Excursus tra megabollette, fake news ed interventismi militari
Messaggio per Barbara Palombelli
Martedì 15 marzo 2022 10:24:30
Buongiorno Dr. ssa Palombelli.
Che si tratti di fake news o di scoop giornalistici al fine di aumentare l'audience serale, la inviterei ad essere più precisa e meno entusiasta particolarmente quando si tratta di dare agli italiani la "carota" del calmiere-bollette. Le bollette di luce e gas, infatti, costituiscono per la maggior parte di noi la spina costante nel fianco già dolorante prima per il covid, e ora per la guerra. Abbiamo appreso tutti come si stia per ingaggiare - o forse è già in atto- una vera e propria lotta con la Russia che scelleratamente, insieme al grano proveniente dall'Ucraina, abbiamo scelto come principale fornitore del gas, unitamente alla Germania. Alcune sere fa, lei, in mezzo alla tragedia delle notizie provenienti da Kiev, lei ci ha tuttavia annunciato, molto sorridente, una lieta novità, vale a dire che per quanto riguardava la fornitura di gas non solo avevamo scorte a sufficienza per fronteggiarne la penuria fino al prossimo inverno, ma che era stata valutata la possibilità del ritorno al carbone - anche se ne abbiamo poco - unitamente alla scelta di nuovo fornitore, se non addirittura produrcelo in casa, staccandoci così finalmente dalla canna della Russia. Dopodichè, non solo non se ne è più parlato, ma le nostre nottate sono tornate ad essere popolate da incubi ed agitate da spettri, quali le famose bollette (mi riferisco al consumo domestico) che stanno lievitando a prezzi da paura: 400, 600 euro, come mi hanno riferito amici e parenti che le hanno ricevute terrorizzati. Cifre che fanno tremare più del freddo e che non possono essere riferite alla guerra in corso essendo generalmente le bollette a cadenza bimestrale (2 mesi fa, nessuno si preoccupava certo dell'Ucraina) e la cui attesa mi getta letteralmente nel panico nonostante io già viva con il gas "razionato", accendendo il riscaldamento solo per poche ore al giorno, quelle più fredde. Il problema non è tuttavia il consumo orario, quanto il costo del gas che, vigliaccamente, come sta accadendo per pane e pasta, è letteralmente schizzato alle stelle. Sorvolo poi sulle telecamere puntate sugli scaffali dei supermercati, che non sono affatto VUOTI come vengono presentati, ma riforniti come sempre. Si parla, ma si parla solo, dell'intervento del governo che dovrebbe IMPEDIRE, come già per il rincaro della benzina, le SPECULAZIONI - poichè di speculazioni si tratta - delle varie compagnie fornitrici di luce, gas e petrolio che, come se già fossimo UFFICIALMENTE entrati in guerra, replicano praticamente il copione del ricorso, tra poco, alla borsa nera come nel secondo conflitto mondiale. La questione è grave, perché gli speculatori nelle guerre sono sempre esistiti, ma ciò non giustifica affatto il mancato o lentissimo intervento del governo che dovrebbe allora IMPORRE UN PREZZO CALMIERATO UGUALE PER TUTTE LE SOCIETA' EROGATRCI di servizi indispensabili alla nostra sopravvivenza, incluso il prezzo di pane e pasta, cibi sovrani della tavola nostrana e anche di quella mondiale. Possibile che nell'ambito della UE - che si sta applaudendo a causa della compattezza mostrata nel fronteggiare la guerra e per l'accoglienza dei profughi - non si possa mediare anche per costituire un canale UNICO che possa provvedere al sostentamento di tutte le nazioni che la Russia ha incluso nella black list dei nemici da combattere? Si otterrebbero due risultati: renderci indipendenti da Putin e nello stesso tempo sferrare il colpo finale alla Russia colpendola definitivamente con l'esclusione da qualsiasi esportazione non solo in Italia, ma anche negli altri Paesi. Credo che più in ginocchio di così, nonostante le continue minacce rivolte all'Occidente, Putin non potrebbe essere messo. Dò ragione infatti a Toni Capuozzo quando afferma di essere contrario al rifornimento di armi all'Ucraina