Messaggi e commenti per Corrado Augias - pagina 18

Messaggi presenti: 686

Lascia un messaggio, un suggerimento o un commento per Corrado Augias.
Utilizza il pulsante, oppure i commenti di Facebook, più in basso.

Scrivi un messaggio

Leggi anche:
Frasi di Corrado Augias

Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Corrado Augias. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Corrado Augias.

Sabato 10 aprile 2021 16:20:07

Gentile Dr. Augias, la seguo e la stimo da tanti anni. Vorrei condividere con lei un mio pensiero che sento aderente alla situazione attuale del Pianeta che ci ospita! Nel caso lo ritenesse di qualche interesse e volesse diffonderlo, lo faccia pure liberamente:
Con fiducia e stima un caro saluto Ignazio Castellana

---LETTERA APERTA ALLO GNOMO---

(è lo SPIRITO che parla alla MENTE)

Mio caro gnomo, vecchio amico ultramillenario, è venuto il tempo che
noi due si faccia un bel discorso chiarificatore: quando io, proveniente
dagli infiniti spazi cosmici mi affacciai, commosso e meravigliato, sullo
stupendo scenario di vita pulsante, offerto da questo piccolissimo
elettrone che chiamammo “Terra”, tu non esistevi ancora: eri soltanto
un “programma allo stato potenziale”, in me contenuto simile ad una
possibilità in attesa di sviluppo.
Non avevi, allora, la personalità di oggi, e nemmeno la ricchezza
delle esperienze e delle conoscenze che ora puoi vantare dopo circa
undicimila anni di scuola, vissuti con l’impegno che t’ha sempre contraddistinto.
Eri in me, simile ad una idea che cominciò a prendere corpo e vita,
nell’istante in cui, appena fuori dal ventre materno, e per la prima volta
in senso assoluto, io ed i miei fratelli (che, come me, avevano deciso
di frequentare questa scuola planetaria), “vestimmo” l’involucro psico-
fisico in quanto necessario strumento di ricezione ed accumulo di
energie dimensionali.
In quel preciso istante tu, simile ad un nastro magnetico, cominciasti
a registrare la “tua esistenza fisica e psichica”, ed a relazionarla
a quel “me-eterno”, qual’Io sono, “dentro di te” simile ad un pilota
nell’abitacolo del proprio veicolo.
Con ciò, bada bene, intendo affermare che “io” e “te” non siamo
due cose distinte e separate, ma, praticamente “una cosa sola”, così
come può esserlo un contenitore, tu, dotato di un indicatore graduato
di livello, quale sono io.
Ecco, dunque, che tu, contenitore fatto di fisico, di psiche e di
mente, assommi, oggi, in te tutte le esperienze vissute in undicimila
anni circa alla scuola del Pianeta, mentre io, indicatore del livello delle
esperienze acquisite, rappresento la coscienza di “Colui-che-sono”.
Grazie a te, dunque, amico mio, (che da me sei nato ed esisti sol
perché io esisto), ho potuto “camminare” le strade di questa dimensione
planetaria alle ricerca delle esperienze che, nel cosiddetto “bene” e
“male”, mi avrebbero messo nella condizione di sperimentare le leggi
di questa realtà planetaria entro la quale il Sommo Maestro ha profuso
la genialità manifestativa della Sua Idea Creativa.
Tu, dunque, corpo fisico e psichico, obbedendo ad un programma
scelto di volta in volta in modo specifico, vivevi e raggranellavi le
esperienze che il Signore della Vita mano a mano ti proponeva, ed
io, “livello di coscienza”, contemporaneamente, registravo i progressi
acquisiti, grazie ai quali, in continua successione, potevo predispormi
poi a “quell’altra esperienza” per la quale, reincarnato in tutt’altro
contesto psico-fisico, sociale e temporale, avrei potuto concretizzare
un altro passo avanti verso la Grande Meta.
E così, di vita in vita, fra un’alba e un tramonto, una gioia e un
dolore, un dare ed avere, siamo, ora, pervenuti entrambi ad una situazione
che è decisiva e determinante, e cioè: io, l’indicatore del livello di
coscienza raggiunto, segno quel “massimo di comprensione umana”
acquisita per questo Tempo di Sintesi Planetaria, che è il limite stabilito
dalla Mente Divina, e che, ora, è sopraggiunto.
Questo, mio caro, non significa che, a questo punto tu cessi di
