Hugh Laurie
Biografia
James Hugh Calum Laurie nasce l'11 giugno del 1959 a Oxford, in Inghilterra, quarto di quattro figli (ha due sorelle e un fratello), da una famiglia piuttosto benestante: il padre, W.G.R.M. Ran Laurie, è un medico ed ex olimpionico di canottaggio, vincitore della medaglia d'oro ai Giochi di Londra del 1948. Cresciuto nella città natale secondo un'educazione presbiteriana, frequenta la Dragon School prima di iscriversi all'Eton College e, quindi, al Selwyn College di Cambridge, ottenendo un Third Class Honours degree alla facoltà di archeologia e antropologia.
Durante gli anni del college e dell'università segue le orme del padre, intraprendendo la carriera di canottiere: vince i campionati britannici juniores nel 1977, e nello stesso anno partecipa ai Campionati Mondiali Giovanili in rappresentanza del Britain Youth Team. Nel 1980, gareggia per i Silver Goblets con il suo partner J.S. Palmer nel team degli Eton Vikings; in seguito, ha modo di prendere parte alla sfida di canottaggio tra Oxford e Cambridge, conquistando un Blue. Hugh Laurie, tuttavia, deve abbandonare l'attività sportiva dopo essersi ammalato di mononucleosi; decide, quindi, di entrare nei "Footlights" di Cambridge, una compagnia teatrale di cui fa parte anche Emma Thompson: i due iniziano una relazione, destinata comunque a concludersi nel giro di breve tempo.
È proprio la Thompson, per altro, a presentare a Laurie, Stephen Fry, colui il quale diventerà co-autore e co-protagonista della maggior parte dei suoi lavori comici. Diventato presidente dei "Footlights" nel 1981, ultimo anno di università, Hugh vince grazie a "The cellar tapes", lo spettacolo di fine corso, il Perrier Award assegnato al Fringe Festival di Edinburgo: la pièce, scritta da Hugh Laurie con l'aiuto di Fry, vede nel cast, oltre a loro due e alla Thompson, anche Penny Dwyer, Paul Shearer e Tony Slattery.
Il giovane Hugh, quindi, decide di concentrarsi sulla carriera di attore, e a partire dal 1982 ottiene anche le prime parti in televisione: nel film di John Kilby "Cambridge footlights revue", nella serie tv "There's nothing to worry about!", nel film (ancora di Kilby) "The crystal cube" e nel telefilm "Alfresco". Dopo una breve apparizione nella serie "The young ones", Laurie esordisce anche al cinema in "Plenty", di Fred Schepidi, per poi tornare sul piccolo schermo con il telefilm "Blackradder", in cui interpreta George, e con il film "The laughing prisoner". È il 1987: due anni dopo Hugh Laurie torna sul grande schermo con "Spalle nude", di David Hare, e sposa Jo Green, amministratrice teatrale e architetto che gli darà tre figli (Rebecca, Bill e Charles).
Nel frattempo, prosegue il sodalizio con Stephen Fry, che dà vita agli sketch di "A bit of Fry and Laurie" e soprattutto alla serie "Jeeves e Wooster", in cui Laurie veste i panni di Bertie Wooster, mostrando doti di cantante e pianista particolarmente apprezzabili. Iniziano a aumentare anche le chiamate al cinema: dopo essere stato diretto da Kenneth Branagh in "Gli amici di Peter" nel 1992, l'attore britannico entra nel cast di pellicole di successo come "Ragione e sentimento", di Ang Lee, e "La carica dei 101 - Questa volta la magia è vera". Ha l'occasione di prendere parte al film delle Spice Girls, nel 1997, prima di recitare ne "La maschera di ferro", di Randall Wallace, e nella commedia di Rob Minkoff "Stuart Little - Un topolino in gamba". Dopo aver debuttato anche come scrittore, con il thriller comico "The gun seller" (in Italia pubblicato da Marsilio con il nome "Il venditore di armi"), e aver recitato come guest star in un episodio di "Friends" ("Il matrimonio di Ross", del 1998), viene diretto da Bob Elton in "Maybe baby", e ancora da Minkoff nel secondo episodio di "Stuart Little", prima di interpretare Ian ne "Il volo della fenice", di John Moore, remake della pellicola omonima degli anni Sessanta. Il film esce nel 2004, anno in cui inizia la lavorazione del telefilm che gli regala la fama internazionale: "Dr. House - Medical Division".
Prodotta dalla Fox, la serie tv racconta le vicende del dottor Gregory House, medico tanto misantropo quanto geniale, poco socievole e facilmente irritabile: il ruolo vale a Hugh Laurie due Golden Globe (nel 2006 e nel 2007) come migliore attore in una serie tv drammatica, una nomination agli Emmy Awards e una TCA Award. Nel contempo si dedica, comunque, anche ad altri progetti: doppia "The tale of Jack Frost", "Stuart Little 3 - Un topolino nella foresta" e "Valiant - Piccioni da combattimento". Nel 2007 l'attore riceve dalla Regina Elisabetta II il titolo di Most Excellent Order of the British Empire. L'anno dopo, mentre prosegue "Dr. House", torna al cinema con "La notte non aspetta", di David Ayer. Dopo aver doppiato i film "Mostri contro alieni" e "Mostri contro alieni - Zucche mutanti venute dallo spazio", nel 2011 Hugh Laurie recita in "Scusa, mi piace tuo padre", mentre l'anno successivo dà l'addio, dopo 177 episodi, al personaggio di House, con la conclusione del telefilm.
Ha, quindi, l'opportunità di dedicarsi a un'altra sua grande passione, la musica: dopo aver pubblicato nel 2011 il suo primo album, "Let them talk", l'artista britannico si esibisce l'anno successivo al Montreux Jazz Festival, per poi dare alle stampe, nel 2013, il suo secondo disco, "Didn't it rain". In Italia, Hugh Laurie è stato doppiato soprattutto da Sergio Di Stefano (che gli ha prestato la voce nelle prime sei stagioni di "Dr. House" fino alla sua morte), ma anche - tra gli altri - da Luca Biagini (ancora in "Dr. House"), Antonio Sanna, Ennio Coltorti e Roberto Chevalier.
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Biografieonline non ha contatti diretti con Hugh Laurie. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Hugh Laurie.
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