Messaggi e commenti per Corrado Augias - pagina 10
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Frasi di Corrado Augias
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Corrado Augias. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Corrado Augias.
Martedì 21 settembre 2021 19:38:44
Martedì 21 settembre 2021 09:50:22
Gentilissimo dott. augias le scrivo piu’ che altro per uno sfogo personale,
sono stanco di sentire ad ogni femminicidio le solite chiacchere, ma perche’ la polizi e/o i carabinieri non fanno nulla in presenza di denuncia ?
altro sfogo sono stanco di sentire dai giornalisti e nella pubblicita' la solita frase “ sostenibile” che no significa nulla se non accompagnata da effettive attivita’
grazie e scusi per il disturbo
Lunedì 20 settembre 2021 14:42:42
Buongiorno, Corrado Augias, vorrei portare alla Vostra attenzione la pubblicazione di questa opera. " La Fenomenologia alle Falde del Vesuvio ".
Saluti
dott. Pietro Perna
Ciao Pietro,
abbiamo il piacere di informarla che abbiamo creato un post sul
nostro canale Facebook per parlare di lei e del suo libro:
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htt ps: //-------/3z kV9ip
Lunedì 13 settembre 2021 22:24:42
Stimato dott. Augias,
seguo con interesse le sue trasmissioni ove tratta problemi filosofici e religiosi. Ben fatti e ottimamente da Lei condotti. Sicuramente Lei rappresentata un punto di riferimento nel panorama culturale italiano. Proprio per questo mi permetto di sottoporle una questione che riguarda la morte, ovvero la crocifissione di Cristo.
Le vorrei chiedere quale possa essere la relazione che collega la morte di un essere umano, anche se considerato figlio di Dio con la redenzione del genere umano. Non voglio addentrarmi in complicate quanto inutli disquisizioni trascendentali, ma mi limito a banali e constatazioni terra terra di una persona comune.
Come può essere possibile che una divinità, qualunque essa sia e a qualunque religione appartenga, possa "apprezzare" e desiderare la morte di un essere vivente, tanto più se è un essere umano. Come è possibile che l'uomo si sia convinto che uccidendo una persona si può inimicarsi le benevolenze di un Dio? Trovo senza senso, per dirlo con un eufemismo, il concetto del sacrificio umano come cosa grata a Dio. E mi domando: da dove trae origine questa convinzione?
Io per la verità mi sono dato una spiegazione ma mi porta a conclusioni cosi disarmanti che faccio fatica a crdere che la più importante religione del mondo fondi i sui principi e il suo credo su un credo di origine tribale. Lei cosa ne pensa?
Capisco Lei di certo avrà poco tempo e tante cose da fare ben più importanti, ma confido in una sua valutazione. Con cordialità.
Sabato 11 settembre 2021 09:21:31
Egr. Dr. Augias, ho letto tutti i suoi libri sui Vangeli oltre alle sue interviste sul tema. Orbene, mi permetto di chiederle come sono da interpretare i segni misteriosi, chiamati miracoli, di cui esistono testimonianze concrete, specialmente di Lourdes (vedi anche quella del Dr. Alexis Carrell), Aggiungo i personaggi come P. Pio da Pietralcina. Non posso tralasciare il misterioso lenzuolo della Sindone. Infine, viviamo in un mondo tutto da scoprire quindi credo doveroso ringraziare tutte le persone, Lei incluso, che continuamente scrutano tutti i meandri dell'universo per scoprire chi realmente siamo ed anche, forse, vivere meglio. Si abbia i sensi della mia stima assieme agli auguri per una sua salute personale e per il suo continuo apporto culturale. Cordialmente.
Domenica 29 agosto 2021 11:18:58
Assegnate un premio a Severgnini e Auguas.
Gent. mo dr. Augias,
Ho pubblicato questa mattina una lettera alla Gazzetta di Mantova con il suindicato titolo.
Per poterla inviare necessito conoscere la Sua email.
Buona domenica.
Mercoledì 25 agosto 2021 18:42:14
Nel messaggio che li accomuna, senza “distinguo”, accusandoli di essere "mascalzoni", vi è il palese difetto istintivo d'una scarsa razionalità storica,. sociologica, politica, filosofica ed economica.. L'inclusione di Marx, di cui si può condividere o no il pensiero, tra i "mascalzoni" risulta un vero e proprio azzardo. Tanto più che, se l'antenna viene rivolta all'aldiqua, vi sono non trascurabili vicinanze tra la predicazione di Gesù e il suo messaggio, non adulcorato e manipolato dalle gerarchie del "potere", e l'impegno di lotta e di riscatto di Marx, a favore degli sfruttati, dei derelitti, degli emarginati. Per dire che quanto ai fini e ai soggetti per il riscatto dei quali hanno "pagano prezzi salati", uno finendo in croce e l'altro in miseria e in esilio, questa vicinanza risulta inequivocabile Se abbandoniamo le mistificazioni dell'aldilà, spesso usate per distrarre e disorientare i popoli, consentendo ai dominatori di turno e ai loro interessi sostanziali di primeggiare, la vicinanza di cui parlo emerge senza ombra di dubbio. Con ciò senza nulla togliere al fenomeno della "fede" come componente del sentire umano, per cui nessuna contraddizione vi è nel pensiero di chi si dichiara non credente ed elogia il messaggio di Gesù non adulcorato. Per convincersene potrebbe soccorrere la lettura degli "Scritti sul Cristianesimo " di Lelio Basso, senza scomodare Dostojewski che, col "travaglio" dei suoi romanzi, pone problemi senza offrire soluzioni.
