Comunicato Ucraina: salvare Kiev, salvare la pace in Europa
Messaggio per Barbara Palombelli
Venerdì 18 marzo 2022 17:28:11
Salvare Kiev, salvare la pace in Europa
Pubblicato il 14 Marzo 2022
Mentre proseguono incessanti i bombardamenti e i lanci di missili sulle città ucraine, senza nessuna volontà di cessate il fuoco e di aprire serie trattative da parte del governo russo, mentre continuano i combattimenti tra l’esercito russo che ha invaso l’Ucraina e la strenua resistenza dell’esercito e del popolo ucraino, si levano sempre più voci nell’ Europa e nel mondo contro l’aggressione e l’invasione voluta da Putin. Tra queste voci il comunicato del Partito Comunista Unificato d’Italia che pubblichiamo di seguito.
L’assemblea dei militanti del Partito Comunista Unificato d’Italia, riunitasi il 10 marzo, denuncia l’aggressione imperialista condotta dalla Federazione Russa contro l’Ucraina e il suo popolo.
Siamo a fianco del popolo ucraino cui occorre dare pieno sostegno per la salvaguardia della sua indipendenza e della sua integrità territoriale.
Chiediamo l’intervento dell’ONU per l’invio di una forza di interposizione attorno alla capitale Kiev e alle principali città che impedisca il massacro della popolazione civile, per bombe o per fame, garantisca cordoni umanitari assieme alla Croce Rossa Internazionale e verifichi il rispetto delle Convenzioni di Ginevra di tutte le parti in conflitto.
L’ONU deve intervenire per concretizzare la volontà dell’Assemblea Generale (141 voti a favore, 35 astensioni e 5 a favore) contro la violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina, per ottenere la cessazione immediata delle ostilità.
Chiediamo una riforma dell’ONU che abolisca il diritto di veto dei 5 paesi nel Consiglio di Sicurezza che oggi impedisce di dare voce ai paesi più piccoli.
Chiediamo il ritiro immediato delle truppe russe dal territorio ucraino e l’apertura di una trattativa tra Unione Europea, Ucraina e Federazione Russa.
Il nostro desiderio è che la trattativa ottenga da un lato la garanzia della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina nonché la sua difesa internazionale in caso di futuri attacchi esterni, dall’altro un arretramento degli insediamenti militari della NATO verso ovest e degli insediamenti russi verso est per una sicurezza reciproca tra UE e Federazione Russa.
Chiediamo che la richiesta di adesione dell’Ucraina alla casa comune europea, alla Unione Europea venga sancita da un referendum popolare con la presenza di osservatori neutrali internazionali per la regolarità del voto.
Chiediamo che l’Unione Europea affronti il nodo della propria dipendenza energetica con un programma comune di distribuzione delle risorse e di progresso verso fonti rinnovabili e una redistribuzione dei profitti dei grandi gruppi energetici a favore dei cittadini europei contro il rincaro delle bollette.
Il nodo della sicurezza europea va risolto dai popoli europei, il confronto di potenza nucleare tra Stati Uniti e Federazione russa non deve coinvolgere i paesi europei.
Auspichiamo che l’Unione Europea possa dotarsi di un vero esercito comune, senza la presenza degli USA, basato esclusivamente sul concetto di difesa che possa garantire l’autonomia politica dei paesi europei e tutelare le popolazioni da ogni aggressore.
La lotta del popolo ucraino per l’unità del loro paese e per l’indipendenza sia un importante stimolo per rafforzare l’unità di tutti i popoli europei.
Partito Comunista Unificato d’Italia
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Pubblicato il 14 Marzo 2022
Mentre proseguono incessanti i bombardamenti e i lanci di missili sulle città ucraine, senza nessuna volontà di cessate il fuoco e di aprire serie trattative da parte del governo russo, mentre continuano i combattimenti tra l’esercito russo che ha invaso l’Ucraina e la strenua resistenza dell’esercito e del popolo ucraino, si levano sempre più voci nell’ Europa e nel mondo contro l’aggressione e l’invasione voluta da Putin. Tra queste voci il comunicato del Partito Comunista Unificato d’Italia che pubblichiamo di seguito.
L’assemblea dei militanti del Partito Comunista Unificato d’Italia, riunitasi il 10 marzo, denuncia l’aggressione imperialista condotta dalla Federazione Russa contro l’Ucraina e il suo popolo.
Siamo a fianco del popolo ucraino cui occorre dare pieno sostegno per la salvaguardia della sua indipendenza e della sua integrità territoriale.
Chiediamo l’intervento dell’ONU per l’invio di una forza di interposizione attorno alla capitale Kiev e alle principali città che impedisca il massacro della popolazione civile, per bombe o per fame, garantisca cordoni umanitari assieme alla Croce Rossa Internazionale e verifichi il rispetto delle Convenzioni di Ginevra di tutte le parti in conflitto.
L’ONU deve intervenire per concretizzare la volontà dell’Assemblea Generale (141 voti a favore, 35 astensioni e 5 a favore) contro la violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina, per ottenere la cessazione immediata delle ostilità.
Chiediamo una riforma dell’ONU che abolisca il diritto di veto dei 5 paesi nel Consiglio di Sicurezza che oggi impedisce di dare voce ai paesi più piccoli.
Chiediamo il ritiro immediato delle truppe russe dal territorio ucraino e l’apertura di una trattativa tra Unione Europea, Ucraina e Federazione Russa.
Il nostro desiderio è che la trattativa ottenga da un lato la garanzia della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina nonché la sua difesa internazionale in caso di futuri attacchi esterni, dall’altro un arretramento degli insediamenti militari della NATO verso ovest e degli insediamenti russi verso est per una sicurezza reciproca tra UE e Federazione Russa.
Chiediamo che la richiesta di adesione dell’Ucraina alla casa comune europea, alla Unione Europea venga sancita da un referendum popolare con la presenza di osservatori neutrali internazionali per la regolarità del voto.
Chiediamo che l’Unione Europea affronti il nodo della propria dipendenza energetica con un programma comune di distribuzione delle risorse e di progresso verso fonti rinnovabili e una redistribuzione dei profitti dei grandi gruppi energetici a favore dei cittadini europei contro il rincaro delle bollette.
Il nodo della sicurezza europea va risolto dai popoli europei, il confronto di potenza nucleare tra Stati Uniti e Federazione russa non deve coinvolgere i paesi europei.
Auspichiamo che l’Unione Europea possa dotarsi di un vero esercito comune, senza la presenza degli USA, basato esclusivamente sul concetto di difesa che possa garantire l’autonomia politica dei paesi europei e tutelare le popolazioni da ogni aggressore.
La lotta del popolo ucraino per l’unità del loro paese e per l’indipendenza sia un importante stimolo per rafforzare l’unità di tutti i popoli europei.
Partito Comunista Unificato d’Italia
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Da: Iglis Restani
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