Messaggi e commenti per Corrado Augias
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Frasi di Corrado Augias
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Corrado Augias. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Corrado Augias.
Mercoledì 8 ottobre 2025 00:07:58
Martedì 7 ottobre 2025 17:14:00
Commento sui fatti del 7/10/23
Caro Augias, ho letto il Suo commento, la Sua opinione sui fatti del 7/10 di sue anni fa. Apparentemente non fa una grinza ma vorrei ricordarLe che, purtroppo, non tutto è BIANCO o NERO. Io sono abituato a riflettere e pensare con la mia testa. Noi siamo cresciuti nel mito degli eroi del Risorgimento che si ribellavano agli Austro-ungarici; celebriamo ancora gli attentati dei partigiani contro i tedeschi PERCHE' OGNI POPOLO OPPRESSO HA IL DIRITTO DI FARE TUTTO CIO' CHE E' IN SUO POTERE PER LIBERARSI DAL'OPPRESSORE.
Prima di dare un giudizio sul 7/10/2023 sto cercando ancora di dare una risposta alla domanda: IL PALESTINESE, E' UN POPOLO OPPRESSO?
Mercoledì 1 ottobre 2025 23:16:52
Storie di guerra
Buongiorno, seguo da tanto tempo Corrado Augias, e lo ammiro molto.
Nei suoi programmi televisivi tratta molte volte storie di guerra, mia figlia di 15 anni ha partecipato a un concorso indetto dalla scuola con titolo, la guerra, ha scelto un fatto realmente accaduto, ha scritto la storia, e montato il video da lei girato.
Il concorso lo ha vinto, ed è stato molto apprezzato.
Avrei piacere di farlo vedere al signor Augias.
Cordiali saluti
Roberto Piccolin
Martedì 30 settembre 2025 15:12:12
Due osservazioni critiche
Gentile dott. Augias,
Ho seguito con grande interesse la sua trasmissione La torre di Babele con l’intervista a Romano Prodi: come sempre un’ottima occasione per ascoltare riflessioni di alto livello.
Mi permetto però due osservazioni critiche:
Prodi ha giustamente sottolineato che la chiave del futuro europeo sta nel superamento dell’unanimità nei processi decisionali. Ma allora mi chiedo: perché, durante il suo mandato, non colse l’occasione unica di revocare l’unanimità in vista dell’allargamento a numerosi paesi ex URSS? Sarebbe stata una svolta cruciale.
Nel servizio sull’evoluzione dello Stato di Israele dal 1948 ad oggi, non si è ricordato che Israele è stato ripetutamente attaccato militarmente e, difendendosi, ha conquistato nuovi territori. Non sarebbe stato più semplice, allora, accettare la risoluzione ONU del 1948, che Israele aveva accolto fin dall’inizio? Con questo, sia chiaro, non intendo certo difendere le scelte di Netanjahu, che negli ultimi vent’anni hanno minato gli equilibri faticosamente raggiunti, fino al drammatico caso di Gaza.
La ringrazio ancora per la qualità del suo lavoro e per la capacità di stimolare riflessioni sempre profonde.
Cordiali saluti
Sabato 20 settembre 2025 11:10:20
Israele e la Terra Promessa
Milano, 20 Settembre 2025
Caro Corrado
Non credo che Israele, oggi, sia davvero nella Terra Promessa.
Mosè è assente, in viaggio verso “la montagna” (Esodo 32). Il popolo è smarrito, privo di guida morale, e si affolla intorno ad Aronne: “Facci un Dio che cammini alla nostra testa, perché a quel Mosè, l’uomo che ci ha fatto uscire dal paese d’Egitto, non sappiamo cosa sia accaduto” (Esodo 32, 1-3). Aronne raccoglie i gioielli e ne forgia un vitello d’oro. Allora il popolo esclama: “Ecco il tuo Dio, o Israele, colui che ti ha fatto uscire dal paese d’Egitto” (Esodo 32, 4).
Quel vitello d’oro non è solo un idolo antico: oggi ha preso le forme del potere cieco, del denaro elevato a divinità, della tecnologia che disumanizza, del nazionalismo che esclude.
Israele si allontana dalla sua vocazione quando smette di ascoltare i profeti della giustizia. Ma dov’è il rispetto per la vedova, l’orfano, lo straniero? Dov’è la remissione dei debiti, la compassione, l’equità, la dignità umana? Non è Terra Promessa un luogo che non sa più ascoltare i profeti — quelli veri — che parlano di giustizia e misericordia. Israele è una terra avvelenata da un rancore così radicato da tenere Mosè lontano, intento a supplicare il perdono di Dio. L’Esodo si è fermato al capitolo 32: “Il Signore percosse il popolo, perché aveva fatto il vitello fabbricato da Aronne”.
Non è solo Israele a smarrire la via: ogni popolo che dimentica la compassione, ogni società che costruisce idoli e ignora la voce dei profeti, si allontana dalla Terra Promessa.
La Terra Promessa non è un luogo geografico, ma uno stato dell’anima collettiva. Finché l’umanità non saprà riconoscere l’altro come parte di sé, Mosè resterà lontano e il vitello d’oro continuerà a trionfare.