esistere, e nemmeno che ora non servi più, e che, quindi, dobbiamo
separarci. Niente affatto! Significa, semplicemente che – come dice un
vecchio adagio di questo mondo- “cambia la musica”.
E mi spiego:
D’ora in poi non sarai più tu (involucro psico-fisico) a dirmi quello
che devo fare e quello che devo sentire; come devo agire e come devo
reagire allo scopo di accumulare esperienze dettate dalla tua struttura
mentale che attinge dalla logica del pensiero di questa umanità, ma
sarò io a dirti, in base alla Coscienza quale “Io Sono” a questo punto
del mio “risveglio”, come ci si deve orientare per continuare, insieme, il
resto del cammino, ora che le frequenze energetiche del Nuovo Tempo
Planetario mutano ed elevano il “tono” della Vita.
Dunque, riepiloghiamo:
lo scopo di tanto cammino in questo mondo era, ed è, quello di
immergersi nel mare delle esperienze umane e, seguendo la logica del
pensiero comune a tutto il genere umano, comprendere in profondità
in cosa crede l’essere, come ci crede, perché ci crede e, infine, a che
cosa aspira.
In base, dunque, ai valori evidenziati dalle leggi che regolano la
struttura di questa dimensione spazio-temporale tu, corpo fatto di
materia fisica, psichica e mentale, hai ucciso e sei stato ucciso, hai
truffato e sei stato truffato, hai gioito ed hai fatto gioire; in altre parole:
hai dato Vita e Morte mentre io, livello di coscienza spirituale,
registravo e memorizzavo.
Grazie a tutto ciò, oggi “io e te” assommiamo un ben preciso e distinto
valore che, per tempo, luogo e modalità, si distingue dagli altri
miliardi di “io/te che camminano le strade di questo Pianeta. Il quale
Pianeta –stai bene attento- ora, per necessità sue, che non stiamo a
discutere, ci dice:
“Basta così! È venuto il tempo che si cambino le regole: da questo
tempo in avanti tutto quello che è servito per dar vita ad una personalità
egoica di tipo umano, ricca di pensiero e di carattere personali,
non costituisce più valore privilegiato e dominante; se così non fosse,
nel Nuovo Tempo che ora si approssima, ricco di rinnovate frequenze
energetiche, i “vecchi” valori vi si ergerebbero contro, simili ad inciampi
invalicabili, impedendovi ulteriori passi in avanti. Tutto ciò, a causa
del fatto che ora, Io, il Pianeta, per Mie necessità vitali, chiudo un ciclo
e ne apro un altro ad una voluta più ampia della spirale evolutiva. ”
Tutto ciò significa, caro il mio gnomo, che tutti i valori morali,
etici, e religiosi che hanno strutturato e dato vita alla Mente, quale
tu sei, vengono ora ribaltati ed azzerati; niente più, quindi, egoismi,
egocentrismi, possessi, parzialità e divisioni. Al loro posto entrano
ora in scena, per affermarsi, i valori della Coscienza quale Io Sono in
questo tempo del programmato risveglio, poichè essendo io strutturato
da tutt’altri valori e d’altra logica, aspiro ad uscir fuori dal limitato tuo
tempo dimensionale in cui sono stato finora costretto per impegni
programmatici.
Tu, ora, dovrai comprendere, ed assimilare che esiste una differenza
sostanziale tra l’amore, quale lo intendi tu, e l’Amore quale Io Sono nella
mia realtà eterna. Il tuo è limitato, parziale e, al limite, condizionato e
condizionante, mentre che, “Io Sono” amante degli orizzonti senza limiti.
Sappi, allora, che mano a mano che scorre questo tempo dimensionale,
e gli occhi della mia coscienza originaria tornano ad aprirsi,
sempre più mi rendo conto delle tue difficoltà a capire ed attuare il
“nuovo” linguaggio che ora ti propongo; e non fosse per la natura
stessa della Vita, che tutto trasforma nel suo perenne flusso e riflusso,
dovremmo, ora, dirci addio e separare i nostri rispettivi percorsi: io,
per le vie del cielo e tu, per le vie della terra. Anzi, del… sottoterra.
Ma così non sarà! Quindi, rincuorati e dammi la mano, fiducioso
così come lo sono stato con te nel corso di undicimila anni!
Abbiamo ancora tanta strada da percorrere insieme, per cui, cammin
facendo ti aggiornerò e ti inizierò ad una vita tanto meravigliosa
che tu non riesci nemmeno ad immaginare.
