Messaggi e commenti per Corrado Augias - pagina 13
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Frasi di Corrado Augias
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Biografieonline non ha contatti diretti con Corrado Augias. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Corrado Augias.
Lunedì 3 maggio 2021 17:57:18
La fisica quantistica nei romanzi di Murakami
Ho letto alcuni romanzi di Murakami.
Poco fa mi sono inoltrato in Helgoland di Rovelli e mi è sorta spontanea una curiosità.
Quanta fisica quantistica permea i romanzi di Murakami ?
Confido in una sua opinione
Sabato 1 maggio 2021 09:12:22
In “Quante storie” giustamente è stato stigmatizzato il comportamento di Erdogan e Michel nei confronti della signora Van der Leyen. Perchè in trasmissione la signora Zazza è alle spalle dell’ospite di turno? Mi sembra proprio sgarbato, quantomeno. Si può rimediare?
Venerdì 30 aprile 2021 20:53:28
Gentilissimo Augias,
lavoro come arteterapeuta, ormai da molti anni.
L'Arteterapia è una tecnica che permette di utilizzare il linguaggio dell'arte come mezzo terapeutico e che valorizza le risorse della comunicazione non verbale in un contesto di cura.
La mia esperienza in particolare con bambini e adolescenti, mi ha portato a riflettere su due aspetti fondamentali che caratterizzano i percorsi terapeutici: le emozioni e la soggettività. Due aspetti apparentemente risaputi e scontati ma che noto sempre più trascurati, in favore di una sorta di “burocratizzazione” delle varie forme di cura. Un approccio quantitativo che esclude tutto quello che sfugge a schemi di valutazione oggettiva. Su questo argomento ho scritto un breve testo intitolato “Ogni sguardo è unico” pubblicato da Bruno Mondadori.
Sarei davvero onorato di avere una sua opinione e se mi permette le invierei al più presto, a un indirizzo da lei indicato, una copia del libro.
Un cordiale saluto e davvero grazie per l'attenzione
Sergio Schenone
Venerdì 30 aprile 2021 16:16:21
Noi dipendenti della p. a. (insegnanti in particolare nullafacenti per molti) abbiamo sempre pagato fino all'ultimo centesimo le nostre tasse e i contributi. In molti casi ci siamo trovati a risolvere problemi surrogando un'azione che spettava alla famiglia spesso disastrata. Ma "usi ad obbedir tacendo" non ci piace metterci in mostra. Sarebbe simpatico che i nuovi contestatori esibissero i loro 740 e quello dei loro dipendenti nelle proteste di piazza. Nicola.
Venerdì 30 aprile 2021 14:29:48
Lavorare in una amministrazione pubblica
Buongiorno Corrado Augias,
da sempre la seguo e la ritengo (il mio giudizio vale quel che vale) uno dei migliori giornalisti! Grazie alla sua pacatezza unita alla chiarezza nell' esporre le sue ragionate tesi è un piacere ascoltarla. Anche oggi (30/04/2021) la seguivo, come tutti i venerdì, nella trasmissione "Quante Storie" sono rimasto stupido nel suo giudizio di quanti vorrebbero lavorare nella Pubblica Amministrazione. Mi spiego: ho lavorato in una pubblica amministrazione per 35 anni (ora sono in pensione), in precedenza ho lavorato per aziende private, certo si ha una certezza nella, seppur misera, busta paga ma durante questa epidemia le ricordo che la maggior parte dei dipendenti pubblici (forse la totalità) hanno continuato a lavorare da casa con i propri dispositivi e la propria connessione a Internet pagandosi le relative spese (quando al mattino si usciva tutti di casa il riscaldamento rimaneva spento fino a tardo pomeriggio) non è possibile segnare ore di straordinario nonostante si rimane al lavoro mediamente un paio di ore di più oltre il normale orario non è possibile utilizzare il buono pasto (magari farsi portare una pizza). Altre categorie ricevono la cassa integrazione e non fanno nulla.
Durante i miei 35 anni di lavoro presso una pubblica amministrazione ho sempre considerato il mio datore di lavoro il contribuente ed essendo anch'io contribuente mi sono comportato di conseguenza e così la quasi totalità dei colleghi, di certo non utilizzavo tempo e mezzi per miei privati scopi (mi riferisco al suo giudizio di chi usava l'aereo di stato per andare in ferie).
I docenti si sono trovati a improvvisare lezioni online come fosse una cosa scontata, vedo spesso collegamenti della potente Rai che si interrompono oppure l'audio inascoltabile pensi come gestire una lezione, con mezzi non Rai, in queste condizioni con la sempre nominata ma non attuata banda larga! Potrei continuare con un moltitudine di esempi ma per ora Le ricordo ancora che anche le Forze Armate (da Lei menzionate) fanno parte della Pubblica Amministrazione.
