Paul Cayard
Biografia
Figlio dello scenografo dell'Opera di San Francisco, città in cui è nato il 19 maggio 1959, Paul Cayard ha come velista due padri putativi: l'americano Tom Blackaller, che conobbe quando aveva 18 anni e fece di lui un grande timoniere di Star (classe di cui nel 1988 è stato campione del mondo) e Raul Gardini, che a 25 anni gli affidò il timone del suo maxi Il Moro, e a 29 anni gli affidò la gestione della sfida miliardaria del Moro di Venezia per la Coppa America 1992, a San Diego.
Paul Cayard è sposato con Icka, figlia di Pelle Peterson, campione svedese di Star e timoniere di Coppa America. Due i figli, Daniel e Alessandra, quest'ultima nata a Milano.
Se negli USA Cayard ha mosso i primi passi nella vela mondiale, è su barche italiane che Cayard ne è diventato un protagonista: nel 1989 vince il Mondiale Maxi con il Moro di Gardini e la One Ton Cup a Napoli, su Brava di Pasquale Landolfi, dove al timone c'è Francesco De Angelis come skipper, che nel futuro diventerà con Luna Rossa uno dei suoi avversari più temibili.
Dal 1989 al 1992 si occupa della sfida del Moro: ha già avuto due esperienze in Coppa America, nel 1983 su Defender di Blackaller e nel 1987 su USA.
Con il Moro vince la Vuitton Cup contro i neozelandesi, che ancora adesso non gli hanno perdonato la querelle del bompresso, e perde nella finale con America 3.
Tre anni dopo, nel 1995, si ritrova a San Diego come defender, timoniere di Stars & Stripes di Conner: questa volta i Kiwi si prendono la rivincita e portano ad Auckland la Coppa.
Dopo la Coppa America 1995 decide di avviare un suo progetto per mettere a frutto quello che ha imparato nella gestione dell'avventura del Moro. Trovare sponsor non è facile e Cayard si rende conto che deve fare qualcosa per renderlo appetibile per aziende interessate a investire miliardi nello sport.
Tenta invano di trovare degli sponsor italiani per non disperdere il patrimonio di uomini ed esperienze raccolto, ma nell'Italia scossa dallo scandalo di "Mani Pulite" non trova ascoltatori interessati.
Accetta di guidare un team della Whitbread, il Giro del Mondo a tappe in equipaggio, con EF Language. Accanto a sè chiama l'amico Francesco De Angelis, ma al velista napoletano pochi mesi dopo Patrizio Bertelli offre il ruolo di skipper per la sfida di Prada alla Coppa America.
De Angelis accetta; Cayard dichiarerà: "avrei fatto la stessa cosa".
Alla Whitbread, sua prima esperienza di regate oceaniche, sbaraglia tutti e vince: ora è facile trovare gli sponsor che gli consentono l'accesso con AmericaOne alle finali della Louis Vuitton Cup.
Poco dopo arriva una delle più grosse delusioni della sua vita: viene battuto durante l'Americas Cup dall'ormai mitica imbarcazione italiana "Luna rossa".
In seguito, fra Luna Rossa e AmericaOne si è stabilita un appassionante sentimento di competizione che, con i suoi alti e bassi, ha tenuto tutti col fiato sospeso.
Nel 2006 ha partecipato alla "Volvo Ocean Race" arrivando secondo: nell'occasione Cayard è stato skipper della barca "Pirates of the Caribbean" sponsorizzata dalla Walt Disney, proprio per promuovere l'uscita del secondo capitolo dell'omonimo film.
Per l'America's Cup 2007 Paul Cayard è la voce che in Italia commenta le gare su La7. Poi da novembre 2007 diventa direttore sportivo del team Desafio Espanol.
Dal 2009 al 2012 è parte del team Artemis Racing, Challenger of Record per la XXXIV America's Cup.
Nel 2023 il suo impegno è quello di seguire la squadra americana di vela.
Frasi di Paul Cayard
Foto e immagini di Paul Cayard
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Paul Cayard. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Paul Cayard.
secondo me il velista più forte del mondo. sarebbe il mio sogno piu grande uscire e regatare al suo fianco.
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