Tanto per cominciare: l’io, quale tu sei attualmente in quanto persona,
o individuo, non ha più alcun futuro ed è destinato, quindi, ad
estinguersi. Ora, è tempo che la concezione dell’essere/individuo deve
essere allargata e trasferita a quella dell’essere/gruppo il quale, appunto
per questo, assurge ad “Unità Operativa”, la cui coscienza, allora, non
risulterà costituita delle conoscenze acquisite da una singola persona,
ma della somma delle conoscenze esperimentate dalla Famiglia alla
quale si appartiene secondo un codice cosmico.
Ti faccio un esempio pratico alla portata del tuo attuale grado di
comprensione.
Fino alla metà di questo secolo XX l’uomo ha vissuto la coscienza
di quelle realtà sociali chiamate: droghiere, macellaio, vinaio, fruttivendolo,
sarto, calzolaio, ecc. Esseri umani, cioè, singolarmente dediti
ad una particolare attività commerciale.
Ebbene, in questo campo delle attività umane, oggigiorno è venuta
instaurandosi sempre più massicciamente una metamorfosi che,
progressivamente ed ineluttabilmente ha fagocitato i singoli commercianti
e li ha inglobati in quel pluri-organismo comunemente inteso
col termine di “multinazionale”.
Sembra una sciocchezza e, invece, ciò sta ad indicare la naturale
tendenza che ha comunemente la Vita ad organizzarsi in forme che
dalle più semplici navigano verso le più complesse! (altro esempio: dal
villaggio, al paese, alla città, alla regione, alla nazione all’Organizzazione
delle Nazioni Unite, al Governo Mondiale…)
Ebbene: anche “io-te” facciamo parte, infinitesimale, di questo
eterno flusso di scorrimento della Vita, nel corso del quale è destino
che ci si trasformi in “io-noi”, ovverosia in un “Io” collettivo, ricco della
partecipazione delle esperienze e delle conoscenze di più personalità
di ordine individuale.
In sostanza: nel mondo nel quale d’ora in avanti dovremo continuare
a vivere, tu, in quanto individuo, se non sei in grado di dare un certo
apporto ad un assieme di individui tutti sintonizzati su un’onda-Vita,
i cui valori poggiano sull’altruismo, e l’Amore non è più vincolato dai
valori che poggiano sull’egoismo, tu, dicevo, non conti più.
Capisco le tue perplessità ed i tuoi timori: cresciuto alla scuola
dell’io che accentra su di sé l’attenzione del mondo circostante, allo
scopo di gestirlo per i propri personalissimi fini, e per alimentare il
proprio Ego, trovi incomprensibile, ora, dover DARE senza più nulla
CHIEDERE. Ma non devi temere, e devi, ora, concedermi quella fiducia
che io, l’Essere Cosmico venuto dall’Infinito-Eterno, ho concesso
fin’ ora a te, l’essere umano vivente di Finito-Temporale. E vedrai,
allora che, passo dopo passo ti porterò in una condizione che non è
uno Spazio fatto di Tempo, ma è uno stato d’Essere quale non puoi
nemmeno immaginare.
Ascolta, dunque: voglio spiegarti, tanto per cominciare, in che cosa
consiste il rapporto di interdipendenza che corre fra me e te. Tu, in
quanto corpo fisico, psichico e mentale, sei figlio di questo Pianeta il
quale, a sua volta, è figlio della Galassia dalla quale dipende.
Io, in quanto energia, sono figlio della Galassia che è contenuta
nell’Universo che ha generato anche il tuo Pianeta.
Esiste, dunque, uno stretto legame fra me e te, che è fatto di energia.
Quando, undicimila anni fa, come già detto, decisi di venire a questa
scuola terrestre, tu non esistevi ancora; il tuo primo vagito si manifestò
nell’attimo in cui io, appena affacciatomi a questo tipo di Vita,
respirai con i “tuoi” polmoni e li riempii dell’aria di questo mondo; e
per la prima volta “sentii” sulla “tua” pelle il calore del sole di questo
Sistema; e per la prima volta “guardai” con i “tuoi” occhi i colori di
questo scenario naturale.
Fu così che tu “nascesti”, e fu così che io cominciai a conoscere
questo tipo di Vita dimensionale, e ad assimilarne i ritmi, le condizioni
e le difficoltà.
Tu, dunque, sei stato “concepito” dal Pianeta, perché “suo” è il DNA
che ti struttura in quanto materia, ma sei “figlio mio”, nato da me, per
