Messaggi e commenti per Corrado Augias - pagina 14
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Frasi di Corrado Augias
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Corrado Augias. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Corrado Augias.
Venerdì 30 aprile 2021 13:39:55
Come posso fare a recapitarle un volume?
Gentile dott. Augias,
avrei piacere, spero condiviso, di inviarLe un volume che tratta di un capitano americano, prof. di Harvard, e capo dei Fine Arts and Monuments AMGOT nel 1943 a Palermo. Quest'uomo in cinque mesi di permanenza palermitana, luglio - dicembre '43, seguì la messa in sicurezza e ricostruzioni dei monumenti e opere d'arte in Sicilia ma soprattutto a Palermo, fornendo consulenze e finanziamenti mentre nel resto d'Italia continuavano le operazioni militari. E' un lavoro di ricerca molto controverso e fuori dai solito stereotipi.
La ringrazio se vorrà rispondermi e tanti, tanti complimenti.
Cav. Attilio Albergoni - Palermo
Mercoledì 28 aprile 2021 13:33:09
Resilienza
Buongiorno
Eccellente dottor Augias
La prego di volersi spendere affinché la terminologia aziendalista e tecnicista non contamini il linguaggio. Già gli anglicismi lo inquinano quotidianamente. Perché dobbiamo dire, container designer lockdown, quando per ciascono di essi la lingua italiana dispone di più sinonimi? Senza parlare di ripartenza, criticità, implementazione. E adesso salta fuori la resilienza. Le giuro che non sono un fascista. Non mi sognere mai di chiamare ardente, il cognac, Ma adesso è troppo. Per favore, lo dica anche all'ottimo professor Zanchini.
Codialmente
Enrico Beretta
Venerdì 23 aprile 2021 14:42:25
LetturaDay
Caro Corrado,
(mi conceda questo familiare appellativo)
La seguo sempre con enorme piacere, incluso attualmente nella rubrica "Tante storie" con Giorgio Zanchini. Fate una... "bella coppia", tra il serio ed il faceto. Grazie per quello che ci offrite il venerdì.
Discorsi seri affrontati, come deve essere, con leziosa scioltezza.
Tengo a ringraziarLa particolarmente oggi, perché, alla fine della puntata, Lei ha detto in TV ciò che io ho urlato, saltando dalla mia sedia, quando ho sentito "LetteraturaDay", nonché la (gretta) coda esplicativa dell'edidore sul perché del "Day" anziché "Dì"). ..
Speravo che almeno il DanteDì avesse potuto mettere fine, almeno a questa odiosa pratica del "questooquelloDay". È avvilente osservare questo vituperio linguistico che ci assilla al quotidiano tra i "Caregivers" (pronunciata normalmente car giver, cioè chi dà l'auto), le "Card" di vario genere (saranno finite le tessere) ecc... Senza parlare dei bombardamenti di "lockdwon", "smartworking" (l'ho sentito pronunciare financo "smarwokkin").
È altrettanto desolante osservare che gli enormi sforzi fatti dalla prestigiosa "Accademia della Crusca", che suggerisce costantemente termini italiani, per evitare ostrogotismi angloidi. Siccome, come abbiamo imparato a casa "il pesce puzza dalla testa", fino a quando l'Amministrazione Pubblica continua a sfornare terminacci quali "Family act" (Decreto o Legge famiglia deve essere sicuramente impronunciabile), "Welfare" (benessere sarebbe troppo imtelligibile per tutti), "Autority" (Autorità sarebbe troppo italiana 😬) e così via, temo che la deturpazione della stupenda e vasta lingua italiana sia inesorabilmente
irreversibile.
Non se ne può proprio più di sentire parolacce da notabili o Amministratori pubblici che non nutrono alcun rispetto per la lingua italiana e ancora meno per il pubblico a cui si rivolgono (che sovente non riesce proprio a capire di cosa si tratti) 🙄☹😡.
Corrado, se è riuscito a leggermi fin quì, La ringrazio per la Sua attenzione, mentre La saluto con sincera ammirazione.
Gianni
(Reggio Emilia)
P. S. Spero che riesca ad estendere i documentari sulle città italiane, che seguo con estrema attenzione e trepidazione (sic)
Mercoledì 21 aprile 2021 07:50:30
Lei continua ad offendere i napoletani, ora tacciandoli di 'meschino provincialismo'. È lei, Augias, il provinciale piccolo piccolo, che travestito da intellettuale, insegna al paese la triste lezione del pregiudizio.