poichè ciò sancisce di fatto la nostra scesa in campo nella guerra che si sta (va) combattendo tra due nazioni ostili da anni, e che ora sta dilagando pericolosamente nel resto del mondo, occidentale o no. Perfino la Cina sembra sempre più vicina (alla Russia). Anche l'invio di volontari partiti da tutta Europa per allinearsi agli ucraini, mi trova fortemente contraria. Chi ha ordinato, infatti, loro, di partire? Non sanno che in tal modo ci stanno inguaiando ancora di più? Non sappiamo cosa abbia in mente Putin. Sempre più insistente circola la voce che sia pazzo, oppure che una malattia che mi auguro lo tolga presto dal mondo, lo abbia colpito. Vero o no che sia, l'Ucraina doveva essere aiutata non con l'invio di armi o di un esercito fittizio, bensì con aiuti umanitari quali cibo, medici, accoglienza dei profughi. Qui non stiamo replicando il copione relativo all'alluvione di Firenze che nel 1966 vide scendere in campo volontari provenienti da tutto il mondo per salvare le opere d'arte finite sott'acqua. Qui stiamo parlando di una guerra, ed è pazzesco lasciar partire gente che, magari intonando "bella ciao" e senza aver mai imbracciato un fucile, priva soprattutto di un ORDINE MILITARE PER ANDARE AL FRONTE UCRAINO, s'improvvisa combattente. E' pazzesco, ciò che sta accadendo. Ricordiamo che la questione dovrebbe essere risolta dai RUSSI, che approfittando dell'impantanamento del proprio esercito, dovrebbero sollevarsi in massa contro quella che ormai sempre più nettamente si sta delineando come una feroce dittatura che ricadrà pesantemente, vittoria o sconfitta che sia, sulle loro teste. Putin credo sia ormai arrivato al capolinea, la Russia non sarà mai più così compatta nei suoi confronti. Piantiamola dunque di fare gli eroi, e concentriamoci piuttosto sulle nefande conseguenze che questa guerra, tutte le guerre (neppure quella del Golfo era stata divulgata come questa! !), provocano tra i civili, donne, vecchi e, particolarmente, le vittime più incolpevoli: i bambini. Grazie
Che si tratti di fake news o di scoop giornalistici al fine di aumentare l'audience serale, la inviterei ad essere più precisa e meno entusiasta particolarmente quando si tratta di dare agli italiani la "carota" del calmiere-bollette. Le bollette di luce e gas, infatti, costituiscono per la maggior parte di noi la spina costante nel fianco già dolorante prima per il covid, e ora per la guerra. Abbiamo appreso tutti come si stia per ingaggiare - o forse è già in atto- una vera e propria lotta con la Russia che scelleratamente, insieme al grano proveniente dall'Ucraina, abbiamo scelto come principale fornitore del gas, unitamente alla Germania. Alcune sere fa, lei, in mezzo alla tragedia delle notizie provenienti da Kiev, lei ci ha tuttavia annunciato, molto sorridente, una lieta novità, vale a dire che per quanto riguardava la fornitura di gas non solo avevamo scorte a sufficienza per fronteggiarne la penuria fino al prossimo inverno, ma che era stata valutata la possibilità del ritorno al carbone - anche se ne abbiamo poco - unitamente alla scelta di nuovo fornitore, se non addirittura produrcelo in casa, staccandoci così finalmente dalla canna della Russia. Dopodichè, non solo non se ne è più parlato, ma le nostre nottate sono tornate ad essere popolate da incubi ed agitate da spettri, quali le famose bollette (mi riferisco al consumo domestico) che stanno lievitando a prezzi da paura: 400, 600 euro, come mi hanno riferito amici e parenti che le hanno ricevute terrorizzati. Cifre che fanno tremare più del freddo e che non possono essere riferite alla guerra in corso essendo generalmente le bollette a cadenza bimestrale (2 mesi fa, nessuno si preoccupava certo dell'Ucraina) e la cui attesa mi getta letteralmente nel panico nonostante io già viva con il gas "razionato", accendendo il riscaldamento solo per poche ore al giorno, quelle più fredde. Il problema non è tuttavia il consumo orario, quanto