Messaggi e commenti per Corrado Augias - pagina 23

Raccolta di racconti "Affrettarsi Lentamente" di Giovanni De Gennaro edito dalla MReditori

Gentile dott. Augias,
mi chiamo Giovanni De Gennaro diplomato al liceo classico e laureato in legge e dipendente di un noto istituto di credito.
Sono un suo affezionato lettore, Raccolta di racconti "Affrettarsi Lentamente" di Giovanni De Gennaro edito dalla MReditori da anni nelle sue trasmissioni televisive che apprezziamo tutti in famiglia, riservandole sempre la nostra stima.
Nel 2019 ho pubblicato questa piccola raccolta di racconti intitolata "Affrettarsi Lentamente" edita da una piccolissima casa editrice.
È stato un modesto lavoro che però ho amato sin dal principio e che mi ha riservato qualche piccola gioia, avendo ricevuto la menzione speciale al premio internazionale europeo Oscar Wilde ed essendo risultata tra i 56 selezionati al premio Campiello da cui sono stati scelti i tre finalisti. Pur consapevole che trattasi di poca cosa per me è stato un grande successo, quale autore sconosciuto ed edito da una casa editrice altrettanto piccola e quasi del tutto sconosciuta; così come è stata una grande gioia per me, l'apprezzamento ricevuto dal dott. Carlo de Cesare che mi ha omaggiato con una bella recensione fatta dalla giornalista di rai tre Renata Bonaiuto sul suo sito dallo scaffale al web.
Pertanto avendo per lei una grande stima e riconoscendomi nei suoi pensieri, gliene volevo fare dono; ma non sapendo dove spedirle il cartaceo le volevo anticipare via mail la copia elettronica, nella speranza di ricevere il suo indirizzo dove inviarle il libro ed un suo gentile parere su questo mio lavoro.
Certo di un suo cortese riscontro le porgo i miei più sinceri saluti e le lascio i miei recapiti:
Giovanni De Gennaro
Via ------- n. 9
80046 San Giorgio a Cremano (Napoli)
Cellulare: 328. -------
Mail: ------- oppure -------

In fede
Giovanni De Gennaro

Intervista a re leone

Le invio l'intervista che ho immaginato al re di tutti gli animali del pianeta che condividono con noi: Ci siete in troppi, forza covid. RE LEONE.

Egregio Dottor Augias seguo da sempre le trasmissioni che conduce o a cui partecipa come ospite. Pur comprendendo la Sua scelta di interrompere la conduzione della trasmissione “Quante storie” sono dispiaciuto di non poterLa ascoltare quotidianamente ma La ringrazio per la partecipazione alla trasmissione del venerdì, appuntamento che aspetto per tutta la settimana.
Ritengo che Lei sia uno dei giornalisti più capaci della Storia degli ultimi decenni a fare analisi delle situazioni e a tradurre concetti complessi in parole semplici. Apprezzo la signorilità e la sagacia con cui espone il Suo pensiero in qualunque situazione. RingraziandoLa per l’esempio che quotidianamente fornisce ai giovani ai giovani giornalisti per continuare a difendere la Libertà di Stampa, Le formulo i più sinceri auguri di ogni bene.

L'Inaccessibile Solitudine di Dio

Buongiorno, ho terminato di scrivere il libro sopra indicato. Il contenuto è di tenore ateo, come il suo " Il Grande Romanzo Dei Vangeli", tuttavia non esamina la storia, ma muove dai giorni nostri, accompagnato dalla logica.
Mi piacerebbe inviargliene alcuni stralci e pubblicarlo.
Cordialità
Antonio Mosca

Buongiorno signor Augias, il suo appuntamento su Quante Storie è l'unico che nonostante il periodo pesante ci restituisce leggerezza. La sua ironia saggezza intelligenza profondità è preziosa e ultimamente ci diverte il teatrino con Zanchini. Grazie davvero le auguro buona salute e felicità

Susy Bergamaschi

Perché non rifà una sua trasmissione?