Martedì 20 aprile 2021 17:52:52
Polemiche sulla sua puntata su Napoli
Caro Dottor Augias,
ho seguito con passione tutte le sue puntate dedicate alle città segrete italiane. Ma quella su Napoli l'aspettavo con particolare trepidazione perchè amo quella città, ci ho vissuto per 7 anni durante gli studi universitari e credo di conoscerla abbastanza (mi sono laureato lì in sociologia con una tesi sulle origini della camorra).. Ebbene, devo dire che non riesco a condividere la levata di scudi degli "intellettuali" napoletani che hanno criticato duramente la sua trasmissione. Quanto alle critiche di una certa destra fascista e neo-borbonica, me le aspettavo e non dò ad esse peso. In verità all'inizio anch'io stavo per cambiare canale, non tanto per Cutolo ma per la parte dedicata a Maradona, che mi è sembrata retorica e banale. Poi però devo riconoscere che lei ha trattato con equi-distanza le vicende dell'abortita rivoluzione del 1799, citando appunto Cuoco che ne prevedeva il fallimento a causa dell'invasore francese e della distanza di Serra di Cassano, della Pimentel Fonseca e degli altri rivoluzionari dal sentimento del popolino. Ha descritto bene la vita e le opere di Giuseppe Moscati, le vicende di Masaniello, l'opera straordinaria di Eduardo De Filippo, le Quattro Giornate di Napoli, davvero non capisco perchè certi napoletani si indignano quando si parla di camorra. La camorra è il prodotto di un certo assetto socio-economico e del rapporto tra popolo alto e popolo minuto e, in una società caratterizzata dall'assenza di mobilità sociale ascendente, la violenza è stata l'unica risorsa di cui il povero, il sottoproletario (Cutolo ad esempio) poteva disporre per risalire lungo la piramide sociale e riuscire a trattare quasi alla pari con ministri e presidenti vari. Forse è questo che l'intellighenzia partenopea non vuole che si mostri ? Comunque a me il suo programma è piaciuto. Se poi la borghesia napoletana vuol nascondere la polvere sotto il tappeto, peggio per lei. Con stima, Giulio Pica, Sala Consilina (SA)
Lunedì 19 aprile 2021 18:27:52
Carissimo Direttore, mi auguro che Lei citi in pubblico, durante la sua trasmissione, questi semplici fatti:
1) ma come si fa a pagare un mutuo se non si ha reddito? cosa si deve vendere una persona per soddisfare ai bisogni delle banche ? non possono aspettare anche le banche che tutte le situazioni si assestino?
Si ricordino, le banche che i cattivi pagatori non sono i poveri cristi come noi, ma tutti coloro che non pagano le tasse e cominciare a recepire che noi siamo gli Italiani che hanno sempre pagato tutto e tutti, non i cinesi, che non pagano niente per anni e poi quando fanno i controlli se nè vanno e ne compare un altro nuovo pronto a ricominciare il giochetto del non pago, premesso che io non sono razzista,
2) ma perché non denuncia i cosi detti trader, che rubano solo soldi dalle tasche di cosi denominati investitori, promettendo guadagni favolosi, che non ci sono e non ci saranno mai, perché ci saranno solo richieste di denaro e abili raggiri tramite le carte di credito per rubare identità e denaro?
Indaghi e mi spieghi il perché di questi fatti.
Ed infine le voglio comunicare una verita assoluta l' Italia dei partiti politici deve finire, il partitismo deve finire una volta per tutte, uomini veri devono essere al centro del potere, come il sig. Draghi, e non fantocci che non decidono mai niente.
Saluti
Lunedì 19 aprile 2021 12:46:13
Città segrete: molto altro potrebbe scoprire su Napoli se avesse occhi neutri e mente aperta
Caro Augias,
ho seguito tutte le puntate su città segrete, dalle quali emergono spaccati della realtà e della Storia di quelle città.
Ho trovato quella su Napoli troppo e marcatamente sbilanciata su alcuni degli stereotipi sulla città cui lei ha voluto dare risalto (ad es. Cutolo e Maradona), mentre ha limitato a pochi secondi elementi della cultura come quelli da lei selezionati.
Se Luciano De Crescenzo ed il suo Prof. Bellavista di Lassù avessero visto la sua versione di Napoli, si sarebbero "rivoltati" nella tomba.
Sia chiaro che tutti i fatti e personaggi sono reali, appartenuti alla storia passata o recente di quella travagliata città.
La mia critica è sullo spazio dedicato nella trasmissione alle tante vicende di cui Napoli e l'Italia possono andare fieri rispetto ad eventi o personaggi di cui andare meno fieri.
Ma forse lei è stato l'ennesima vittima degli stereotipi cui i napoletani sono, loro malgrado, abituati.
Se in futuro le dovesse interessare riparlare di Napoli, e se volesse approfondire l'influenza della Cultura napoletana, approfondisca le fonti della Napoli Greco -Romana; del Ducato di Napoli; della Napoli normanna; della Napoli sveva; della Napoli angioina; della Napoli aragonese; del '700 borbonico; del decennio napoleonico; del ritorno borbonico fino alla Napoli del dopo Unità d'Italia.
