L'inutile monito del Capo dello Stato
Messaggio per Enrico Mentana
Mercoledì 28 luglio 2021 20:51:14
Buonasera Dr. Mentana.
Ci hanno provato in tanti, a convincere i recalcitranti del vaccino a fare una semplice iniezione: E naturalmente, non poteva mancare all'appello il monito del Presidente Mattarella, il quale giustamente ribadisce che vaccinarsi è un DOVERE, che il vero nemico della libertà è il virus, non il vaccino, che se continueremo ad andare avanti così rischieremo nuovamente la paralisi totale. Parole giuste, parole sacrosante, mancano ormai solo quelle di Papa Francesco che ci ricordi che vaccinarsi è cosa buona e giusta. Ma mi domando a cosa servano i moniti lanciati, anche, dalle cariche più alte dello Stato e non solo, se la parola DOVERE resta confinata soltanto ad una "scelta" che spetta unicamente ai cittadini, si suppone adulti e "vaccinati", è il caso di dirlo, che rimangono fermi sulle proprie posizioni. Fintanto che l'operato di un governo, che sembra ricalcare sempre più la sagoma del precedente Conte in tema di tentennamenti, paure ed indecisione, rimane confinato alla "scelta" di chi decide di non farsi vaccinare, qualunque sia il motivo di questa scelta, l'operato resta monco, indefinito, vago. Mi rendo conto come la burocrazia sia la principale responsabile di molti disastri di questo Paese, ma se si vuole ingaggiare non una battaglia, bensì una guerra contro il virus, bisogna allargare il concetto di DIRITTI E DOVERI nei confronti non solo di se stessi ma anche degli altri, Ergo, che si faccia una legge che lo renda obbligatorio. Qui non si tratta di convocare i parenti di un malato allo stadio terminale o in come per decidere se staccare o meno la spina che lo tiene attaccato al respiratore. Il malato. allo stadio terminale, oppure in coma, non provoca danni agli altri se si eccettua lo strazio dei familiari alle prese con una terribile decisione. Il cittadino che non vuole vaccinarsi e magari è pure portatore asintomatico, i danni agli altri li provoca, e non solo in forma di contagio ma anche per l'impossibilità di dare, con il proprio contributo, l'ultima botta ad un virus che non conosce confini, condizioni climatiche, che si annida dappertutto e ci fa RISCHIARE, noi tutti, NON SOLO DI COMPROMETTERE LA NOSTRA SALUTE MA ANCHE D'INFLIGGERE IL COLPO DEFINITIVO alla ripresa dell'economia. E sciocco ed inutile è anche il rilascio, quale strumento comprovante dell'avvenuta vaccinazione, della green pass. l'Italia, lo sappiamo bene, è il Paese di Machiavelli, e non ci voleva molto ad immaginare che, come vengono falsificati documenti e passaporti, anche la green pass può risultare falsa. Io non comprendo il motivo di tanta indecisione. Se qualcuno si ferisce con un oggetto a rischio, sporco o arrugginito, l'azione più sensata da fare è correre in ospedale e farsi l'antitetanica. Anche per l'antitetanica viene rilasciato un tesserino d'immunità con richiamo e scadenza a, mi pare, 5 anni. e nessuno si è mai sognato di contestarlo. Dunque, perchè tanta ostinazione di fronte ad un'operazione che richiede solo pochi minuti e che salverebbe tante vite umane oltre la propria? non ci troviamo nella condizione di fare i difficili, non si scherza con le malattie. So molto bene che ci sono religioni che impongono ai propri adepti di evitare trasfusioni di sangue che eviterebbero la propria morte o quella dei congiunti, preferendo volare all'altro mondo. Certo, pe molti di noi sono scelte incomprensibili, quasi pazzesche, ma in questo caso, dal momento che il volontario morituro non arreca danni a nessuno, ebbene, per quanto assurde e paradossali possano essere tali scelte, occorre rispettarle. Ma qui ne va della vita di tutti noi, e QUESTO E'INGIUSTO. Alle soglie di ferragosto già si discetta del ritorno in aula di alunni ed insegnanti che non vogliono farsi vaccinare. Ebbene, in tali casi estremi, bisogna ricorrere a rimedi estremi. Come già fu per medici ed infermieri, chi va in classe senza essere vaccinato perde il diritto alla scuola e allo stipendio. Chi rifiuta di farsi vaccinare, non dovrebbe entrare allo stadio e neppure al ristorante, al bar, viaggiare in treno o in aereo. Io non ci sto alla privazione della vita, che fino ad oggi abbiamo sofferto tutti insieme. Non voglio rimanere confinata in casa per colpa di un gruppo d'irriducibili. PERCHE' ' SI TRATTA DELLA MIA VITA, e per lunga o breve che sia non voglio comprometterla per colpa d'ideologie che non condivido, che non comprendo e che non mi appartengono. Pertanto, anzichè solo ammonire, bisogna agire. Con decisione e fermezza, se si è convinti delle proprie parole. Altrimenti, come dicevano i latini, VERBA VOLANT. E noi MORITURI restiamo..
