Quando il politicamente scorretto corre più del virus

Messaggio per Barbara Palombelli

Mercoledì 7 aprile 2021 21:53:43
Buonasera Dr. ssa Palombelli.
In aperura della sua trasmissione serale, con molta enfasi, direi, lei ha evidenziato la scorrettezza commessa ai danni della cancelliera tedesca, offesa stavolta come donna, perchè al suo ingresso nessuno dei due uomini - diciamo così- già seduti, si è alzato per cederle il posto. Norme di usuale e mondiale maleducazione, certamente, anche se alla sua femminile indignazionè ha affiancato il "sospetto politico": gaffe voluta, o no? Non lo so, e neppure m'interessa saperlo, i turchi si rivelano evidentemente maleducati con le donne come gli italiani, i tedeschi, gli americani e via dicendo. C'è tuttavia da precisare, per chi non lo avesse notato attraverso un'inquadratura più lunga, che la signora si è accomodata su un piccolo sofà certamente più comodo di una seggiola. Ma tralascio questo aspetto per arrivare a sottolineare la successiva "scorrettezza" stavolta proprio da lei commessa, nei confronti di tutti gli italiani che si apprestano a ricevere il vaccino anticovid. Io comprendo come voi giornalisti siate sottoposti a pressing e diktat delle varie reti televisive, ma lei non è una sponsor dell'Astra Zeneca. Elencare infatti, leggendoli, tutti gli effetti collaterali, di cui alcuni terribili, contenuti nei bugiardini di Pfizer e Moderna, dimenticando lo stato d'animo della gente in questo momento e che fra moltissimi spettatori ci sono persone fragili, malate, sensibili, emotive, è un comportamento sleale, scorretto, poco professionale. No, signora, no. Questo non sui fa. Non si può sovreccitare ulteriormente lo stato d'animo della gente già sconvolto da un incubo di cui non s'intravede la fine soltanto per scagionare da dubbi legittimi, e da giusti sospetti un vaccino che, vero o no, è comunque, come gli altri in fase sperimentale, tacciandolo come il solo buono, il solo efficace, il solo salvifico. Casomai ci si rivolge al pubblico che la segue dicendo più semplicemente che anche gli altri vaccini non sono esenti da effetti collaterali. E basta. E poi si tace. Un giornalista non fa l'imbonitore, e noi non siamo più il popolo analfabeta di "non è mai troppo tardi", i bugiardini sappiamo leggerli, abbiamo internet che c'informa su tutto ciò che abbiamo il diritto di sapere e siamo, dobbiamo essere, liberi di scegliere o meno quello che vogliono farci inoculare. Questa è l'informazione "corretta". Non si spara nel mucchio, non s'ingenera il panico, non si aggiunge terrore a terrore dissuadendo in tal modo la gente dal farsi proprio vaccinare. Io ho avuto l'accortezza di cambiare programma, volutamente. Ma chi stasera l'ha ascoltata reputandola voce autorevole in tema di vaccini più di un virologo, crede ne sia uscito rassicurato? Io non lo credo. Mi meraviglio piuttosto che lei non lo sappia. Un grande giornalista come Enzo Biagi non avrebbe commesso errori così marchiani nel fare informazione. Mi auguro lei ne tenga conto in futuro. Sentitamente, ringrazio.
Da: Roberta

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