Questo excursus le rivelerebbe e la sbalordirebbero i tanti primati Culturali di Napoli che hanno influenzato la Cultura italiana ed occidentale.
Scoprirebbe così che Napoli è la città con più teatri in Italia (ben 32) tra antichi e moderni. Teatri tra i quali primeggia per Storia e la Cultura del Teatro di S. Carlo, il più antico teatro d'Europa (cui nella sua trasmissione ha dedicato pochi colpevoli secondi).
Si sorprenderebbe a scoprire che Napoli vanta il centro storico più grande d'Europa, cui l'UNESCO ha dato queste motivazioni:
“Considerando che il sito è di eccezionale valore. Si tratta di una delle più antiche città d'Europa, il cui tessuto urbano contemporaneo conserva gli elementi della sua storia ricca di avvenimenti. I tracciati delle sue strade, la ricchezza dei suoi edifici storici caratterizzanti epoche diverse conferiscono al sito un valore universale senza uguali, che ha esercitato una profonda influenza su gran parte dell'Europa e al di là dei confini di questa. ”
Rimarrebbe certamente sorpreso dallo scoprire che nell'Università di Napoli, prima Università Pubblica, 1224, nel 1754 è stata istituita la prima cattedra di Economia Politica al mondo, per premiare il genio innovativo di Antonio Genovesi.
Scoprirebbe, tra l'altro che ancora oggi si naviga seguendo le norme dettate dal Codice Marittimo napoletano.
Per passare al trasporto ferroviario con la prima ferrovia italiana, la Napoli Portici.
Scoprirebbe con stupore che un Illustre napoletano, Gaetano Filangieri, influenzò la Costituzione americana, suggerendo, a B. Franklin, che gli aveva inviato la bozza di quella che sarebbe divenuta la Costituzione USA, di aggiungere al Diritto alla Vita e alla Libertà anche il Diritto alla perseguimento della Felicità (Valore nel DNA del Popolo napoletano).
Scoprirebbe l'influenza culturale di Benedetto Croce (cui lei ha fatto un riferimento di pochi secondi) e di altri Illustri letterati Napoletani da lei ignorati.
Scoprirebbe che esiste il conservatorio di S. Pietro a Majella e come è nato e quali musicisti ha visto o ha influenzato; solo per fare qualche nome: Domenico Cimarosa, Giovanni Paisiello, Giuseppe Scarlatti, Giovanni Battista Pergolesi.
Caro Augias, molto altro potrebbe scoprire se avesse occhi neutri e mente aperta.
Mentre lei ha dedicato molto della sua trasmissione a camorristi ed idoli del calcio i quali, pur facendo parte della storia di Napoli avrebbero meritato lo spazio giusto; non certo quello che lei ha deciso di dedicargli. Si vede che di Napoli è quello che ha capito. Peccato.
Poteva essere il primo o tra i primi a far scoprire Napoli a tanti italiani e stranieri che la seguono. oppure accodarsi ai tanti che di Napoli hanno capito solo gli stereotipi ed i luoghi comuni.
Peccato che un buon professionista come lei abbia scelto questa seconda via, certamente più facile.
Giancarlo Civita
Lunedì 19 aprile 2021 10:28:00
Napoli: non sono d'accordo con i miei concittadini che si dicono offesi
Gentile Augias,
io napoletano doc, nato in un palazzo di via Caracciolo e per tre volte consigliere comunale, le esprimo la mia solidarietà rispetto alle critiche ricevute in primis dalla nostra Amministrazione Comunale che si dice offesa dal suo racconto della città. Napoli è come Lei la ha descritta! Chi si offende denota un provincalismo non degno di cittadini di una grande città. Forse si può discernere sull'eccessivo tempo dedicato a Cutolo e Maradona ma nel complesso la fotografia è stata onesta e reale. Napoli va amata com'è, con i suoi pregi e con i difetti che l'hanno sempre caratterizzata. E' una città dalle molteplici facce dalla quale tanti napoletani sono fuggiti e per fortuna, molto spesso ritorrnati. Napule è mille culure! !
Carmine Attanasio
Lunedì 19 aprile 2021 08:23:59
Documentario su Napoli
Buongiorno Corrado Augias, grazie per il documentario su Napoli da lei presentato su Rai 2. Quanto dolore, quanta sofferenza sia politica che sociale. I napoletani sono veramente un popolo eroico. Mi è piaciuto il suo ripercorrere la storia di Napoli, dalla ribellione contro le monarchie allé 5 giornate alla proclamazione della Repubblica. C'è in loro una forza, un coraggio e un senso della libertà al di là di ogni limite. Da questo insieme nasce quella creatività che è tutta napoletana. Lei oltre a presentare, ha partecipato, ha mostrato empatia che mi è arrivata fino a farmi scendere le lacrime. Grazie ancora.
Sono una campana che vive all'estero da 40 anni.
Lavorare in una amministrazione pubblica