Il Grande Romanzo dei Vangeli

Messaggio per Corrado Augias

Venerdì 13 agosto 2021 14:23:16
Buongiorno Augias da un Suo affezionato lettore. Ho rivisto la Sua Lectio (chiacchierata) alla presentazione del libro in oggetto. Io starei ad ascoltarLa per ore, pero' mi nasce l'obbligo impellente di farLe una domanda; ma non sull'argomento del testo, bensi' su di Lei. Si su di Lei Augias. Io non credo (addirittura detesto) i Mussolini, Hitler, Marx/Stalin e altri mascalzoni, e, di conseguenza, mi rifiuto anche di sentirne parlare, non solo di leggere su di loro. Lei, invece, non perde occasione per dire di non essere credente e intanto e' talmente affascinato dalla figura di Gesu', il Cristo, che ha dedicato a Lui e alla Sua vicenda umana una parte non trasurbile della Sua vita intellettuale. Stiamo parlando di un Uomo che per la grandezza del Suo Insegnamento possiamo chiamare Dio. DI un Uomo che non ha mai detto di essere figlio di Dio, nato da una vergine per il tramite di uno Spirito, etc., ma che ha sempre parlato di Dio Padre (Padre Nostro che sei nei cieli... ), del Regno di DIo, etc. Tutte cose in cui Augias NON CREDE. O no? Come si puo' essere affascinati da Gesu' e affermare al tempo stesso di non crederGli? Dostoevskij si che era affascinato, innamorato di Gesu': "se qualcuno mi dimostrasse che Cristo è fuori dalla verità e se fosse effettivamente vero che la verità non è in Cristo, ebbene io preferirei restare con Cristo piuttosto che con la verità". Augias, secondo me Lei e' quanto meno "perplesso", come potrebbe meglio spiegare Vito Mancuso. Grazie per la Sua attenzione a queste mie farneticazioni e non me ne voglia per questa domanda impertinente. Cordiali saluti. Salvatore Valvo
Da: Salvatore Valvo

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