Ci hanno provato in tanti, a convincere i recalcitranti del vaccino a fare una semplice iniezione: E naturalmente, non poteva mancare all'appello il monito del Presidente Mattarella, il quale giustamente ribadisce che vaccinarsi è un DOVERE, che il vero nemico della libertà è il virus, non il vaccino, che se continueremo ad andare avanti così rischieremo nuovamente la paralisi totale. Parole giuste, parole sacrosante, mancano ormai solo quelle di Papa Francesco che ci ricordi che vaccinarsi è cosa buona e giusta. Ma mi domando a cosa servano i moniti lanciati, anche, dalle cariche più alte dello Stato e non solo, se la parola DOVERE resta confinata soltanto ad una "scelta" che spetta unicamente ai cittadini, si suppone adulti e "vaccinati", è il caso di dirlo, che rimangono fermi sulle proprie posizioni. Fintanto che l'operato di un governo, che sembra ricalcare sempre più la sagoma del precedente Conte in tema di tentennamenti, paure ed indecisione, rimane confinato alla "scelta" di chi decide di non farsi vaccinare, qualunque sia il motivo di questa scelta, l'operato resta monco, indefinito, vago. Mi rendo conto come la burocrazia sia la principale responsabile di molti disastri di questo Paese, ma se si vuole ingaggiare non una battaglia, bensì una guerra contro il virus, bisogna allargare il concetto di DIRITTI E DOVERI nei confronti non solo di se stessi ma anche degli altri, Ergo, che si faccia una legge che lo renda obbligatorio. Qui non si tratta di convocare i parenti di un malato allo stadio terminale o in come per decidere se staccare o meno la spina che lo tiene attaccato al respiratore. Il malato. allo stadio terminale, oppure in coma, non provoca danni agli altri se si eccettua lo strazio dei familiari alle prese con una terribile decisione. Il cittadino che non vuole vaccinarsi e magari è pure portatore asintomatico, i danni agli altri li provoca, e non solo in forma di contagio ma anche per l'impossibilità di dare, con il proprio contributo, l'ultima botta ad un virus che non conosce confini, condizioni climatiche, che si annida dappertutto e ci fa RISCHIARE, noi tutti, NON SOLO DI COMPROMETTERE LA NOSTRA SALUTE MA ANCHE D'INFLIGGERE IL COLPO DEFINITIVO alla ripresa dell'economia. E sciocco ed inutile è anche il rilascio, quale strumento comprovante dell'avvenuta vaccinazione, della green pass. l'Italia, lo sappiamo bene, è il Paese di Machiavelli, e non ci voleva molto ad immaginare che, come vengono falsificati documenti e passaporti, anche la green pass può risultare falsa. Io non comprendo il motivo di tanta indecisione. Se qualcuno si ferisce con un oggetto a rischio, sporco o arrugginito, l'azione più sensata da fare è correre in ospedale e farsi l'antitetanica. Anche per l'antitetanica viene rilasciato un tesserino d'immunità con richiamo e scadenza a, mi pare, 5 anni. e nessuno si è mai sognato di contestarlo. Dunque, perchè tanta ostinazione di fronte ad un'operazione che richiede solo pochi minuti e che salverebbe tante vite umane oltre la propria? non ci troviamo nella condizione di fare i difficili, non si scherza con le malattie. So molto bene che ci sono religioni che impongono ai propri adepti di evitare trasfusioni di sangue che eviterebbero la propria morte o quella dei congiunti, preferendo volare all'altro mondo. Certo, pe molti di noi sono scelte incomprensibili, quasi pazzesche, ma in questo caso, dal momento che il volontario morituro non arreca danni a nessuno, ebbene, per quanto assurde e paradossali possano essere tali scelte, occorre rispettarle. Ma qui ne va della vita di tutti noi, e QUESTO E'INGIUSTO. Alle soglie di ferragosto già si discetta del ritorno in aula di alunni ed insegnanti che non vogliono farsi vaccinare. Ebbene, in tali casi estremi, bisogna ricorrere a rimedi estremi. Come già fu per medici ed infermieri, chi va in classe senza essere vaccinato perde il diritto alla scuola e allo stipendio. Chi rifiuta di farsi vaccinare, non dovrebbe entrare allo stadio e neppure al ristorante, al bar, viaggiare in treno o in aereo. Io non ci sto alla privazione della vita, che fino ad oggi abbiamo sofferto tutti insieme. Non voglio rimanere confinata in casa per colpa di un gruppo d'irriducibili. PERCHE' ' SI TRATTA DELLA MIA VITA, e per lunga o breve che sia non voglio comprometterla per colpa d'ideologie che non condivido, che non comprendo e che non mi appartengono. Pertanto, anzichè solo ammonire, bisogna agire. Con decisione e fermezza, se si è convinti delle proprie parole. Altrimenti, come dicevano i latini, VERBA VOLANT. E noi MORITURI restiamo..
Da: Roberta
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