Tifosa da una vita

[Tifosa da una vita]

Carissimo Giorgio, chi ti scrive è una tifosa juventina da una vita. Non sono nata juventina, in quanto essendo di Udine mio papà ha sempre fatto il tifo per un’altra squadra bianconera. Credo di esserlo diventata con le qualificazioni dell’Italia ai mondiali in Argentina ‘78, guardando Tardelli e Gentile. Ho trasmesso questa mia passione al più grande dei miei figli Dario e alla più piccola Chiara che dice che finché tu giocherai con la juve lei sarà tifosa in quanto tu assomigli molto a suo fratello Dario. Vorrei mandarti una sua foto per farti vedere quanto vi assomigliate. Dario veniva almeno una volta all’anno a Torino a vedere una partita, prima della pandemia. Io da ragazzina ogni volta che la juve veniva ad Udine andavo allo stadio, mio papà mi comprava sempre il biglietto, pensa che nel ottobre 1979 mi ha portato anche a Torino. Prima della pandemia sono venuta a Torino a vedere la juve e purtroppo ho capito di non poter venire più allo stadio; soffro da moltissimi anni di attacchi di panico con agorafobia, e come sono salita la in alto ho passato tutta la partita attaccata alla poltroncina per paura e non ho potuto godere appieno della felicità che provavo nel vedervi giocare. In questo momento Voi siete l’unica mia gioia, spero che possiate vincere lo scudetto ma sopratutto la champions, passo le giornate aspettando le Vs partite e cercando un lavoro. Si purtroppo sia io che mio marito siamo senza lavoro e con uno sfratto imminente, grazie al fratello di mio marito che è senza scrupoli. Ecco cosa vorrei trovare nel percorso di quest’anno un lavoro e la felicità che mi date quando vincete le partite, ecco in quel momento dimentico tutte le mie angosce e preoccupazioni, sorridendo e urlando di gioia. Un abbraccio e fino alla fine forza juve.