Prof Umberto Cornelli
Loyola University School of Medicine-Chicago
Martedì 26 agosto 2025 21:03:20
Caro prof. Augias,
Ho seguito la puntata de ‘ la torre di Babele’ dedicata a Bernini e Borromini e vorrei fare alcune importanti precisazioni sulla torre di Sant’ Ivo alla Sapienza, e farle avere un mio libro con presentazione del prof. Portoghesi, se mi può comunicare un recapito, grazie, cordialità
Giovedì 24 luglio 2025 17:20:31
Alla cortese attenzione di Corrado Augias
Gent. mo Corrado Augias,
Ho seguito con la consueta attenzione la puntata dal titolo 'Cosa sta uccidendo i nostri giovani'. Io giovane non lo sono più, ma ricordo che quando avevo vent'anni non mi sarei mai immaginato una realta come queste: guerre, genocidi, crimini di guerrra, massacri, autocrazie, gente e regimi innominabile alla 'guida' (se così si può chiamarla) di questo paese. Non ho figli, ma mi soffermo spesso a contemplare i bambini e a chiedermi: "Quale futuro - se ci sarà un futuro - gli stiamo lasciando in eredità", o "Potranno mai 'perdonarci?". Vista la mia sensibilità (ipersensibilità) e i drammi personali che ho vissuto, e alla luce della situazione attuale, la domanda che mi pongo è "Chi sta uccidendo il futuro delle future generazioni? ": Non Le nascondo che soffro di depressione maggiore, di una nuova forma d'ansia, chiamata ansia climatica, o eco-ansia, che condiziona il mio povero esistere, che ho persino una pensione d'invalidità dell'80%. Ma aggiungo anche che nella mia carriera di traduttore (vedi ostranslations. it) ho tradotto premi Nobel, saggi come il Dalai Lama e Matthieu Ricard (che considero il mio mentore) e in totale oltre 115 volumi, e molti altri ancora. Non sono un illetterato, insomma, ed ho fatto molta attività ambientalista e politica, sono obiettore di coscienza (non si smette mai di esserlo, neppure 40 anni dopo il servizio civile obbligatorio - formazione di cui penso i giovani d'oggi avrebbero bisogno, visto che dominano, lo si vede dai social, a cui non partecipo ma leggo occasionalmente) narcisismo, egomania e ignoranza, nel senso più proprio del termine (non-conoscenza). Insommam pensare al futuro mi fa cadere le braccia e mi toglie il sonno... Proporrei quindi una puntata dal titolo: "Cosa sta minacciando il futuro dell'umanità?". Cordialissimi saluti e complimenti (d'obbligo).
Domenica 22 giugno 2025 14:55:15
Input per il Dott. Augias
Esimio Dott. Augias, mi chiamo Francesco Diodati e sono un Colonnello dell'Esercito italiano in pensione. Mi permetto di scriverle per portare alla sua attenzione una cosa che cerco, o meglio ho cercato di far emergere nella coscienza di quante più persone possibile fin dal 2015. Ho deciso di cercare di farle arrivare il mio messaggio dopo aver ascoltato, in occasione del suo intervento a "RepIdee 25", quanto lei ha avuto l'ardire di ipotizzare in maniera sibillina sebbene con la solita arguzia. E cioè, come sia stato possibile che servizi segreti di eccellenza quali quelli israeliani, capaci di arrivare ovunque e di mettere in campo strategie a dir poco strabilianti, si siano fatte sorprendere dall'attacco del 7 ottobre.
Bene, questo è proprio quello che io ipotizzo nel libro dal titolo "La linea verde" pubblicato nell'ormai lontano 2015 da Feltrinelli editore. Su come sia stato possibile che Feltrinelli abbia pubblicato il libro di un esordiente magari ne parleremo eventualmente in un altro momento. Il mio è apparentemente un romanzo d'amore e di spionaggio ma questo è stato il falso scopo per il mio intento principale che era quello di accendere un faro su quanto avviene in una terra, quella di Palestina, ormai da più di 80 anni e cioè da quando, il 14 maggio 1948, fu proclamato la nascita dello stato di Israele all'apice della "Nakba".
Non sto a dilungarmi su particolari che potrebbero non essere al momento pertinenti, ma voglio solo dirle che, se dovesse interessarle quello che ho detto sono disponibile ad essere contattato per qualsiasi motivo lei intenda farlo perché il mio intento resta quello, del tutto immutato rispetto a quando ho scritto il libro, di far conoscere alla maggior parte delle persone possibile quello che accade "realmente" in quella terra bella, santa e martoriata fin dal 1948. Come sono disponibile, qualora avesse voglia di leggerlo, di inviarle una copia del mio libro.
Probabilmente questa mia email rimarrà lettera morta così come il mio libro ma ho voluto tentare anche questa carta.
