Massimo Recalcati

Biografia
Massimo Recalcati nasce a Milano il giorno 28 novembre 1959. È uno tra i più importanti esperti di psicoanalisi in Italia. È divenuto molto noto alla fine degli anni 2010 grazie alla televisione. Ma chi è precisamente questo personaggio molto celebre nel suo campo? Cercheremo di seguito di conoscerlo meglio tracciando una breve biografia nella quale scopriremo la sua vita pubblica e privata.
Massimo Recalcati, la formazione
Recalcati è uno dei professionisti più noti e affermati nel settore della psicoanalisi. Cresce a Cernusco Sul Naviglio in una famiglia di floricoltori, con il padre che avrebbe voluto che seguisse la tradizione imprenditoriale di famiglia. Frequenta così un biennio professionale in floricoltura, diplomandosi poi in un istituto agrotecnico di Quarto Oggiaro (Milano). Il suo obiettivo però in questi anni è quello di diventare un maestro. Massimo decide di iscriversi alla Facoltà di Filosofia dove consegue la laurea nel 1985.
Il vero passo da gigante però è rappresentato dalla successiva specializzazione, che consegue dopo quattro anni, Psicologia Sociale, e alla continua formazione che prosegue fino al 2007 tra Milano e Parigi. Nella capitale francese segue la scuola di pensiero di Jacques-Alain Miller nel campo della psicoanalisi.
Ciascuno di noi si porta dentro una vocazione, siamo fatti per quella strada: quando perdiamo di vista questa linea, allora interviene la psicanalisi. O la religione.
È considerato uno dei professionisti in questo campo più noti e ricercati in Italia ed è uno dei membri dell'Associazione Lacaniana Italiana, oltre che direttore dell'Istituto di Ricerca di Psicoanalisi Applicata.
Nel periodo dal 1994 al 2002, Massimo Recalcati è stato anche direttore scientifico dell'ABA, un'associazione che studia in modo approfondito le cause che provocano l'anoressia e la bulimia.
Grazie alle sue notevoli competenze acquisite nel corso degli anni ha avuto diverse cattedre di insegnamento in importanti facoltà universitarie europee come Losanna, Milano, Urbino e Pesaro.
Il suo impegno professionale non conosce soste e nel 2003 fonda Jonas Onlus, un centro di clinica psicoanalatica per i nuovi sintomi . Nel 2007 dà vita a Palea, un seminario permanente che riguarda le scienze sociali e la psicoanalisi.
Oltre che in ambito clinico, l'attività di Recalcati si estende anche in quello editoriale: collabora con la casa editrice Feltrinelli curando la collana Eredi; collabora anche con l'edizione Mimesis, verificando la collana Studi di Psicoanalisi; cura anche diversi saggi e collabora fattivamente con testate giornalistiche di caratura nazionale come La Repubblica e Il Manifesto.
Vita privata di Massimo Recalcati
Il notevole impegno in ambito professionale non ha fortunatamente compromesso la sua vita privata, anche se Massimo Recalcati ha sempre cercato di mantenere il massimo riserbo sulla stessa. Quello che si è riuscito a sapere è che ha una moglie, Valentina, e due figli: Tommaso, nato nel 2004, e Camilla.
Il pensiero di Massimo Recalcati
Inizialmente, il suo lavoro nel campo della psicoanalisi si concentra esclusivamente sui disturbi del comportamento alimentare; partendo da questi si concentra poi su altri aspetti quali le dipendenze, il panico e le depressioni. Al centro del pensiero di Massimo Recalcati ci sono gli assunti di Jacques Lacan, uno dei maggiori psicoanalisti francesi, che mette alla base delle sue tesi il dualismo continuo tra godimento e desiderio.
A questo, Recalcati affianca poi il rapporto tra padre e figlio e i legami di tipo familiare nei quali riveste molta importanza quello con la madre.