Alla "Cristianità di Dostojewski, " lo stesso Basso, da socialista-marxista, ha dedicato un ampio e interessante commento.
Risulta con ciò impossibile accusare di "mascalzoneria" i tanti che, nel corso dei secoli, hanno affrontato pericoli e sacrificato spesso la vita per il riscatto e il progresso spirituale e sociale dell'umanità. Per comprendere meglio l'insegnamento di Gesù bisogna contestualizzare l'epoca in cui visse, quando i dominatori di allora riducevano in condizione di sudditanza e di schiavitù i popoli vinti con la violenza delle armi. Se l'opera "precorritrice e redentrice" di Marx, venne travisata ; se le sue battaglie contro le miserie di un proletariato schiavizzato e sfruttato senza tutele, dal nascente capitalismo, non assumono il risalto che meritano, può succedere di travisarne il pensiero e l'opera. Un saluto, Roel
Mercoledì 25 agosto 2021 11:40:28
Programmi rai 3
Complimenti per il programma visionari riprodotto Ieri sera 24/8/21 ho visto Michelangelo e tempi fa i Beatles. ho sempre ammirato in lei la professionalità e l'impegno che mette in kls programma. Si avvale anche di storici e critici famosi. Le chiedo se in futuro si potrebbe fare una puntata sulla Andrea Doria affondata nel 1956 oppure essendo un ex comandante di navi traghetto una puntata sulla tragedia di Matapan. Grazie cordialmente
Luigi Civitella.
Venerdì 13 agosto 2021 14:23:16
Il Grande Romanzo dei Vangeli
Buongiorno Augias da un Suo affezionato lettore. Ho rivisto la Sua Lectio (chiacchierata) alla presentazione del libro in oggetto. Io starei ad ascoltarLa per ore, pero' mi nasce l'obbligo impellente di farLe una domanda; ma non sull'argomento del testo, bensi' su di Lei. Si su di Lei Augias. Io non credo (addirittura detesto) i Mussolini, Hitler, Marx/Stalin e altri mascalzoni, e, di conseguenza, mi rifiuto anche di sentirne parlare, non solo di leggere su di loro. Lei, invece, non perde occasione per dire di non essere credente e intanto e' talmente affascinato dalla figura di Gesu', il Cristo, che ha dedicato a Lui e alla Sua vicenda umana una parte non trasurbile della Sua vita intellettuale. Stiamo parlando di un Uomo che per la grandezza del Suo Insegnamento possiamo chiamare Dio. DI un Uomo che non ha mai detto di essere figlio di Dio, nato da una vergine per il tramite di uno Spirito, etc., ma che ha sempre parlato di Dio Padre (Padre Nostro che sei nei cieli... ), del Regno di DIo, etc. Tutte cose in cui Augias NON CREDE. O no? Come si puo' essere affascinati da Gesu' e affermare al tempo stesso di non crederGli? Dostoevskij si che era affascinato, innamorato di Gesu': "se qualcuno mi dimostrasse che Cristo è fuori dalla verità e se fosse effettivamente vero che la verità non è in Cristo, ebbene io preferirei restare con Cristo piuttosto che con la verità". Augias, secondo me Lei e' quanto meno "perplesso", come potrebbe meglio spiegare Vito Mancuso. Grazie per la Sua attenzione a queste mie farneticazioni e non me ne voglia per questa domanda impertinente. Cordiali saluti. Salvatore Valvo
Lunedì 9 agosto 2021 21:55:10
Giovanni Falcone
Buonasera, ho letto alcuni dei Suoi libri e visto tante Sue trasmissioni, elogiarLa per gli uni o per le altre é forse inutile ma trovo necessario dirlo. Negli ultimi tempi leggo tanto sulla guerra di mafia, sul maxi processo e su Falcone e Borsellino. Non ricordo su quale libro mi sono imbattuto sul richiamo alla Sua intervista a Falcone e sono andato a vederla. Non riesco a levarmi dalla mente il viso "sbiancato" di Falcone alla Sua affermazione che la sua scelta di accettare il trasferimento a Roma veniva dai più visto come una "riduzione" dell'ìimpegno contro la mafia. Solo le capacità dialettiche e l'enorme intelligenza di Falcone gli impedirono di crollare ma mi é stato chiaro di vedere un uomo che aveva appena ricevuto una pugnalata alle spalle e da chi non se lo aspettava. Anch'io non riesco a collegare quell'affermazione alla stima che ancora oggi ho per Lei, quindi la domanda che Le porgo é molto semplice: perché ?
Probabilmente non mi risponderà ma la mia coscienza mi imponeva di chiederglieLo.
Cordialità.
Avv. G. Di Iorio