Messaggi e commenti per Corrado Augias - pagina 18

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Martedì 6 aprile 2021 14:08:46

Bravo, complimenti


Noi in famiglia non guardavamo mai la rai (solo la 7) ma con Citta Segrete ti seguiamo di nuovo (basta con le fiction spesso un po' sciocche) Ti suggeriamo anche Genova che da medioevo a '700 offre spunti interessanti e sconosciuti.

Martedì 6 aprile 2021 09:41:44

Il peccato originale della monarchia italiana: Il re sabaudo, fatta l’Italia, poteva fare gli italiani...


...senza fare una classe nobiliare italiana?

Caro Augias,
Complimenti per le scelte che fa per noi nelle sue “Città Segrete”. In particolare, su Palermo, mi ha colpito il contrasto fra il patrimonio di bellezza e cultura che era affidato alla classe nobiliare e la sostanziale inefficacia di quest’ultima per il Paese. Contraddizione colta con lucidità, nostalgia e cinismo da Tomasi di Lampedusa ne “Il Gattopardo” e ripresa da Luchino Visconti. Guarda caso, entrambi nobili…

Da qui, sono riandato alla nascita del Regno d’Italia e mi sono domandato se la monarchia sabauda, fatta l’Italia, non avrebbe potuto e dovuto fare gli italiani anche unificando la classe nobiliare. Il mio sospetto è che la monarchia non fece abbastanza per snidare i gattopardi e avvalersi di chi portava le glorie e le ambizioni di parti del Paese messe assieme tanto rapidamente, tutte (Venezia a parte) di costituzione monarchica o nobiliare.

Anche se si è convintamente repubblicani (lei, conoscendo i suoi valori laici, non può che esserlo, e anche io lo sono) è lecito chiedersi che cosa ha permesso e ancora permette ad alcune monarchie europee di funzionare in modo efficace.

In ogni caso, una struttura dinastica solida è quanto sarebbe servito all’Italia in quel momento storico. Temo inoltre che la sua mancanza sia stata il “peccato originale” causa di gravi sciagure: due guerre mondiali, nel mezzo la dittatura fascista, il decadimento del Meridione, i vuoti di potere occupati dalla mafia, il perdurante trasformismo politico, il disordine amministrativo e la sfiducia nelle istituzioni che ci caratterizzano.

Non era facile, anche perché noi di nobiltà ne avevamo troppe, relitti di imperi, regni, occupazioni succedutisi in oltre un millennio. I Savoia, quindi, non potevano contare su una rappresentanza nobiliare di singole contee o Länder (guardiamo ancora a Palermo, popolata di nobili da normanni a spagnoli). Ma ci si poteva inventare qualcosa, tipo una camera dei “Lord”, dove sedesse per cooptazione o suffragio il meglio della nobiltà con l’onere e l’onore di portare al nuovo Regno quanto di meglio c’era e c’è nelle singole regioni e culture.

Il mio tragico sospetto, invece, è che i Savoia non vollero coinvolgersi. Preferirono contare sulla burocrazia piemontese (che dovette inevitabilmente integrarsi con quella borbonica). Trovarono più tranquillizzante l’appoggio borghese, fino a sperare che il Regno fosse salvato da un dittatore ex-socialista e borghese come Mussolini.

Proprio non capisco. Se un re crede di essere legittimato perché valore e capacità verrebbero dal “sangue”, come può non concepirsi come il vertice di una piramide nobiliare con le medesime caratteristiche? E quando la base della piramide si allarga, deve immediatamente porsi il problema di collegare saldamente i livelli intermedi della nobiltà. Altrimenti, fa il gioco di chi vuole solo conservare i privilegi e non i doveri, lasciando che “tutto cambi, perché nulla cambi”. Sarà poi la storia a dimostrare che tutto cambia comunque, magari attraverso passaggi nefasti.

Un suo grande ammiratore,
Giuseppe Baselli

Martedì 6 aprile 2021 05:19:08

Quelli degli orticelli


Leggo tutti i messaggi che Le inviano e so che dall'alto della sue cultura ed educazione mai risponderà a coloro che usano questo spazio per protestare su qualcosa chiedendomi sempre: "Possibile che ancora molte persone non riescano a guardare oltre il proprio orticello? "
Guardi, passi e non si curi di loro.

Lunedì 5 aprile 2021 21:55:08

Palermo città segreta


Buonasera ho appena ricevuto una telefonata da una amica palermitana che mi chiedeva di non vedere Venezia città segreta per punire Augias di non avere dopo Buscetta raccontare le donne del le lenzuola bianche che hanno combattuto e protestato contro la mafia e gli omicidi a essa legati. Sono sbalordita dalla stupidità di questa azione collettiva delle signore nobili di Palermo. Grazie

Domenica 4 aprile 2021 13:21:45

Santa Maria dell'Ammiraglio a Palermo


Buonasera Dott. Augias
volevo ringraziarla per la puntata che ha dedicato ai segreti della mia città, Palermo.
Non le scrivo solo per questo, ma perché avrei ilm piacere di condividere con lei un altro segreto di questa città.
Si tratta di aspetti nascosti che credo di avere scoperto per pura casualità sull'architettura arabo-bizantina, quale patrimonio storico-culturale della città che anche lei ha menzionato nella sua trasmissione,.
Ha anche mostrato il dipinto del Caravaggio dell'oratorio di San Lorenzo, di cui ha sottolineare l'inestimabile presunto valore economico che potrebbe avere.
Nelle chiese arabo-bizantine sembra che ci possa essere qualcosa di un valere molto di più alto, e non tanto dal punto di vista economico, ma dal punto di vista scientifico e culturale, che potrebbe attivare un ambito di ricerca per riesaminare gli aspetti architettonico-decorativi sotto una nuova chiave di lettura.

