Figlio di Putin

Messaggio per Enrico Mentana

Giovedì 17 marzo 2022 20:46:28
"Assassino", "omicida", "criminale"... e con ciò? Direttore Mentana, va bene che le parole vanno calibrate a seconda delle situazioni e di chi ci troviamo di fronte, ma francamente, tutto questo "scandalo" costruito intorno ai giustissimi epiteti utilizzati da Biden nei confronti di Putin, francamente non mi suscita alcuna indignazione, anzi. Come vogliamo definire, infatti, un individuo (lasciamo da parte la carica politica) che si è macchiato di genocidio, crimini contro l'umanità, attacchi vigliacchi sferrati dopo promesse di tregua, bombardamenti contro i civili, massacro di bambini??? Pazzo, no, dal momento che neppure lei non crede alla sua sia pur lucida follia, abile stratega militare neppure, dal momento che l'Ucraina lo surclassa perlomeno in quanto a resistenza di nervi, furbo mentitore? Forse, se, come anche convenuto da Fabbri, occorre attendere le prossime mosse per "interpretare" cosa effettivamente costui, si prefigge di ottenere. Io, per parte mia, continuo a sostenere che, allo scopo di salvare le vittime innocenti di questa... come la chiama, Putin? "operazione", forse, (mai pronunciare la parola "guerra") proprio come Hitler che pure definì come opera di "pulizia" lo sterminio del popolo ebraico, pazzo certamente lo è. E perché dunque non dovremmo considerare alla medesima stregua lo zar Putin che, essendosi macchiato d'inenarrabili (per fortuna, ce ne avete risparmiato almeno parzialmente la visione) crimini contro l'umanità, l'epiteto di "mascalzone" che gli viene affibbiato da Biden e che, anzi per parte mia, vale quanto il "birichino" che definisce un teppista? Quanta importanza, diamo, noi, popolo di "parolai" alle parole! ! Oggi infatti è indegno dire "negro" piuttosto che ricorrere alla versione edulcorata "persona di colore", "handicappato" anzichè "diversamente abile", "fuori di testa" al matto, e via discorrendo, anche se la sostanza, poi, rimane quella. Mi perdoni questa piccola precisazione, Dr. Mentana, ma poichè anche lei si è schierato contro l'enormità delle giuste accuse colorate da epiteti che purtuttavia sono nell'uso corrente del nostro linguaggio e affermando che peggio di questi rimane solo l'offesa ai genitori, vorrà dire che d'ora in poi il dittatore russo lo chiameremo "figlio di Putin", gratificando in tal modo la pruderie di chi si scandalizza con parole e parolacce indirizzate in passato e divenute ormai quasi un secondo nome nei confronti di feroci dittatori e comandanti nazisti (ricordiamo tutti i soprannomi affibbiati al quartier generale di Hitler, "l'angelo del male", "il macellaio di Riga", ecc.), e non offendendo nel contempo le delicate orecchie di un capo di stato che chiamare assassino è ancora troppo poco. Grazie
Da: Roberta 2

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