Resurrezione Rai tre
Messaggio per Corrado Augias
Lunedì 16 ottobre 2023 18:53:25
MI ha colpito, in un Suo intervento a “ Quante storie” quel Suo “sorrisino” di fronte alle convinzioni religiose sulla Resurrezione.
E la Sua domanda: “ ma non vorrà mica credere alla favola della resurrezione?
Sono credente e praticante ma mi rendo conto che, una certa narrazione cristiana possa indurre un non credente come Lei a sorridere.
Però Le pongo io una domanda: come possiamo pensare che tutto quello che ciascuno di noi vive, pensa, ricerca, conosce e desidera conoscere, muoia davvero in una decomposizione corporea?
Siamo dotati di una mente capace di esplorare infiniti mondi esteriori ed interiori e di sbattere contro le porte dell’inconosciuto portando dentro però la netta percezione che oltre c’è Altro.
Possono davvero morire con noi tutte le indagini che la nostra mente riesce a condurre in ogni campo ma soprattutto nell’infinitamente piccolo, alla ricerca della provenienza di Tutto e nell’infinitamente Grande nella speranza di capirne la destinazione.
Queste domande:
- come si è formata davvero la materia e
- dove finisce l’Universo,
non troveranno mai risposta e noi sprofonderemo nel Nulla con tutta questa vitale esigenza di capire?
Non proviamo forse una particolare ma indescrivibile emozione quando spingiamo la nostra mente verso l’infinito e alle porte dell’Eterno? E’ una emozione che fa paura e che ci obbliga a fermarci e tornare indietro. Solo la descrizione di un buco nero può minimamente avvicinarsi per aiutarci a descrivere e comprendere quel mancato salto nel precipizio abissale dell’ignoto che ci sembra di aver avuto di fronte.
Io non so se esista davvero una “Resurrezione”, avere una fede è sempre un salto nel buio, è un rischio che uno decide di correre, quello che so è che mi rifiuto di pensare che tutta la meraviglia si cui siamo costituiti, tutte le capacità che ci ritroviamo, tutta la potenza della nostra sfera interiore, finisca nel Nulla.
Non riesco a restare nell’infinito ma lo intuisco nelle dimensioni dell’Universo, non riesco ad accedere all’Eterno ma la mia mente sa arrivare in tempi inesplorati; quello che trovo assurdo, impossibile, diabolico e. (. non esistono aggettivi nel linguaggio umano), è che esista (ossimoro) IL NULLA.
Ecco desideravo EsprimerLe i sentimenti che ho provato ascoltandoLa, perché mi sono ritrovata a riandare spesso al ricordo di quel Suo “irresistibile” ed eloquente sorrisino.
Credo non ci siano risposte alle mie domande, la Verità che cerchiamo o morirà incompiuta con ciascuno di noi oppure… ci ritroveremo… e sorriderò io.
E la Sua domanda: “ ma non vorrà mica credere alla favola della resurrezione?
Sono credente e praticante ma mi rendo conto che, una certa narrazione cristiana possa indurre un non credente come Lei a sorridere.
Però Le pongo io una domanda: come possiamo pensare che tutto quello che ciascuno di noi vive, pensa, ricerca, conosce e desidera conoscere, muoia davvero in una decomposizione corporea?
Siamo dotati di una mente capace di esplorare infiniti mondi esteriori ed interiori e di sbattere contro le porte dell’inconosciuto portando dentro però la netta percezione che oltre c’è Altro.
Possono davvero morire con noi tutte le indagini che la nostra mente riesce a condurre in ogni campo ma soprattutto nell’infinitamente piccolo, alla ricerca della provenienza di Tutto e nell’infinitamente Grande nella speranza di capirne la destinazione.
Queste domande:
- come si è formata davvero la materia e
- dove finisce l’Universo,
non troveranno mai risposta e noi sprofonderemo nel Nulla con tutta questa vitale esigenza di capire?
Non proviamo forse una particolare ma indescrivibile emozione quando spingiamo la nostra mente verso l’infinito e alle porte dell’Eterno? E’ una emozione che fa paura e che ci obbliga a fermarci e tornare indietro. Solo la descrizione di un buco nero può minimamente avvicinarsi per aiutarci a descrivere e comprendere quel mancato salto nel precipizio abissale dell’ignoto che ci sembra di aver avuto di fronte.
Io non so se esista davvero una “Resurrezione”, avere una fede è sempre un salto nel buio, è un rischio che uno decide di correre, quello che so è che mi rifiuto di pensare che tutta la meraviglia si cui siamo costituiti, tutte le capacità che ci ritroviamo, tutta la potenza della nostra sfera interiore, finisca nel Nulla.
Non riesco a restare nell’infinito ma lo intuisco nelle dimensioni dell’Universo, non riesco ad accedere all’Eterno ma la mia mente sa arrivare in tempi inesplorati; quello che trovo assurdo, impossibile, diabolico e. (. non esistono aggettivi nel linguaggio umano), è che esista (ossimoro) IL NULLA.
Ecco desideravo EsprimerLe i sentimenti che ho provato ascoltandoLa, perché mi sono ritrovata a riandare spesso al ricordo di quel Suo “irresistibile” ed eloquente sorrisino.
Credo non ci siano risposte alle mie domande, la Verità che cerchiamo o morirà incompiuta con ciascuno di noi oppure… ci ritroveremo… e sorriderò io.
Da: Marson Ivana
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