Oltre a ciò si interessa anche dei continui mutamenti che si osservano nella società moderna. Ciò lo porta nel corso del 2017 ad ottenere l'importante premio Ernest Hemingway della città di Lignano Sabbiadoro. Un ultimo suo campo di interesse è quello tra la pratica dell'arte e lo studio della psicoanalisi. Cura infatti delle mostre d'arte nella seconda metà degli anni 2010 tra Pisa e Roma, fino ad arrivare sul piccolo schermo con la rubrica televisiva "L'inconscio dell'opera", trasmesso nel 2016 dal canale Sky Arte.
La televisione, i libri, il teatro
Massimo Recalcati diventa un nome noto al grande pubblico a partire dal 2018, grazie alla trasmissione televisiva di Rai 3 "Lessico famigliare": in quattro appuntamenti settimanali, il professore affronta la tematica della famiglia attraverso un linguaggio psicoanalitico; la scenografia ripropone una lezione davanti a un pubblico come se fosse una grande aula accademica, tuttavia non mancano i contributi quali interviste di vari personaggi. In particolare le figure e i ruoli analizzati sono quelli della madre, del padre, del figlio e della scuola.
Sempre nello stesso anno appare sul canale La Effe in "A libro aperto", un documentario autobiografico che lega la propria storia personale a quella della generazione nata negli anni '60. Il titolo è "A libro aperto" è preso in modo omonimo dal suo libro.
All'inizio del 2019 torna in tv su Rai 3 con "Lessico amoroso": sette puntate sul tema dell'amore, che proseguono il format di "Lessico amoroso". Visto il successo e l'interesse del pubblico, la produzione tv prosegue anche l'anno successivo: alla fine di marzo 2020 prende il via "Lessico civile", nei quali Massimo Recalcati affronta i temi del confine, l’odio, l’ignoranza, il fanatismo e la libertà.
Il teatro
Tra il 2018 e il 2019 Recalcati presta la sua consulenza alla drammaturgia di alcuni spettacoli teatrali: "In nome del padre" (2018) e "Della madre" (2019), primi due capitoli della trilogia "In nome del padre, della madre, dei figli" (2018), di Mario Perrotta, attore, drammaturgo, e regista teatrale.
Il professore scrive poi per il teatro "La notte di Gibellina", un testo che viene interpretato dall'attore Alessandro Preziosi e messo in scena presso il Grande Cretto di Gibellina, alla fine del mese di luglio 2019.
Di lui Chiara Gamberale ha scritto:
Non ci stiamo tanto a girare attorno: è il più bravo di tutti. A parlare di noi, di quanto fa male quello che ci fa male, di cosa potrebbe farci stare bene – o comunque meglio – se solo trovassimo il coraggio di guardarci in faccia (anzi, dietro alla nuca, dove secondo Lacan, per ognuno c’è scritto il segreto del suo destino). Nessuno come Massimo Recalcati ci fa sentire chiamati in causa anche se non lo vogliamo, soprattutto se non lo vogliamo: da figli, da genitori. Da persone che hanno bisogno d’amore almeno quanto ne hanno paura.
7 - Sette, Corriere della Sera, 24 maggio 2019
Libri di Massimo Recalcati
Dall'inizio degli anni '90 Recalcati scrive e cura diverse pubblicazioni editoriali, perlopiù saggi. I suoi libri vengono tradotti in molte lingue. Qui di seguito ci limitiamo ad elencare alcuni suoi titolo a partire dall'anno 2012:
- Ritratti del desiderio (2012)
- Jacques Lacan. Desiderio, godimento e soggettivazione (2012)
- Il complesso di Telemaco. Genitori e figli dopo il tramonto del padre (2013)
- Non è più come prima. Elogio del perdono nella vita amorosa (2014)
- L’ora di lezione. Per un'erotica dell'insegnamento (2014)
- Le mani della madre. Desiderio, fantasmi ed eredità del materno (2015)
- Il mistero delle cose. Nove ritratti di artisti (2016)
- Il segreto del figlio. Da Edipo al figlio ritrovato (2017)
- Contro il sacrificio. Al di là del fantasma sacrificale (2017)
- I tabù del mondo. Figure e miti del senso del limite e della sua violazione (2018)
- A libro aperto. Una vita è i suoi libri (2018)
- Mantieni il bacio. Lezioni brevi sull’amore (2019)
Frasi di Massimo Recalcati
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