il costo del gas che, vigliaccamente, come sta accadendo per pane e pasta, è letteralmente schizzato alle stelle. Sorvolo poi sulle telecamere puntate sugli scaffali dei supermercati, che non sono affatto VUOTI come vengono presentati, ma riforniti come sempre. Si parla, ma si parla solo, dell'intervento del governo che dovrebbe IMPEDIRE, come già per il rincaro della benzina, le SPECULAZIONI - poichè di speculazioni si tratta - delle varie compagnie fornitrici di luce, gas e petrolio che, come se già fossimo UFFICIALMENTE entrati in guerra, replicano praticamente il copione del ricorso, tra poco, alla borsa nera come nel secondo conflitto mondiale. La questione è grave, perché gli speculatori nelle guerre sono sempre esistiti, ma ciò non giustifica affatto il mancato o lentissimo intervento del governo che dovrebbe allora IMPORRE UN PREZZO CALMIERATO UGUALE PER TUTTE LE SOCIETA' EROGATRCI di servizi indispensabili alla nostra sopravvivenza, incluso il prezzo di pane e pasta, cibi sovrani della tavola nostrana e anche di quella mondiale. Possibile che nell'ambito della UE - che si sta applaudendo a causa della compattezza mostrata nel fronteggiare la guerra e per l'accoglienza dei profughi - non si possa mediare anche per costituire un canale UNICO che possa provvedere al sostentamento di tutte le nazioni che la Russia ha incluso nella black list dei nemici da combattere? Si otterrebbero due risultati: renderci indipendenti da Putin e nello stesso tempo sferrare il colpo finale alla Russia colpendola definitivamente con l'esclusione da qualsiasi esportazione non solo in Italia, ma anche negli altri Paesi. Credo che più in ginocchio di così, nonostante le continue minacce rivolte all'Occidente, Putin non potrebbe essere messo. Dò ragione infatti a Toni Capuozzo quando afferma di essere contrario al rifornimento di armi all'Ucraina poichè ciò sancisce di fatto la nostra scesa in campo nella guerra che si sta (va) combattendo tra due nazioni ostili da anni, e che ora sta dilagando pericolosamente nel resto del mondo, occidentale o no. Perfino la Cina sembra sempre più vicina (alla Russia). Anche l'invio di volontari partiti da tutta Europa per allinearsi agli ucraini, mi trova fortemente contraria. Chi ha ordinato, infatti, loro, di partire? Non sanno che in tal modo ci stanno inguaiando ancora di più? Non sappiamo cosa abbia in mente Putin. Sempre più insistente circola la voce che sia pazzo, oppure che una malattia che mi auguro lo tolga presto dal mondo, lo abbia colpito. Vero o no che sia, l'Ucraina doveva essere aiutata non con l'invio di armi o di un esercito fittizio, bensì con aiuti umanitari quali cibo, medici, accoglienza dei profughi. Qui non stiamo replicando il copione relativo all'alluvione di Firenze che nel 1966 vide scendere in campo volontari provenienti da tutto il mondo per salvare le opere d'arte finite sott'acqua. Qui stiamo parlando di una guerra, ed è pazzesco lasciar partire gente che, magari intonando "bella ciao" e senza aver mai imbracciato un fucile, priva soprattutto di un ORDINE MILITARE PER ANDARE AL FRONTE UCRAINO, s'improvvisa combattente. E' pazzesco, ciò che sta accadendo. Ricordiamo che la questione dovrebbe essere risolta dai RUSSI, che approfittando dell'impantanamento del proprio esercito, dovrebbero sollevarsi in massa contro quella che ormai sempre più nettamente si sta delineando come una feroce dittatura che ricadrà pesantemente, vittoria o sconfitta che sia, sulle loro teste. Putin credo sia ormai arrivato al capolinea, la Russia non sarà mai più così compatta nei suoi confronti. Piantiamola dunque di fare gli eroi, e concentriamoci piuttosto sulle nefande conseguenze che questa guerra, tutte le guerre (neppure quella del Golfo era stata divulgata come questa! !), provocano tra i civili, donne, vecchi e, particolarmente, le vittime più incolpevoli: i bambini. Grazie
Da: Roberta 2
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