me, con me. Sei una forma psichica entro un corpo fisico strutturato
dalle energie di questo Pianeta al quale, perciò, appartieni e, tuttavia,
da me hai preso vita, per il semplice fatto che io ti ho animato di
energia dinamica.
Compenetrato, tu, della mia vitalità che, nel Cuore del Maestro
nacque perché destinata ad alimentare il flusso biologico della Vita di
qualsivoglia Tempo-Spazio, ti sei trasformato, nel tuo tempo, da una
mente “grezza”, “rudimentale” e “povera” di esperienze, qual eri all’inizio,
in una mente “sofisticata”, “complessa” e “ricca” di “vite” vissute
e assimilate. Termini, questi, che vogliono significare la somma delle
esperienze fatte nel corso dei millenni di questo Spazio-Tempo, durante
i quali hai conosciuto le mille rappresentazioni psicologiche, “pensate”
dal Pianeta a beneficio delle civiltà che si sarebbero avvicendate nei
molti scenari evolutivi.
Ora, che è venuto il tempo del “salto evolutivo” e tutta l’umanità di
questa scuola di Vita sta preparandosi a vivere l’esame di maturità, io,
risvegliato ora alla mia originaria coscienza, mi propongo di prepararti
a questo “esame” e permetterti di superarne le difficoltà e i limiti che,
in definitiva sono fatti di pura e semplice energia.
Io, mano nella mano, ti porterò, allora, al cospetto del Maestro.
Così, come sei ora, in questo tempo in cui le energie che struttu21
rano la materia psichica si prestano senza sforzo e senza danno alla
trasformazione delle ghiandole del tuo corpo fisico, esse energie, opportunamente
potenziate, ti plasmeranno di “nuova vita”.
C’è, amico mio, una bellezza implicita in questo meraviglioso
meccanismo; una bellezza che ha origine nel tuo cuore e di cui, fin’
ora, non ne hai avuto che degli sprazzi!
Pensa, dunque, ti porterò al cospetto del Maestro non perché tu, così
come sei ora, sei in grado di salire a quella somma altezza quale Egli E’, ma,
perché Lui, felice di stringerti al Suo ineffabile cuore, ha programmato
di scendere al tuo livello !
E sai Perché?
Tieniti forte, vecchio mio, perché quanto sto per dirti è della massima
bellezza:
Tu, che hai conosciuto le tane anguste della materia, che hai strisciato
lungo i mille sentieri dell’ignoranza, che hai gioito e pianto nel
buio delle tue limitate possibilità umane, sei, ora, prossimo ad inebriarti
di quell’infinito Spazio, di quella suprema sapienza, di quella
inestinguibile Luce che il Maestro E’!
Ora, tu, dopo tanto errare di tempo in tempo e di spazio in spazio,
sei prossimo all’estasi che solo il Cuore del Maestro Cosmico può dare
al tuo cuore umano.
Egli, abbracciandoti e gioendo con te e per te, infonderà una tale
energia all’essere terrestre quale tu sei, che ti proietterà, sublimandoti,
verso il Sole della Conoscenza.
Tu, allora, grande nella tua umiltà e umile nella tua grandezza, diverrai
il mio collaboratore: duttile, malleabile, disponibile e consapevole
del fatto che miliardi dei tuoi e miei fratelli aspettano, consciamente e
no, la benedizione dell’ampio respiro della Luce d’Amore del Maestro,
il Quale, allora, prenderà a camminare le vie di questo mondo in una
apoteosi di gioia e di bellezza.
E così, per mille anni ancora, noi due, sempre più sostanzialmente
uniti nella simbiosi evolutiva “pensata” dal Padre Cosmico, saremo
nel Cuore del Maestro.
Allora e solo allora assaporerai la verità che tu, figlio della Terra
e umile particella di una cellula sperduta nell’immensità del Cosmo,
sarai divenuta una vera e propria antenna orientata negli infiniti spazi
siderali quale messaggera che cerca la sua sintonia con la divina
orchestra generata dal Grande Architetto della Vita!
Allora, caro il mio gnomo, per concludere:
Vuoi tu, piccolo grumo di materia fisica e psichica, unirti in matrimonio
con la qui presente Scintilla Divina, e con Essa camminare
le gloriose vie della Sapienza Universale, fino a quando i mille anni
programmati dal Maestro verranno a separarci in omaggio alla perenne
evoluzione che tutto di tutto trasforma, sublima e abbellisce?
Su, dai gnomino: dammi la mano! !

