Messaggi e commenti per Corrado Augias - pagina 17

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Frasi di Corrado Augias

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Biografieonline non ha contatti diretti con Corrado Augias. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Corrado Augias.

Venerdì 16 aprile 2021 21:11:37

Se fosse nelle mie facoltà persone come Lei, Piero e Alberto Angela, Paolo Mieli e Alessandro Barbero vi renderei immortali perché da voi in poco tempo si traggono insegnamenti che occorrerebbero diversi anni per acquisirli. Ringrazio Lei e i citati per il preziosissimo lavoro. Cordiali saluti da uno che la stima tanto.
Antonino Longo classe 1939.

Venerdì 16 aprile 2021 13:26:37

Commento sul ministro Speranza


Le scrivo esprimendo sempre grande stima e ammirazione nei suoi confronti. Ma mi permetto di dissentire riguardo la sua difesa ad oltranza nei confronti del ministro Speranza. Prima di tutto in uno stato democratico ritengo che sia permesso esprimere delle critiche nei confronti di una gestione. Soprattutto con tutta la sofferenza e lutti subiti. D’accordo che non sia l’unico responsabile, capisco tutte le difficoltà che ha dovuto affrontare. Ma dopo aver letto il libro la “notte delle ninfee “di Luca Ricolfi. Ho seri dubbi sulle sue capacità di gestire la situazione e sulle sue scelte. Cordiali saluti e complimenti per tutto il suo lavoro sempre molto apprezzato dario ammendola

Venerdì 16 aprile 2021 13:07:49

Il tu


Gentile Corrado. Domanda semplice e chiara. Ma come mai i giornalisti si danno sempre del "tu". ? Anche nelle accasioni di primo incontro? Piccola polemica. Appartengono a una casta? Impariamo a dare il tu e il lei secondo la. nostra cultura. La ringrazio della risposta anticipatamente

Venerdì 16 aprile 2021 13:07:29

Complimenti


Buongiorno
Lei è un grande.
Non sono di sinistra ma lei è veramente una persona di buon senso.

Giovedì 15 aprile 2021 11:09:00

Il piacere di una valutazione


Preg. Dott. Augias,
ho avuto il piacere di seguire diversi suoi interventi e diverse sue trasmissioni apprezzandone il contenuto non scontato e riflessivo. Ciò che percepisco con grande stima e rispetto nelle sue esposizioni è una continua ricerca in ambito spirituale, come se non dovesse mai esaurirsi; preziosa e rara sensibilità di questi tempi. Penso che il bisogno spirituale accompagni l'uomo per tutta la vita e che richieda l'attenzione che merita. Ho scritto un breve trattato che vorrei sottoporre alla sua apprezzata e desiderabile opinione, senza che la consideri una richiesta sconveniente, per il puro piacere di una condivisione spirituale.
Se non sono indiscreto, le anticipo la sinossi e le chiederei, sempre che lo desideri, come poter inviarle il doc. pdf.
Ringraziandola anticipatamente per la cortesia e l'attenzione dedicatemi, con piacere le invio sentiti e cordiali saluti.

"Il capodanno, un atteso e inevitabile appuntamento, crocevia di significati: la sintesi dell’anno appena finito, l’euforia della festa, la promessa augurale di un anno migliore. L’obbligo è provare nei ritualistici gesti una spensierata felicità, non ha importanza quanto breve o illusoria possa essere, tanto, comunque vada, al prossimo capodanno ci si emozionerà nuovamente. Tutto il mondo lo festeggia eppure solitamente il bilancio dell’anno passato raramente soddisfa le aspettative augurate. Potrebbe dipendere in qualche misura dalla storia e dall’influenza che la festa stessa ha sui partecipanti? Essere attori della notte di capodanno e spettatori degli eventi durante il resto dell’anno, che conseguenze ha? Chi può risolvere questo mistero?
Un’opera breve dove prefazione, introduzione e prosa anziché ripetersi, si completano avendo l’una bisogno dell’altra. L’obiettivo? Il giusto tempo da dedicare alla lettura per lasciare spazio alla meditazione personale, una pratica necessaria per la nostra formazione alla quale è sempre più difficile riservare con piacere il tempo che merita. La sinergia tra lettura e meditazione produrrà nuove prospettive? "

Giovedì 15 aprile 2021 06:51:36

Gentile dott. Augias,
Mia madre, Giovannina di 93 anni allettata con ossigeno terapia ma lucida, segue sempre le sue trasmissioni in particolare "le città segrete" e ha grande ammirazione per lei e le sue trasmissioni.
Abbiamo il piacere di farle i nostri complimenti e mandare i nostri saluti