Egregio dr Augias
Perché un uomo di gran valore come lei, con la sua cultura competenza personalità non ha una sua trasmissione in tv? Ne sentiamo la mancanza!
Cordiali saluti
Giuseppe Crudele

Vorrei averti come nonno 😊 sei straordinario!

Festival di Sanremo

Gentilissimo Direttore,
decido di scriverLe per dar voce ad una mia profonda amarezza di questi giorni.
Quest’anno ho voluto di proposito seguire il Festival di Sanremo.
Sono un’insegnante di Scuola Primaria e i miei bambini soprattutto quelli più grandicelli mi invitano ad ascoltare delle canzoni moderne e mi chiedono di accompagnarle con la chitarra.
Ritengo che la musica sia un ponte di comunicazione incredibile tra educatori e alunni, genitori e figli
in quanto ha un potere e un fascino straordinario sulla capacità di emozionarci, di farci sognare e anche di influenzare le nostre convinzioni. Piace a tutti!!!
Essa può essere usata bene, ma può essere usata anche male: gli antichi greci dicevano che “Buone musiche generano buoni costumi” e a quanto pare non si sbagliavano!
Una volta il Festival era un’occasione per le famiglie italiane per riunirsi e guardare la bella musica: i testi delle canzoni erano belli, ricchi di valori come amicizia, amore e speranza.
Non ci vuole di certo un critico musicale per capire come la canzone vincitrice del Festival 2021 “Zitti e buoni” dei Maneskin sfoci nella volgarità più assoluta: testo imbarazzante per la quantità di parole e scene volgari, canzone priva di contenuto che ripete sempre le stesse parole imprimendole con facilità nella mente di chi l’ascolta.
Dobbiamo ammettere che una canzone del genere accentua il vuoto che i giovani si trovano costretti a vivere quotidianamente ORA PIU’ CHE MAI! !
Questi giovani musicisti con la loro musica stanno amplificando nelle nuove generazioni un vuoto ancora più grande, accentuando quell’individualismo disordinato che è la morte di ogni concetto di comunità vera e, quindi, di democrazia.
E’ proprio questa la società che vogliamo costruire?
Federica Avesani

La stimo tantissimo Prof. AUGIAS... sono. di Verona e l'ho conosciuta personalmente...

Uffa

Va bene che Lei è un professore e non si cura, per esempio, del Festival di Sanremo, ma devo osservare, anche se l'ho seguito molto poco, che le canzoni sono state smozzicate, imbrigliate, orripilanti. Le cantanti strillone, i cantanti dimezzati hanno creato solo un gioco di parole silenziose ed incomprensibili, tuffi di canzoni senza senso, nude ma intabarrate dentro inesistenti melodie. I nomi strani dei e delle cantanti si sono accompagnati ai titoli approssimativi delle canzoni affettati e non suscitati dal cuore, con insensibili significati senza aperture ed approfondimenti. Le espressioni canore sono annegate nella marea di una musica spenta ed abbandonata. Due vecchie navigate cantanti si sono abbassate nella voce e nel trillo sedute sulla monotonia delle canzoni. Ornella incantatrice dimessa e Orietta imbandita da pesanti vestaglie. Fiorello irsuto e capelluto è stato premiato e sbattuto sul muro dell'insignificanza. Amadeus ridente e deriso è rimasto indeciso e gaffista. Ultima della lista la Botteri lontana dai seri passati, abbandonata nella mistura dei gesti imperfetti. Adieu. avv. Pietro

Buongiorno professore. Sono da sempre un suo lettore e un suo estimatore.
Sono spinto a farle questa domanda, alla quale non trovo risposta:
Come mai, il mite, misericordioso e rivoluzionario Papa Bergoglio è così risoluto, categorico nel voler "cancellare" il Monastero di Bose, di fatto imponendo all'eccellente Enzo Bianchi di lasciare la comunità. Trattamento per un eretico.
Non trovo una spiegazione, se non una grande amarezza.
La ringrazio per il tempo che vorrà accordarmi per una sua illuminata risposta.
Claudio Altavilla
Abano Terme