Giovedì 8 aprile 2021 12:51:39

Segnalazione Riforma Brunetta


Salve, Le scrivo affinché prenda a cuore la questione che riguarda una intera generazione di giovani concorsisti che, in base alle nuove disposizioni del d. l. n. 44 del 1°Aprile, vedrebbero ingiustamente compromesse le chances di partecipazione ai concorsi pubblici. Durante l'emergenza erano già state autorizzate assunzioni straordinarie basate su prove eccezionali, ovvero una preselettiva fondata sui soli titoli posseduti e successiva prova orale; mi riferisco ai 3 concorsi della Giustizia - per direttori, funzionari e cancellieri; purtroppo quella che doveva essere una eccezione è stata trasformata in regola: infatti, l'art. 10 del decreto legittima le p. a. a prevedere una prova preselettiva fondata solo sui titoli, il cui possesso sarà necessario per accedere alle successive fasi concorsuali (peraltro sono titoli che difficilmente i giovani neo-laureati o neo-diplomati possiedono, soprattutto se gli enti dovessero richiedere anche una pregressa esperienza nella p. a.).
-Ecco il link alla petizione
http: //chng. it/DMfLwrFFS8
-Questo invece è il link ad un interessante articolo sugli effetti della Riforma Brunetta htt ps: //simone concorsi. it/rifor ma-brunetta-con corsi-pubblici-criti che/

Cordiali Saluti

Mercoledì 7 aprile 2021 14:41:41

Vaccino: una dose o due dosi?