Lunedì 12 aprile 2021 12:29:11

Città segrete: "Firenze"


Gentile Dott. Corrado Augias, ho seguito con interesse e piacere (ça va sans dire!) la trasmissione in oggetto. Con la Sua vasta cultura e le capacità divulgative che La contraddistinguono, ha saputo presentare, da par Suo, le grandi e nobili bellezze di quello "scrigno" di ricchezze che Firenze racchiude. Si è soffermato, giustamente su personaggi illustri, siti, monumenti e anche Don Milani e Gino Bartali. Sinceramente attendevo un riferimento a Oriana Fallaci, Fiorentina di razza, pura figlia d'Oltrarno, che apprezzo, avendo letto, credo, tutte le sue opere e molto su di lei. Riconosco il suo pessimo carattere e non condivido in toto le sue decise prese di posizione, ma non si può negare la sua rilevante importanza nella letteratura e nel giornalismo del XX secolo. Non nominarla nella sua quasi esaustiva trasmissione, ha destato la mia curiosità. Grazie dell'attenzione e della gentile risposta che mi vorrà accordare se lo riterrà opportuno. Mi chiarirà, così, ogni dubbio sull'esclusione della scrittrice che, giovanissima, sosteneva la lotta partigiana (in bicicletta fino a Monte Giovi, ceste d'insalata svuotate a celare bombe a mano depositate all'ultimo piano della Torre de' Mannelli... Bartali... Fallaci). Distinti saluti
Fiorella Soldà

Domenica 11 aprile 2021 17:52:33

Grazie Corrado
Per il regalo che ci hai fatto ieri sera
Uno spettacolo veramente eccezionale
Da toscano ti posso dire che in certi momenti è stato davvero commuovente... gli angeli del fango... don Milani... e naturalmente tutti i nostri gioielli...
Grazie ancora
Massimo

Domenica 11 aprile 2021 11:43:55

A proposito di Firenze


Purtroppo non vengono spedite le foto. Se mi comunica un indirizzo di posta elettronica, gliele invio, grazie.
Da: EMILI Paolo [mailto: -------]
Inviato: giovedì 11 giugno 2015 13: 07
Oggetto: Ancora su FIRENZE... sul degrado dell'Italia !!!
Priorità: Alta

A seguire c’è la lettera che ho scritto il 14 aprile 2015 al Sindaco e agli assessori di Firenze; non c’è stata alcuna risposta, nel frattempo:

Neanche nel medioevo l’Italia stava in queste condizioni !

MILANO - Migranti, centinaia di casi di scabbia

Firenze, il grande degrado
(e lo strappo delle donne)
Piazza Indipendenza è diventata una toilette, la rabbia dei residenti che hanno fotografato i momenti continui di degrado e la svolta di cinque consigliere di destra e sinistra, del Quartiere 1

GRAZIE BUONISTI !!!
MA QUESTE COSE FATELE FARE A CASA VOSTRA !!!

Più di 20 anni fa, quando scrivevo, denunciavo che nei prati della stazione dell’Anagnina gli immigrati si lavavano, si tagliavano i capelli, sì, si tagliavano i capelli in mezzo ai prati… ero razzista, ero fascista, “perché nun lavorano comme tè ? ? ” ed ecco i risultati del buonismo più becero, più ottuso il quale unito alla criminalità più spietata …

HA TRASFORMATO L’ITALIA IN UN LETAMAIO, in una TERRA DI TUTTI ECCETTO DEGLI ITALIANI e tutto è stato “finanziato“ CON IL DENARO PUBBLICO, denaro pubblico rubato per pagare tangenti a destra e a sinistra… e nessuno ancora pensa di dimettersi, di sparire !

“Non ci possiamo fare nulla ! ” ci hanno risposto gli agenti della Polizia Municipale di Firenze (tra i quali un maggiore, ufficiale superiore) ai quali ci siamo rivolti per denunciare questi scempi !

Da: EMILI Paolo [mailto: -------]
Inviato: martedì 14 aprile 2015 11: 43
Oggetto: I: FIRENZE: Domande al Sindaco e agli assessori
Priorità: Alta

Grazie alle iniziative meritorie dell’ArcheoClub di Ariccia, ho ri-visitato Firenze.

La gita, anche se è stata un po’ rovinata da qualche disguido organizzativo, è stata inevitabilmente molto interessante però mi ha fatto scoprire una città deturpata, violentata, offesa e per questo ho scritto la lettera che segue agli amministratori comunali di Firenze.

Aoh, qui sembra proprio che il grande “rottamatore” ha rottamato Firenze ed ora rottamerà l’Italia.