Lavorare per una Pubblica Amministrazione è quasi una missione e la maggior dei dipendenti pubblici ci mettono l'anima ma sembra che siano più importanti i pochi miseri "furbi del cartellino".
Ho scritto queste righe di getto con un po'di rabbia sarei grato di sapere se Lei "è d'accordo"
Di certo continuerò a seguirLa con piacere
Buona giornta
Venerdì 30 aprile 2021 13:39:55
Come posso fare a recapitarle un volume?
Gentile dott. Augias,
avrei piacere, spero condiviso, di inviarLe un volume che tratta di un capitano americano, prof. di Harvard, e capo dei Fine Arts and Monuments AMGOT nel 1943 a Palermo. Quest'uomo in cinque mesi di permanenza palermitana, luglio - dicembre '43, seguì la messa in sicurezza e ricostruzioni dei monumenti e opere d'arte in Sicilia ma soprattutto a Palermo, fornendo consulenze e finanziamenti mentre nel resto d'Italia continuavano le operazioni militari. E' un lavoro di ricerca molto controverso e fuori dai solito stereotipi.
La ringrazio se vorrà rispondermi e tanti, tanti complimenti.
Cav. Attilio Albergoni - Palermo
Mercoledì 28 aprile 2021 13:33:09
Resilienza
Buongiorno
Eccellente dottor Augias
La prego di volersi spendere affinché la terminologia aziendalista e tecnicista non contamini il linguaggio. Già gli anglicismi lo inquinano quotidianamente. Perché dobbiamo dire, container designer lockdown, quando per ciascono di essi la lingua italiana dispone di più sinonimi? Senza parlare di ripartenza, criticità, implementazione. E adesso salta fuori la resilienza. Le giuro che non sono un fascista. Non mi sognere mai di chiamare ardente, il cognac, Ma adesso è troppo. Per favore, lo dica anche all'ottimo professor Zanchini.
Codialmente
Enrico Beretta
Venerdì 23 aprile 2021 14:42:25
LetturaDay
Caro Corrado,
(mi conceda questo familiare appellativo)
La seguo sempre con enorme piacere, incluso attualmente nella rubrica "Tante storie" con Giorgio Zanchini. Fate una... "bella coppia", tra il serio ed il faceto. Grazie per quello che ci offrite il venerdì.
Discorsi seri affrontati, come deve essere, con leziosa scioltezza.
Tengo a ringraziarLa particolarmente oggi, perché, alla fine della puntata, Lei ha detto in TV ciò che io ho urlato, saltando dalla mia sedia, quando ho sentito "LetteraturaDay", nonché la (gretta) coda esplicativa dell'edidore sul perché del "Day" anziché "Dì"). ..
Speravo che almeno il DanteDì avesse potuto mettere fine, almeno a questa odiosa pratica del "questooquelloDay". È avvilente osservare questo vituperio linguistico che ci assilla al quotidiano tra i "Caregivers" (pronunciata normalmente car giver, cioè chi dà l'auto), le "Card" di vario genere (saranno finite le tessere) ecc... Senza parlare dei bombardamenti di "lockdwon", "smartworking" (l'ho sentito pronunciare financo "smarwokkin").
È altrettanto desolante osservare che gli enormi sforzi fatti dalla prestigiosa "Accademia della Crusca", che suggerisce costantemente termini italiani, per evitare ostrogotismi angloidi. Siccome, come abbiamo imparato a casa "il pesce puzza dalla testa", fino a quando l'Amministrazione Pubblica continua a sfornare terminacci quali "Family act" (Decreto o Legge famiglia deve essere sicuramente impronunciabile), "Welfare" (benessere sarebbe troppo imtelligibile per tutti), "Autority" (Autorità sarebbe troppo italiana 😬) e così via, temo che la deturpazione della stupenda e vasta lingua italiana sia inesorabilmente
irreversibile.
Non se ne può proprio più di sentire parolacce da notabili o Amministratori pubblici che non nutrono alcun rispetto per la lingua italiana e ancora meno per il pubblico a cui si rivolgono (che sovente non riesce proprio a capire di cosa si tratti) 🙄☹😡.
Corrado, se è riuscito a leggermi fin quì, La ringrazio per la Sua attenzione, mentre La saluto con sincera ammirazione.
Gianni
(Reggio Emilia)
P. S. Spero che riesca ad estendere i documentari sulle città italiane, che seguo con estrema attenzione e trepidazione (sic)
Mercoledì 21 aprile 2021 07:50:30
Lei continua ad offendere i napoletani, ora tacciandoli di 'meschino provincialismo'. È lei, Augias, il provinciale piccolo piccolo, che travestito da intellettuale, insegna al paese la triste lezione del pregiudizio.
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