Buongiorno Corrado
le scrivo riguardo il tema della vaccinazione covid con una dose o due dosi. Tutti i paesi europei si sono orientati alla doppia vaccinazione nonostante i dati dicano che il livello di copertura con il secondo vaccino aumenta di pochi punti percentuali (passerebbe dall'85 % a oltre il 90 % di casi asintomatici! ). Se consideriamo la scarsa disponibilità dei vaccini e l'esito che ha avuto la campagna vaccinale in UK, la scelta di perseverare con le due dosi appare incomprensibile. Dopo un dibattito durato alcuni giorni è calato il silenzio su questa opportunità e nessuno ne parla più. Considerato il numero dei morti giornalieri trovo incomprensibile, (e non uso parole più forti), che non si proceda spediti con la prima dose procrastinando la somministrazione della seconda. La posizione degli scienziati che si nascondono dietro il protocollo e inaccettabile con centinaia di morti ogni giorno e migliaia di ricoverati.. Occorre assumersi la responsabilità di una decisione di cui un paese interò sarebbe grato..
Grazie per l'attenzione
Rolando

Martedì 6 aprile 2021 14:09:57

Città segrete: Venezia


Sono un suo coetaneo che ha frequentato per tanti anni Venezia e le sue meraviglie, compresi i ristoranti. Complimenti vivissimi: ho apprezzato molto la perfetta descrizione di Venezia, dei suoi tesori e dei suoi artisti. Sono un perugino, trasferito da tanti anni a Pavia. Ha in programma una puntata su Perugia?
Giorgio Rondini

Martedì 6 aprile 2021 14:08:46

Bravo, complimenti


Noi in famiglia non guardavamo mai la rai (solo la 7) ma con Citta Segrete ti seguiamo di nuovo (basta con le fiction spesso un po' sciocche) Ti suggeriamo anche Genova che da medioevo a '700 offre spunti interessanti e sconosciuti.

Martedì 6 aprile 2021 09:41:44

Il peccato originale della monarchia italiana: Il re sabaudo, fatta l’Italia, poteva fare gli italiani...


...senza fare una classe nobiliare italiana?

Caro Augias,
Complimenti per le scelte che fa per noi nelle sue “Città Segrete”. In particolare, su Palermo, mi ha colpito il contrasto fra il patrimonio di bellezza e cultura che era affidato alla classe nobiliare e la sostanziale inefficacia di quest’ultima per il Paese. Contraddizione colta con lucidità, nostalgia e cinismo da Tomasi di Lampedusa ne “Il Gattopardo” e ripresa da Luchino Visconti. Guarda caso, entrambi nobili…

Da qui, sono riandato alla nascita del Regno d’Italia e mi sono domandato se la monarchia sabauda, fatta l’Italia, non avrebbe potuto e dovuto fare gli italiani anche unificando la classe nobiliare. Il mio sospetto è che la monarchia non fece abbastanza per snidare i gattopardi e avvalersi di chi portava le glorie e le ambizioni di parti del Paese messe assieme tanto rapidamente, tutte (Venezia a parte) di costituzione monarchica o nobiliare.

Anche se si è convintamente repubblicani (lei, conoscendo i suoi valori laici, non può che esserlo, e anche io lo sono) è lecito chiedersi che cosa ha permesso e ancora permette ad alcune monarchie europee di funzionare in modo efficace.

In ogni caso, una struttura dinastica solida è quanto sarebbe servito all’Italia in quel momento storico. Temo inoltre che la sua mancanza sia stata il “peccato originale” causa di gravi sciagure: due guerre mondiali, nel mezzo la dittatura fascista, il decadimento del Meridione, i vuoti di potere occupati dalla mafia, il perdurante trasformismo politico, il disordine amministrativo e la sfiducia nelle istituzioni che ci caratterizzano.

Non era facile, anche perché noi di nobiltà ne avevamo troppe, relitti di imperi, regni, occupazioni succedutisi in oltre un millennio. I Savoia, quindi, non potevano contare su una rappresentanza nobiliare di singole contee o Länder (guardiamo ancora a Palermo, popolata di nobili da normanni a spagnoli). Ma ci si poteva inventare qualcosa, tipo una camera dei “Lord”, dove sedesse per cooptazione o suffragio il meglio della nobiltà con l’onere e l’onore di portare al nuovo Regno quanto di meglio c’era e c’è nelle singole regioni e culture.

