Messaggi e commenti per Corrado Augias - pagina 9

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Biografieonline non ha contatti diretti con Corrado Augias. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Corrado Augias.

Giovedì 4 novembre 2021 23:37:57

Libbro Pirozzi Ludovica


Buonasera maestro, sono un suo estimatore, seguo i suo programmi da sempre con molto entusiasmo, lei per me e' un esempio, le voglio inviare una copia del libro scritto da mia figlia Ludovica Pirozzi, per me sarebbe un onore se lei lo accettasse, un'abraccio caloroso Gabriele Pirozzi.
Aspetto una sua risposta prima possibile.

Mercoledì 27 ottobre 2021 14:52:26

Linguaggi in TV


Gentile dottor Augias,
io e mio marito la seguiamo sempre nelle sue trasmissioni in TV con profondi e sinceri sentimenti di simpatia ed ammirazione.
A proposito di linguaggio adoperato in TV ci sono diverse espressioni di dubbia origine ma c'è n'è una che mi provoca repulsione se non disgusto.
La frase *incriminata* è "la CABINA DI REGIA" che troverebbe maggiore gradevolezza e soprattutto comprensione se fosse sostituita con RIUNIONE o con TRATTATIVA o cose simili...
Ma chi è che "conia" certe assurdità linguistiche?
Non si potrebbe adoperare un linguaggio più comprensibile e rintracciabile nel vocabolario di lingua ITALIANA?
La ringrazio per l'attenzione e spero di ricevere una sua sagace e sarcastica risposta.
Vincenza Montanaro

Lunedì 18 ottobre 2021 14:28:49

Caro Corrado:
deve esistere una minima buona condizione di sopravvivenza per un essere che nasce, prima di essere esibito per implorare pietà ed è puramente ignoranza dare la vita ad un bimbo condannato a vivere (se ci riesce) tra disumane sofferenze. Personalmente credo più alla matematica, unica scienza esatta non opinabile, che alla politica e alle religioni. Risulta dalle statistiche (scienza matematica) che il flagello dell’umanità sarà la bomba demografica, dato che la terra non è estensibile. E’ questo il motivo per cui aumenta la deforestazione (polmone del mondo) per intensificare, (anche con artificio) le colture agrarie e disumani allevamenti di animali, per alimentare noi umani, gli esseri più intelligenti, che con ciò stanno causando la propria autodistruzione. Di conseguenza enormi disastri ecologici da surriscaldamento, dall’inquinamento atmosferico per le esorbitanti emissioni industriali, veicolari e abitative. La media mondiale è di 3 nascite per ogni decesso circa, oggi siamo da 8 verso i 9 miliardi di abitanti contro i 2,5 nel 1950. Siamo esseri pensanti, ma in fatto di procreazione ancora nulla ci distingue dagli animali (la loro condizione è selezionata da noi) specialmente dove il controllo sarebbe indispensabile per le persistenti condizioni di miseria, in prevalenza nelle zone di religioni oscurantiste del mondo. E’inconcepibile che in piena era moderna, dove tutto è programmato, si lasci alla mercé del caso fatale della libido il motivo fondamentale di questo mondo, che è la vita. Per le istituzioni politiche e religiose, che sono responsabili di questa insanabile situazione, deve essere prioritario risolvere questo enorme vitale problema.
Queste istituzioni, invece di prevenire, intervengono quando è troppo tardi ed è successo l’irreparabile, cioè quando la natalità casuale ha già causato miseria, di conseguenza ignoranza, fame, oscurantismo causa del fanatismo religioso, quindi interminabili guerre con orribili massacri. Troppi morti per un opinabile credenza in un Dio. Augurerei a chi vive in prevalenza di teoria, di rinascere nelle condizioni di questa atroce realtà. La globalizzazione senza regole arricchisce sempre più gli stati già ricchi, aumentando il divario, ma la moltitudine provocherà sempre più degrado morale e ambientale.
Il futuro è nel decentramento, quindi la soluzione va trovata sui loro immensi territori, tra l’altro ricchi di materie prime, se si vuole evitare un collasso epocale. La lotta tra poveri è già una realtà anche nei nostri paesi, per chi vuole rimanere onesto, purtroppo sono in aumento coloro che non possono o non lo vogliono rimanere, pretendendo tutto e subito. Questo è il motivo per cui le carceri non bastano mai. E' contrario a ogni buon senso pretendere di imitare le società senza radici del calderone multirazziale dal degrado patologico, per poi essere costretti all’incivile tolleranza zero e la pena di morte per mantenere un livello di vita civile, come negli Stati Uniti. E’ su questo modello di società che sono indirizzati i nostri auto-ritenuti illuminati ideologici politici. Data la prolificità e per i succitati motivi, temo che sia già troppo tardi per fermare questo fiume in piena senza argini, di milioni di persone che ci stanno travolgendo con irreparabili conseguenze, al punto di costringerci ad innalzare muri, ripristinare i confini e sopprimere il trattato Schengen. Ognuno deve sentirsi orgoglioso della propria origine e colore, vivendo il proprio territorio e mai espatriare in condizioni umilianti, inoltre anche per preservare la nostra e la loro identità.
Non occorre un melenso buonismo ma è indispensabile un coerente pragmatismo.
Caro Corrado, come avrà notato da quanto sopra espresso, sono un agnostico alla ricerca della verità, ma siamo meno di niente di fronte all'infinito. Penso e spero che solo la scienza nell’avvenire possa illuminarci. Invidio chi è credente.
Cari saluti in attesa di una sua più che gradita risposta.
Umberto Turati- Cabiate (CO) ITALIA

