Messaggi e commenti per Corrado Augias - pagina 5
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Frasi di Corrado Augias
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Corrado Augias. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Corrado Augias.
Martedì 15 febbraio 2022 10:29:30
Passaggio dalla trasmissione Rebus alla trasmissione Kilimangiaro
Condivido al cento per cento le parole di Pippo Musumeci a proposito de passaggio dalla trasmissione Rebus alla trasmissione Kilimangiaro. Visto che spesso viene meno il buon gusto della " messa in onda " a ciò dovrebbe supplire la sensibilità del conduttore della trasmissione, ma oggi tutto deve essere gridato per catturare l'attenzione del pubblico. Aggiungo anche la consueta inadeguatezza dei commenti musicali ai documentari, quasi che il primo disco a portata di mano sia quello giusto; anche la scelta
Delle musiche da abbinare alle immagini e ' un mestiere.
Domenica 13 febbraio 2022 17:59:07
Trasmissione Rebus
Cari Corrado Augias e Giorgio Zanchini,
ho appena finito di seguire Rebus di questa domenica (trasmissione sempre molto interessante e... piacevole anche per i vostri divertenti battibecchi…) dove avete annunciato delle lezioni di musica in TV che verranno trasmesse da maggio in poi.
A questo proposito desidero segnalarvi, se avete bisogno di qualche dritta/ispirazione, le lezioni di musica per bambini tenute dal maestro Leonard Bernstein, “young people’s concert”, al Carnegie Hall dal 1958 al 1972.
Cordiali saluti e buon lavoro
Gemma Pozio
Domenica 13 febbraio 2022 17:36:48
Da Rebus a Kilimangiaro
Ho appena visto su rai3 la puntata odierna di rebus. Appena finita è iniziato il programma Kilimangiaro e senza nessun ammortizzatore sono passato dalla soavità al mercato rionale con l'aggressione verbale della conduttrice.
Ho dovuto abbandonare la visione, velocemente. Volevo condividere con lei questa mia esperienza. Grazie
Domenica 6 febbraio 2022 16:46:03
Dott. Augias, l'ammiro molto per il suo coraggio. Lei si espone perché afferma delle verità scomode. continui così. qualcuno deve dire la verita anche se rischia delle denunce. Distinti Saluti Angela Bottura
Mercoledì 26 gennaio 2022 18:21:43
Sentiti auguri di buon compleanno
Mercoledì 26 gennaio 2022 09:50:31
Inesistenza della divinità
Esimio dr. Augias,
avendo le sue stesse convinzioni etiche, ho voluto scrivere un saggio per aggiungere un ulteriore tassello alla verità dell’inesistenza della divinità. A riguardo ho considerato il suo libro “Disputa su Dio e dintorni”, scritto con il teologo Vito Mancuso, di cui ho anche considerato il saggio “Io e Dio”, per confutare le sue nuove interpretazioni divine, che sono eretiche per la Chiesa.
Gradirei inviarle il mio lavoro anche e soprattutto per riceverne un consiglio o un parere. Se non ha tempo (come presumo) mi consigli almeno una scuola o uno studioso, che sono in linea con il suo pensiero.
La ringrazio per l’attenzione che vorrà riservarmi.
Distintamente
Saverio Scavo
Domenica 23 gennaio 2022 18:06:21
Non c'è Identità senza Alterità
Gentile dottor Augias, scusi se Le scrivo senza conoscerLa. Mi chiamo Romeo Bufalo ed ho a lungo insegnato Estetica (fino allo scorso anno) all'Università della Calabria. La ragione per cui le lascio questo messaggio, nella speranza che possa leggerlo o venirne a conoscenza, è che vorrei spedirLe un mio piccolo volume uscito nel mese di luglio 2021 presso l'editore Pellegrini di Cosenza. Il libro si intitola "L'inquietudine dell'Altro. Ospitalità e pensiero mediterraneo", ed affronta, come dichiara il titolo, il tema, complesso e drammatico, del nostro rapporto con l'Altro nelle sue diverse declinazioni: l'estraneo, il forestiero, il diverso, il migrante, ecc. Il leitmotiv è che non c'è Identità senza Alterità, che l'Altro è un momento costitutivo della nostra coscienza identitaria, come una lettura non convenzionale del 'perturbante' freudiano consente di affermare. Lo sfondo etico-politico cui faccio ricorso per corroborare questa prospettiva è dato dalla geocultura mediterranea (o "pensiero mediterraneo"), di cui noi siamo prevalentemente eredi, e la cui caratteristica centrale è la pratica dell'ospitalità, dell'accoglienza, del dono (secondo una linea che va dalla 'charis' greca alla 'charitas' cristiana predicata dai primi Padri della Chiesa). Mi farebbe piacere che Lei leggesse il libro, però non so dove spedirglielo. Mi può inviare un suo recapito?
Cordiali saluti
Romeo Bufalo
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tel. 366-------
Domenica 23 gennaio 2022 07:39:57
Vita oltre la vita
Sono un suo grande ammiratore e per questo gradirei la sua opimione su un argomento che non ha nulla di religioso.
L'universo, come ente materiale segue le leggi della materia e tra queste quella di causa ed effetto.
Poiche' la causa deve essere al di fuori dell'universo materiale. essa deve essere in un'altra dimensione.
la ringrazio
Alberto
Mercoledì 12 gennaio 2022 09:27:03
Ancora "lezioni" di storia a senso unico!
Esimio Augias,
nemmeno questa volta (Città segrete: Londra) ci siamo. Già perché pure in questa occasione lei ha illustrato una storia a senso unico, in altri temini, falsa e faziosa.
Cominciamo da Horatio Nelson del quale lei encomia ed ammira la sua abilità di coraggioso combattente e di grande stratega quando sconfigge Napoleone ma - chissà perché - non quando l’impegno bellico dello stesso ammiraglio è diretto contro la… “gloriosa” (sic!) Repubblica Partenopea… Eppure, anche in questo caso i nemici erano i francesi che sostenevano i rivoltosi napoletani… Anche in questo caso egli faceva guerra ai giacobini… E, allora, come la mettiamo? La sua ammirazione per lo sciancato ufficiale britannico è a corrente alternata?
Andando avanti nel programma, anche di Winston Churchill lei enfatizza i meriti di “gran condottiero” grazie ai quali l’aviazione tedesca fu sconfitta. I meriti inglesi, però, se di meriti si può parlare, erano i radar che gli inglesi possedevano ed i tedeschi no. Tutti saprebbero vincere con un’arma potente in più!
Infine, lei che ha la presunzione di raccontare gli aspetti “segreti” delle città che illustra perché, anzichè elencare le solite caratteristiche della capitale britannica (Piccadilly, Mary Quant, The Beatles, Covent Garden, ecc.) non ha fatto un pur minimo accenno alla St. Peter’s Church di Clerkenwell Road, dove una lapide ricorda i 486 italiani che, grazie agli inglesi, morirono affogati nell’affondamento della Arandora Star, la nave che li deportava nel continente americano, all’inizio del secondo conflitto mondiale? ! ? Eppure non erano soldati o prigionieri di guerra, ma civili (peraltro, per la maggior parte antifascisti) che da anni vivevano a Londra ed in Inghilterra si erano perfettamente integrati. Questo è un drammatico aspetto della Londra segreta che lei non ha avuto il coraggio o voluto raccontare.
Motivo per cui la domanda è sempre la stessa: la sua è ignoranza o malafede?
Cordialmente
Erminio de Biase
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