Nella speranza di farle cosa gradita, mi permetto di inviarle il link dell'articolo che mi è stato pubblicato di recente nel fascicolo n. 8 della rivista XYdigitale, e sarei davvero onorato se volesse leggerlo e darmi un suo parere.

htt p: //w ww. xydigitale. it/imag es/rivista/pdf-dig/08/ 08-2019_12 2-139. pdf

Cordiali saliti
Angelo Dolcemascolo

Domenica 4 aprile 2021 09:48:55

Impresa dei Mille


Volevo congratularmi per la bellissima trasmissione su Palermo trasmessa ieri sera su Rai 3. Mi preme comunque muovere un appunto su come è stata presentata l'impresa dei mille. La storia ha oggi consegnato una lettura diversa della "liberazione" del meridione da parte di Garibaldi. Si è trattato della conquista ai danni dei Borboni, non esenti da colpe, da parte dei Savoia. Ciò possibile sopratutto grazie ai tradimenti degli ufficiali borbonici.

Sabato 3 aprile 2021 22:09:35

Gentilissimo Corrado le volevo domandare come mai lei non ha definito Palermo come una delle più belle città non solo nel bacino del Mediterraneo ma direi del mondo intero per i monumenti impagabile pregevolezza splendore... Poi dal profondo non riesco a comprendere come mai lei non voglia ammettere che le sue origini sono sarde anche se i suoi avi più prossimi sono nati e cresciuti in Provenza

Sabato 3 aprile 2021 11:03:16

Telefono giallo


Buongiorno signor Augias, è da molto tempo che volevo scriverle ma non sapevo come, ora spero che questo sia il mezzo giusto. Le scrivo riguardo la sua storica e importante trasmissione " Telefono Giallo " che sto' seguendo (dopo averlo fatto a suo tempo in TV) su youtube dove si possono trovare tutte le puntate. Sono rimasto molto colpito da come lei ha affrontato i vari delitti, alcuni dei quali davvero efferati come le bambine di Ponticelli, Lolita e il mistero delle morti legate al tesoro dei partigiani e la morte di Nadia Roccia... Mi chiedevo se tutti i casi da lei affrontati, qualcuno è stato risolto. Inoltre volevo chiederle se oggi sarebbe possibile una nuova trasmissione di Telefono Giallo. Peccato non vederla più in prima linea... in TV. Grazie, Terenzio.

Giovedì 1 aprile 2021 18:50:38

Un sincero ringraziamento


Egregio Dottor Augias, sono un quasi cinquantenne che la stima fin dai primi anni di liceo, quando, grazie all'altrettanta stima che mio padre nutriva nei suoi confronti, ho cominciato a leggere i suoi scritti e avidamente a guardare in tv i programmi da lei proposti. Le scrivo con la unica intenzione di esprimere, con parole sicuramente inadeguate, la gratitudine non solo per il professionista, ma per l'uomo permette di esercitare la sua professione con la grazia e la finezza che purtroppo manca nella vita di tutti i giorni. Non ho da consigliarle libri od opere e mi scuso se utilizzo impropriamente questo spazio. Ma credo sia giusto che lei sappia cosa significa la presenza e il lavoro di uomini come lei per chi ama condividere e perché no assorbire cultura, somministrata con la semplicità e l'eleganza che denotano fondamentalmente la sua sincera passione e la sua onestà. Lei è un uomo libero, che non ha bisogno di fare rivoluzioni violente. Un uomo colto che non necessita ostentazioni. Un laico che sostiene le proprie convinzioni senza essere mai offensivo nei confronti di chi legittimamente potrebbe pensarla diversamente. Lei mi ricorda il padre da me sopra citato. Le sole volte che l'ho vista essere decisamente tagliente sono quelle in cui SACROSANTAMENTE, si è scagliato contro la volgarità, non tanto delle parole, ma delle intenzioni. E' la finezza interiore che determina quella dei modi. Quando c'è questa allora regnerà sempre il rispetto reciproco, quali che siano le differenze. Grazie Dottor Augias e mi perdoni se la mia può sembrare piaggeria. Non vuole esserlo. E' solo il bisogno di ringraziarla.

Giovedì 1 aprile 2021 09:31:43

Una correzione sul restauro del Giudizio Universale


Caro Augias,
Sono Salvatore Giannella, giornalista, già diretttore dell’Europeo e di Airone. Giovanna e Paola, figlie di Pasquale Rotondi (lo storico dell’arte che fu tra i principali protagonisti dell’Operazione Salvataggio del patrimonio artistico italiano durante la Seconda guerra mondiale) mi affidano il compito di un’affettuosa ma necessaria correzione alla Sua affermazione sul restauratore del Giudizio Universale, Gianluigi Colalucci. Egli operò sotto la supervisione di Pasquale Rotondi, che era stato chiamato da Giovanni Paolo II per questo studioso incarico dopo che aveva lasciato per raggiunti limiti di età la direzione dell’Istituto Centrale di Restauro.
La foto pubblicata oggi, 1* aprile 2021, dall’Osservatore Romano a corredo dell’articolo di addio a Colalucci, conferma la presenza vigile di nostro padre alla presentazione del risultato del lavoro di quel grande restauratore al quale solo la pandemia ha impedito di ritirare lo scorso anno il Premio Rotondi ai salvatori dell’arte, sezione Mondo,
Con stima e ammirazione
Giovanna e Paola Rotondi

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