Il mio tragico sospetto, invece, è che i Savoia non vollero coinvolgersi. Preferirono contare sulla burocrazia piemontese (che dovette inevitabilmente integrarsi con quella borbonica). Trovarono più tranquillizzante l’appoggio borghese, fino a sperare che il Regno fosse salvato da un dittatore ex-socialista e borghese come Mussolini.

Proprio non capisco. Se un re crede di essere legittimato perché valore e capacità verrebbero dal “sangue”, come può non concepirsi come il vertice di una piramide nobiliare con le medesime caratteristiche? E quando la base della piramide si allarga, deve immediatamente porsi il problema di collegare saldamente i livelli intermedi della nobiltà. Altrimenti, fa il gioco di chi vuole solo conservare i privilegi e non i doveri, lasciando che “tutto cambi, perché nulla cambi”. Sarà poi la storia a dimostrare che tutto cambia comunque, magari attraverso passaggi nefasti.

Un suo grande ammiratore,
Giuseppe Baselli

Martedì 6 aprile 2021 05:19:08

Quelli degli orticelli


Leggo tutti i messaggi che Le inviano e so che dall'alto della sue cultura ed educazione mai risponderà a coloro che usano questo spazio per protestare su qualcosa chiedendomi sempre: "Possibile che ancora molte persone non riescano a guardare oltre il proprio orticello? "
Guardi, passi e non si curi di loro.

Lunedì 5 aprile 2021 21:55:08

Palermo città segreta


Buonasera ho appena ricevuto una telefonata da una amica palermitana che mi chiedeva di non vedere Venezia città segreta per punire Augias di non avere dopo Buscetta raccontare le donne del le lenzuola bianche che hanno combattuto e protestato contro la mafia e gli omicidi a essa legati. Sono sbalordita dalla stupidità di questa azione collettiva delle signore nobili di Palermo. Grazie

Domenica 4 aprile 2021 13:21:45

Santa Maria dell'Ammiraglio a Palermo


Buonasera Dott. Augias
volevo ringraziarla per la puntata che ha dedicato ai segreti della mia città, Palermo.
Non le scrivo solo per questo, ma perché avrei ilm piacere di condividere con lei un altro segreto di questa città.
Si tratta di aspetti nascosti che credo di avere scoperto per pura casualità sull'architettura arabo-bizantina, quale patrimonio storico-culturale della città che anche lei ha menzionato nella sua trasmissione,.
Ha anche mostrato il dipinto del Caravaggio dell'oratorio di San Lorenzo, di cui ha sottolineare l'inestimabile presunto valore economico che potrebbe avere.
Nelle chiese arabo-bizantine sembra che ci possa essere qualcosa di un valere molto di più alto, e non tanto dal punto di vista economico, ma dal punto di vista scientifico e culturale, che potrebbe attivare un ambito di ricerca per riesaminare gli aspetti architettonico-decorativi sotto una nuova chiave di lettura.

Nella speranza di farle cosa gradita, mi permetto di inviarle il link dell'articolo che mi è stato pubblicato di recente nel fascicolo n. 8 della rivista XYdigitale, e sarei davvero onorato se volesse leggerlo e darmi un suo parere.

htt p: //w ww. xydigitale. it/imag es/rivista/pdf-dig/08/ 08-2019_12 2-139. pdf

Cordiali saliti
Angelo Dolcemascolo

Domenica 4 aprile 2021 09:48:55

Impresa dei Mille


Volevo congratularmi per la bellissima trasmissione su Palermo trasmessa ieri sera su Rai 3. Mi preme comunque muovere un appunto su come è stata presentata l'impresa dei mille. La storia ha oggi consegnato una lettura diversa della "liberazione" del meridione da parte di Garibaldi. Si è trattato della conquista ai danni dei Borboni, non esenti da colpe, da parte dei Savoia. Ciò possibile sopratutto grazie ai tradimenti degli ufficiali borbonici.

Commenti Facebook