà come, a sentire i detrattori, o i presunti finanziamenti illeciti per la Leopolda? Non ne parlano più nemmeno i grillini.). Mi fermo, odio la prolissità. Quello che voglio dire è che certamente si tratta di una vittoria di Pirro per Renzi ma non per tutti noi, poveri italiani a cui una traballante democrazia garantisce una misera qualità di politicanti e relativi governi. In definitiva, perché non ringraziare Renzi di aver fatto cadere un premier e un governo senza personalità, senza idee, amorfo, inconsistente, incapace di risolvere un qualsiasi problema, succube della pandemia e dei suoi esperti, capace solo di ripetere fino alla noia che nessuna Nazione al mondo ha condotto come noi Italiani (cioè lui) la guerra al Covid. Negando a Renzi il merito indiscusso di aver scoperchiato appena in tempo una pentola piena di cibo avariato da offrire all’Europa. Cose che quasi tutti i giornalisti di sinistra - quelli di destra non contano perché per noi sono per definizione in malafede - sapevano e, dopo averlo ammesso ormai apertamente, continuano, ciononostante, ad attribuire ancora oggi la colpa a Renzi di aver aperto una crisi “drammatica, inspiegabile e senza senso” accusandolo di aver fatto solo i suoi interessi fregandosene dei poveri sudditi italiani. Sembra quasi che in Italia avere, io spero presto, un governo come si deve in grado di portarci fuori dal guado sia una colpa imperdonabile.
Mi creda, non sono innamorato ma solo un tiepido fan di Renzi. Ma cerco di essere obiettivo, di pensare con la mia testa, di valutare le persone, e ovviamente i politici, per quello che fanno e non per quello che dicono.
La ringrazio per l’attenzione e mi scuso per il tempo che le ho fatto perdere.
Cordialmente
Lorenzo Bonardi
Vorrei darle del tu, ma non ci riesco, sono un vecchio piemontese, cortese ma sincero, che semplicemente trova difficile superare i canoni educazionali di 80 anni fa.
Apprezzo moltissimo i suoi interventi mattutini a Virgin, che seguo regolarmente da non molto tempo, confesso, e che condivido in gran parte. Questa mattina, 3 febbraio, parlando di Renzi e della sua vittoria, lei l’ha definita riduttivamente di “Pirro”. Per lui sicuramente è così perchè da oggi avrà qualche raro e modesto riconoscimento più o meno sincero, più o meno entusiastico, ma anche insulti e minacce di morte, come usa adesso; avrà forse due, cinque, dieci ministri da bacchettare a suo piacimento, avrà ancora chissà che cosa ma certamente nessun vantaggio aldilà di un concreto rimpolpamento del suo conto corrente, peraltro noto a tutti (tra l’altro, come sono andate a finire le vicende della sua villa acquistata chissà come, a sentire i detrattori, o i presunti finanziamenti illeciti per la Leopolda? Non ne parlano più nemmeno i grillini.). Mi fermo, odio la prolissità. Quello che voglio dire è che certamente si tratta di una vittoria di Pirro per Renzi ma non per tutti noi, poveri italiani a cui una traballante democrazia garantisce una misera qualità di politicanti e relativi governi. In definitiva, perché non ringraziare Renzi di aver fatto cadere un premier e un governo senza personalità, senza idee, amorfo, inconsistente, incapace di risolvere un qualsiasi problema, succube della pandemia e dei suoi esperti, capace solo di ripetere fino alla noia che nessuna Nazione al mondo ha condotto come noi Italiani (cioè lui) la guerra al Covid. Negando a Renzi il merito indiscusso di aver scoperchiato appena in tempo una pentola piena di cibo avariato da offrire all’Europa. Cose che quasi tutti i giornalisti di sinistra - quelli di destra non contano perché per noi sono per definizione in malafede - sapevano e, dopo averlo ammesso ormai apertamente, continuano, ciononostante, ad attribuire ancora oggi la colpa a Renzi di aver aperto una crisi “drammatica, inspiegabile e senza senso” accusandolo di aver fatto solo i suoi interessi fregandosene dei poveri sudditi italiani. Sembra quasi che in Italia avere, io spero presto, un governo come si deve in grado di portarci fuori dal guado sia una colpa imperdonabile.
Mi creda, non sono innamorato ma solo un tiepido fan di Renzi. Ma cerco di essere obiettivo, di pensare con la mia testa, di valutare le persone, e ovviamente i politici, per quello che fanno e non per quello che dicono.
La ringrazio per l’attenzione e mi scuso per il tempo che le ho fatto perdere.
Cordialmente
Lorenzo Bonardi
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