Saluti, Paolo

Da: EMILI Paolo [mailto: -------]
Inviato: martedì 14 aprile 2015 11: 28
A: -------
Cc: -------
Oggetto: FIRENZE: Domande al Sindaco e agli assessori
Priorità: Alta

Pregiatissimi amministratori pubblici di Firenze,

nei giorni scorsi ho visitato Firenze e mi sono domandato:

“Ma il sindaco, gli assessori di questa Città, di tanto in tanto fanno una passeggiata per le vie della loro Città ? Ma soprattutto sono coscienti che questa loro città è stata la Culla della Cultura Europea ? ”

Ecco quello che si vede dalla Galleria degli Uffizi… capito ???
Galleria degli Uffizi dove ci sono le opere di
Michelangelo, Leonardo, Raffaello !!!

E poi…

Questa è Firenze, la Culla della Cultura Europea !

Ora sembra una kasba, un bazar, una sorta di Marrakech totalmente invasa e gestita dai clandestini e dagli immigrati… da Palazzo Vecchio e per tutta l’area del “centro Storico” ho trovato un solo negozio di souvenir gestito da Italiani, da Toscani, da Fiorentini.

Una volta, ai Fiorentini guai a toccargli la loro Firenze, non è che erano gelosi ma ancora di più e i benefici di questo legame si sentivano anche nell’aria che respiravi ora sembra proprio tutto finito !

La sera il piazzale antistante al Duomo… scusate ma stiamo parlando del Duomo di Firenze (!), la Cattedrale Metropolitana di Santa Maria del Fiore, è invaso da una marea (sic !) di immigrati che vendono ogni sorta di mercanzia tra le quali anche un oggetto luminoso che viene lanciato in aria e poi cade lentamente a terra e in questo suo percorso deturpa, offende, violenta, oltraggia la bellezza, il decoro, il prestigio di millenni di Storia, di Genio, di Arte, di Cultura, di Intelligenza non solo Fiorentina ma anche Italiana !

Abbiamo protestato con i vigili urbani, anche con un “maggiore”, ufficiale superiore della polizia municipale, ma forse è servito solo a farsi prendere in giro perché sembra che questi tizi siano “autorizzati” e comunque di risposte ne abbiamo ricevute di tutti i tipi: “sono turisti”, “non gli possiamo fare nulla ! ”, “dove è di nostra competenza queste cose non succedono” e… udite, udite “In tutte le città Italiane succede questo ! ”.

Un’altra domanda mi martella il cervello:

“Signor sindaco, signori assessori, voi per quale squadra giocate ? Per l’Italia o per quella della marea di immigrati clandestini che ha invaso impunemente la nostra Nazione ? ”

Gradirei ricevere un vostro riscontro, grazie.

Distinti saluti, Paolo EMILI

PS: Dimenticavo, a Firenze paghi anche l’aria che respiri e ovunque vai devi farti spazio per camminare ! Altro che ALCOA, altro che ILVA è qui che passa la salvezza dell’Italia e degli ITALIANI !

Domenica 11 aprile 2021 10:37:52

"Città segrete": Palermo


Egr. Dott. Augias,

qualche giorno fa ho visto la puntata di "Città segrete" dedicata

a Palermo.

Francamente, ne sono rimasto alquanto deluso.

A cominciare dalla scelta da Lei operata di alcuni dei fatti e dei luoghi

attraverso i quali ha raccontato la storia della città.

Mi ha destato più di una perplessità anche il modo con cui è stato dipanato il
fil rouge che ha collegato le varie parti della narrazione, nonchè lo spazio

riservato loro nelle circa due ore di trasmissione.

Non ho capito, ad esempio, che bisogno c'era, per parlare di Palazzo dei

Normanni, di far partire il racconto di una storia che comincia con i Fenici, dai

bombardamenti della II Guerra Mondiale. L'impressione, a dire il vero assai

sgradevole, è stata che si volesse accreditare una figura come quella del

Generale Patton, peraltro assolutamente non rappresentativa della storia

della città, e messo temporaneamente a riposo per essersi reso protagonista di

un fatto estremamente grave come quello dello schiaffeggiamento di due

soldati americani ricoverati in ospedale, come quella dell'ennesimo

conquistatore che contempla Palermo dall'alto del Palazzo Reale, mentre i

palermitani, come Lei dichiara testualmente, "accolgono come liberatori coloro

che fino a poco prima li avevano bombardati".