La ringrazio comunque per l'attenzione e porgo cordiali saluti,
Francesco Diodati
P. S. il mio contatto telefonoco è 366-------
Lunedì 16 giugno 2025 17:03:32
Complimenti per il libro "La musica per me"
Sono rimasto entusiasta del libro in oggetto. Essendo appassionato di Musica classica da sempre e in particolare di Beethoven e Bach mi sono piaciuti molto i paragrafi a questi ultimi dedicati. Premetto che sono nato nel 1945 e alcuni miei antenati erano di origine austriaca.
Essendo particolarmente appassionato alla musica di Beethoven mi sono divertito a fare qualcosa cxhe mi ricordi Lui in particolare.
Ho creato e stampato, naturalmente per mio esclusivo uso personale, una serie di segnalibri dedicati a questo compositore.
Ora, premesso che non conosco il modo di farne omaggio a Lei (poichè giustamente non si conosce il suo indirizzo) le chiedo se in qualche maniera potrei farglieli avere.
Resto in attesa di un Suo eventuale cenno di saluto, se questo è un modo per raggiungerla. Rinnovo i miei complimenti per la Sua recente pubblicazione e Le invio i miei più distinti saluti.
Roberto Corbelletti
Domenica 30 marzo 2025 11:50:01
Suggerimento per “LA TORRE DI BABELE”
Stimato dott. AUGIAS
OGGETTO: Suggerimento per “ LA TORRE DI BABELE ”.
Seguo con molto interesse e ammirazione la Sua trasmissione poiché, in un mondo malato di sciatteria, è l’unica a porsi fondamentali domande esistenziali, purtroppo però senza sortire adeguate risposte. Ebbene, è per cercare di spiegare tale limitatezza, che da sempre affligge l’umanità, che Le scrivo facendo conoscere il mio modesto pensiero in merito. Prendo lo spunto dai temi trattati nella sua ultima puntata inerenti vari accadimenti, in particolare la guerra, nonchè l’insegnamento fondamentale che ci proviene dalla BIBBIA.
Il pur preparato e bravo interlocutore ivi intervenuto, Aldo Cazzullo, ha dato alle Sue intelligenti domande risposte generiche, come d’altro canto danno tutti, perché secondo me si ignora l’a, b, c… cioè la logica dell’Universo e quindi della Vita. Premesso che:
- la semplicità è la regola che governa l’Universo ed a insegnarcelo c’è Einstein con la sua celeberrima formula E= mxcxc, la quale insegna pure che l’Universo è energia ;
- oggi abbiamo capito che un Universo infinito, com’è quello in cui siamo immersi, può essere gestito con semplicità solo introducendo il concetto di PROGRAMMAZIONE, che ha condotto alle moderne nostre APP, per mezzo delle quali riusciamo a gestire sistemi complessi come banche, aereoporti, sanità etc.
- ogni cosa di questo nostro mondo ed in particolare la nostra esistenza segue una precisa App, che ci viene attivata al momento della nascita:
- tutte le invenzioni umane traggono la loro esistenza dalle scoperte di fenomeni naturali, gestiti con App come insegna, per esempio, la creazione della bomba atomica potuta farsi per la scoperta e non come comunemente si afferma, per l’invenzione di Einstein;
Da quanto premesso, discende che:
1°- siamo App, figli di un’APP primordiale, per cui il tanto rivendicato diritto all’autodeterminazione è solo una legittima illusione umana. Una prova di ciò, per esempio, è la guerra che da sempre affligge l’umanità, ma che nessuno vorrebbe, attese le sue disastrose conseguenze, ben note a tutti, che la stessa determina. Invero questa, eguagliando il terremoto poiché ha gli stessi effetti di tale calamità naturale, ci insegna che, come il terremoto, non dipende dalla nostra volontà ;
2° - siamo quindi strumenti, con i quali il COSMO, insieme ai fenomeni naturali, guida da sempre in particolare la Vita di questa nostra Terra ;
3° - a compensazione di questa nostra subordinazione, siamo stati destinati alla vita eterna, attesa la nostra discendenza Cosmica ;
4°- ogni cosa del Cosmo, ognuno di noi e ogni cosa del mondo è descrivibile razionalmente come una medaglia che reca sulle due sue facce il programma della propria vita, immodificabile in quanto scritto con caratteri indelebili ;
5 ° - La Bibbia, oltre ad essere un capolavoro di letteratura mondiale, è il faro per l’umanità perché insegna il suddetto alfabetto a, b, c… che ci consente di comprendere la nostra esistenza. Infatti essa ci conferma:
- che siamo stati creati a immagine e somiglianza della predetta APP primordiale ;
- che razionalmente siamo descrivibili come una medaglia, con una faccia programmata a vivere da CAINO e l’altra a vivere da ABELE;
- da ultimo, che la morte arriva quando le esperienze cainiche pesano come quelle abeliche.
Se vuole approfondire quando precede, può consultare il mio, non politicamente corretto, saggio “ L’ingiustizia è la fonte della Vita”, pubblicato da Book Sprint Edizioni..
Sperando di non fare cosa sgradita per quanto sopra mi sono permesso, saluto augurando LUNGA VITA, a Lei e alla Sua preziosa trasmissione
Gabriele Di Nicola