Martedì 12 ottobre 2021 15:33:40

Reparto di terapia del dolore e cure palliative ospedale Cardarelli di Napoli


Buonasera Dr. Augias,
Le vorrei sottoporre un argomento che mi sta molto a cuore. Per oltre quarant’anni il Dr. Vincenzo Montrone, primario del reparto di terapia del dolore dell’ ospedale Cardarelli, ha dedicato tutte le sue energie e la sua esperienza a sostegno e sviluppo del reparto che lui stesso aveva fortemente voluto, portandolo a livelli di assoluta eccellenza. Dopo il suo pensionamento la direzione dell’ ospedale ha ritenuto opportuno ridimensionarlo vanificando tutto il lavoro del Dr. Montrone. Lei capisce bene che, proprio in questo momento, in cui si parla tanto di una nuova legge sull’ eutanasia, sarebbe opportuno poter offrire ad ogni malato la possibilità di scegliere liberamente come affrontare gli ultimi giorni della propria vita. La prego pertanto di occuparsene con la Sua autorevolezza per sensibilizzare l’opinione pubblica a tutti i livelli. Resto a Sua disposizione per qualsiasi informazione Le sia necessaria.
Con stima
Enrico James
347-------

Lunedì 11 ottobre 2021 17:55:09

A proposito dell'intervento-denuncia di Angela Masotto che chiede di porre fine alla "perpetuazione della casta" e di "smettere di pascere i rampolli nel proprio pollaio", riporta alla luce l'andazzo dei decenni e dei fenomeni che continuano a caratterizzarli: : nepotismo, clientelismo, tangentismo, parentopoli, il "do ut des", ecc., ecc. -
Molti sono i giovani che, dopo vari tentativi, non partecipano più al tritacarne dei concorsi pubblici per posti già "prenotati".
Per porre fine al fenomeno che genera sfiducia nelle istituzioni a danno dei valori di giustizia, di uguaglianza, di democazia dei diritti, di tutela paritaria delle opportunità, ecc., basterebbe, dopo aver fissato a monte i titoli, i requisiti necessari, le esperienze pregresse, ecc., introdurre il sorteggio con chiamata diretta, assegnando anche un punteggio alla più lunga disoccupazione. Proposta questa che certamente torna sgradita ai partiti, ai sindacati, ai collettori di voti, opinionoisti e gestori di notizie, a quanti "campano" e dominano con la pratica dell'andazzo denunciato. Se non vado errato nessuno ha mai proposto un'indagine per accertare la provenienza e le coperture dei "vincitori di concorso". Se ciò si facesse, i fenomeni denunciati verrebbero a galla. Non bisogna anche far finta che le "pratiche" denunciate non compirtino dei costi a danno dei giovani "tagliati fuori" e a danno della "credibilità" delle istituzioni esposte spesso a contestazione radicale.. D'altronde, la nostra Carta, se applicata con meggior rigore, rendendone effettivi e sostanziali i suoi principi, i fenomeni denunciati potrebbero essere eliminati. Lo stessa "Libertà" di cui molti si riempiono la bocca, senza "Giustizia", diventa un semplice e demagogico "flatus vocis". I tanti milioni di poveri, tra i quali i molti disoccupati, rappresentano la più evidente testimonianza della mancata tutela dei "Diritti umani" e della salvaguardia della "dignità della persona".. Perrsonalmente ritengo che il "MINIMO VITALE" andrebbe assicurato a tutti, con il lavoro o, in mancanza, col sostegno della Comunità. Un saluto, Roel