Sarebbe stato molto meglio dedicare tutto questo tempo ad un altro

straniero, molto più illustre ed appassionato: mi riferisco

a Goethe, che definì Villa Giulia (le cui immagini tra l'altro Lei ha mostrato) "Il

più meraviglioso angolo della Terra"e all'interno della quale cercava la

"Urplant", la pianta originaria. Sempre per restare in tema di "misteri", Villa

Giulia è ricca di simboli massonici, in quanto il progetto fu voluto dai vertici della

massoneria siciliana e pertanto la sua pianta riproduce un percorso iniziatico.

Per inciso, sicuramente Lei saprà meglio di me che nel XVIII sec. la massoneria

era qualcosa di molto diverso da quella attuale, in quanto ispirata ai valori

dell'Illuminismo. Villa Giulia è il primo parco pubblico aperto in Italia il terzo in

Europa. Proprio accanto alla Villa Giulia, inoltre, si estendono i dieci ettari

dell'Orto Botanico, la cui fondazione risale al 1779. Si tratta del più importante

Orto Botanico d'Europa per la flora tropicale en plein air.

Al suo interno vi si possono ammirare esemplari monumentali di alberi tropicali

e di specie di fiori e frutti esotici provenienti da tutto il

mondo, molte delle quali introdotte in Europa per la prima volta proprio quì.

Quanto al tema delle "città sotterranee", che Lei in altre puntate dedicate ad

altre città ha così ben illustrato, non capisco come mai Lei abbia completamente

omesso il fatto che Palermo poggia su un intricato ed esteso sistema di

caverne e gallerie sotterranee, alcune delle quali opera dell'uomo. Il sottosuolo di

Palermo è attraversato da una fitta rete di canali, i qanat, che furono scavati

dagli Arabi per portare l'acqua dalle falde dei monti che fanno da corona alla

città fino ai giardini della Conca d'Oro. Alcuni qanat, come quello della

"Vignicella", sono visitabili con la guida di speleologi esperti.

Avrebbe potuto recarsi anche li, oltre che alle catacombe dei Cappuccini, e

trasmettere ai telespettatori il messaggio che la storia della Sicilia non è

indissolubilmente legata alla morte e alla mafia, secondo un vieto stereotipo che

Lei purtroppo ha banalmente reiterato.

La "Palermo sotterranea" avrebbe potuto offrirLe lo spunto per parlare anche di

un altro scrittore scrittore palermitano, oltre che del grandissimo Tomasi di

Lampedusa. Mi riferisco a Luigi Natoli e al suo celebre "I Beati Paoli", la cui

leggenda affonda le radici proprio nella Palermo sotterranea di cui sopra.

Sarebbe stata anche l'occasione per sottolineare, a proposito di quei Siciliani

che non corrono sotto le bandiere del vincitore di turno, che Luigi Natoli fu tra

quei -pochissimi- intellettuali di questo Paese a dire no al fascismo e che

pagò il suo rifiuto con l'estromissione dall'insegnamento.

Un'altra cosa che non ho condiviso, anche perché ho

ravvisato una disparità di trattamento rispetto alle città raccontate in

precedenza, è l'indugiare delle telecamere sul degrado delle

periferie. Non dico che non bisognasse parlare del "sacco di

Palermo" e che non fosse doveroso sottolineare le responsabilità

della classe dirigente siciliana, ma visto che era stato toccato il tema delle

responsabilità politiche, perché non sottolineare con

altrettanta evidenza il fatto che la rovina dei Florio e il conseguente

arresto dello sviluppo della Sicilia furono una scelta deliberata dei

governi Giolitti, a cominciare da quella di bloccare l'ascesa del porto

e dei cantieri navali di Palermo per favorire il porto ed i cantieri di

Genova?

Di queste cose e di molto altro avrebbe potuto parlare, egregio Dott. Augias,

invece di far scorrere minuti e minuti di trasmissione sulla terribile uccisione

della Baronessa di Carini e sui primi piani di Tommaso Buscetta e dei mafiosi

alla sbarra del maxi-processo.

Voglio essere chiaro: le stragi di Capaci e via d'Amelio, il martirio di

Don Puglisi e il maxi processo sono un passaggio obbligato per chiunque voglia

raccontare la storia recente di questa città. Ma Lei ha abbastanza esperienza del

medium televisivo per non sapere che una narrazione per immagini può essere

orientata non solo dalla loro scelta, ma anche dalla loro disposizione e sequenza

nell'arco della narrazione.

Peccato. Palermo avrebbe meritato e merita di essere raccontata meglio.

Alla fine, comunque, la città si riscatta da sola, grazie alla sua

folgorante bellezza, messa in risalto da splendidi scorci e

fantastiche riprese dall'alto.

In attesa di un Suo cortese riscontro, Le porgo i miei distinti saluti.

Pietro Muratore.

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