Non se ne può più del suo (finto?) buonismo

Messaggio per Flavio Insinna

Lunedì 21 dicembre 2020 09:55:47
Di certo le osservazioni che mi ripropongo di scrivere non porteranno a nulla perché (questo è risaputo), anche in Rai ormai contano solo più i tristemente famosi "numeri" pretesi dagli sponsor, piuttosto che il rispetto di coloro che, volente o nolente, sono obbligati ad essere contribuenti. L'analisi è presto fatta: ora di punta = trasmissione che conta. E a contare sono solo quei numeri, non di certo la (pseudo?) cultura che dovrebbe rappresentare la delicatissima missione di una trasmissione all'ora di punta. Per non parlare dell'esempio. Per farla breve: qualcuno in Rai, suppongo chi abbia il controllo dell'etica e dell'immagine che viene rilasciata, potrebbe suggerire al conduttore (Insinna) che non è un coyote obbligato a latrare per richiamare l'attenzione del branco? Che l'immancabile spiritosaggine "tera-tera" (chioserebbe l'elegantissimo e mai abbastanza rimpianto Pazzaglia) non è indispensabile, se non per soddisfare gratuitamente il suo incolmabile narcisismo? Che i triti, ritriti e fin troppo prevedibili apprezzamenti sulle rispettive capacità dei concorrenti equivalgono a un deprezzamento di quelli degli altri? Che
ululare per una risposta, giusta o sbagliata che sia, fa abbassare l'immagine che si trae da una sfida tra gradi di cultura al livello di uno scontro animalesco per il possesso della preda? Che non si sente davvero il bisogno degli estenuanti, scontati, stucchevoli pleonasmi e dei reiterati giochetti sul doppio senso delle parole? Che sinceramente non se ne può più del suo (finto?) buonismo, del suo fair play animalista, del suo asservimento a tutti e comunque? Insomma... un po di dignità ch diamine, e tanta, tanta tantissima DISCREZIONE in più: appunto!
Da: Stefano

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