Domenica 10 ottobre 2021 17:24:24

Eutanasia


Caro Augias,
Sto seguendo la sua trasmissione su rai3.
Ha affrontato il tema difficile dell'eutanasia, che da medici affrontiamo quotidianamente. Se mi posso permettere un modesto suggerimento affronti il tema con un medico legale anziché monsignor Paglia, partendo dal problema del consenso all'atto medico, degli atti di disposizione del proprio corpo, e la diagnosi di morte (che è il concetto chiave cui fare riferimento per parlare di eutanasia). La sorprenderà, ma non esiste in medicina la diagnosi di vita, ma solo quella di morte, da qui la difficoltà a stabilire quale vita non è più vita e quanto il consenso dell'avente diritto possa valere nel contesto del fine vita. Con profonda stima. Alfonso Recordare

Martedì 5 ottobre 2021 19:39:48

Caro Augias,
sono docente di Arabo a La Sapienza.
Mi piacerebbe farle avere un mio libro: "Come e perché ho deciso di essere ebreo". Se è interessato, mi dica come devo precedere

Domenica 3 ottobre 2021 21:18:38

Gentilissimo Dott. Augias le scrivo a nome di un carissimo amico di 101 anni che ha servito suo padre in qualità di autista nell’ aereonautica. Mi ha incaricato di spedirle alcuni documenti riguardanti il periodo in cui è stato con suo padre ! Se può darmi un indirizzo dove posso mandare questi documenti le sarei molto grato! Grazie per l’attenzione e buona serata

Giovedì 30 settembre 2021 12:40:14

Gentile Dr. Augias,
mi permetta di presentarmi.
Mi chiamo Marco Folletti, risiedo in quel di Torino e sono un autore appena pubblicato.
Mio lavoro d'esordio, uscito il 12 luglio scorso per i tipi di Mauna Loa Edizioni (AP), ha per titolo "La Divisa Sbagliata", è un romanzo storico e racconta le vicissitudini di un Indiano d'America che allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale decide di militare nelle SS di Hitler anziché nell'esercito degli Stati Uniti.
Una Storia letta dal punto di vista sbagliato, quindi; una storia scomoda che ha già fatto in tempo a far arrabbiare (e parecchio) alcuni personaggi di spicco della cultura italiana e americana, come potrà verificare dal link allegato.
In particolare il sig. Marco Cinque, persona a Lei sicuramente nota, si esprime assai a sfavore del mio libro (cosa che mi fa, in verità, assai piacere). Come egli abbia potuto esprimersi è tuttavia per me un mistero, visto che il personaggio dichiara apertamente di non aver letto il mio libro, non solo, ma non aver nemmeno intenzione di leggerlo in futuro.
Pazienza, nessuno lo obbliga.
Per fortuna a qualcuno il mio lavoro sembra invece piacere, visto che siamo già alla seconda ristampa, e verrà da me presentato sabato 16 ottobre alle ore 12, 30 presso il Padiglione Regione Marche al Salone del Libro di Torino.
Inutile dire quanto sarei lieto di una Sua visita presso il Padiglione, ma questa sarebbe troppa fortuna.
Sarebbe già molto, per me, poter disporre di un Suo recapito postale onde poterLa omaggiare di una copia del mio libro, e, sperare, un domani, anche in un Suo giudizio in merito.
Grazie di cuore per la Sua attenzione e buon lavoro.

Suo
Marco Folletti

ht t / w. -------. com/grou ps/8 8 52 14 20489 8548

Giovedì 30 settembre 2021 10:26:18

Voi chi dite che io sia?


Buongiorno,
come rivista abbiamo aperto una rubrica incentrata sulla figura di Gesù Cristo la quale si propone di rispondere alla domanda "Voi chi dite che io sia? " (Mc 8, 29-30). Ci farebbe piacere quindi che Lei in prima persona rispondesse a questa domanda.
L'articolo dovrà avere una lunghezza non superiore alle 12. 000 battute spazi inclusi e pervenire all'indirizzo mail di redazione -------.
In attesa di un suo genitile riscontro, la salutiamo cordialmente.
La redazione di Rocca

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