Si sta sprecando un tempo prezioso in futili dibattiti sul nulla
Messaggio per Giovanni Floris
Lunedì 1 febbraio 2021 12:50:45
PER RENATO CHE NON HA OCCHI PER VEDERE
C'è chi ha scritto che il «bullo» Salvini avrebbe messo l’Italia in crisi. QUEL bullo l’Italia la voleva salvare. Chi NON voleva farlo gli ha messo non uno ma cento bastoni tra le ruote e QUEL bullo HA RINUNZIATO ALLA POLTRONA e a tutti i vantaggi annessi e connessi con il potere che deteneva di diritto perché eletto dagli italiani. Fosse stato piu’ accomodante e piu’ amante della poltrona come i tuoi amici, a quella poltrona sarebbe rimasto incollato per 5 anni fregandosene di tutto e di tutti e SAREBBE ANCORA LI’ A GRANDE DISPETTO dei suoi denigratori. Chi ha REALMENTE messo in crisi il paese sono i tuoi idoli che governano SENZA ESSERE STATI ELETTI DA ORMAI 11 ANNI passandosi l’un l‘altro la fiaccola delle poltrone sul « cuscino » della costituzione e della « democrazia » parlamentare, incapaci di distogliere lo sguardo dal calamitico rosso che per loro è come il simbolo del dollaro per Paperone: non vedono altro. Da settimane bloccano il paese con una crisi di governo che mi limitero’ a definire inspiegabile anche se, con il trascorrere dei giorni, le motivazioni personali a tutto discapito del paese diventano sempre piu’ chiare… Da settimane PARLANO dei problemi del paese perché non possono esimersi, ma FANNO BEN POCO. Sono pero’ attivissimi nel mantenere ben vivo il terrorismo mediatico che aiuta a “governare” e consente l’uso quasi esclusivo di decreti-legge «d’urgenza» che azzittiscono il parlamento esautorandolo come non mai nella storia della politica italiana. Per nascondere la loro inadeguatezza, il terzetto PD-5 Stelle-Leu ci martella quotidianamente con proclami sulla gravità della pandemia, sulle difficoltà della crisi e sull’eccellenza unica al mondo dei provvedimenti presi per affrontarla. Per il trio e per i sui partigiani ogni occasione è buona per sottolineare con aria preoccupata e tono grave le “catastrofiche” conseguenze sulla “stabilità del paese” di un possibile ricorso ad elezioni anticipate. “Elezioni”, un sogno, una parola magica, un vocabolo del nostro dizionario il cui significato è diventato astratto come un miraggio. Quella che è una pratica corrente in ogni paese democratico, ancor piu’ in caso di crisi, viene presentata in Italia come un evento apocalittico. Le declamate conseguenze “drammatiche per il paese” in realtà lo sarebbero solo per i 600 parlamentari che dovrebbero tornare a casa e per i loro compagni di merenda sopravvissuti che sarebbero costretti a lasciare la presa attualmente saldata al ricco cestino. La gravità del momento richiederebbe provvedimenti urgenti, decisivi e ragionati ma, i tuoi “esperti” ritengono piu’ impellente dedicarsi anima e corpo all’asta di svendita delle poltrone rosse ai migliori offerenti chiamati pomposamente «responsabili». Gli INVITANTI SEGGI DORATI SONO PRONTI AD ESSERE MOLTIPLICATI A SPESE DEL POPOLO ITALIANO PER ACCOGLIERE C H I U N Q U E SIA DISPOSTO A « SALVARE L’ITALIA ». Battitore dell’asta: il Presidente del Consiglio dei Ministri che non ha fatto mistero del mercanteggiare in corso da giorni. Nel frattempo, PER DIMOSTRARE CHE IL GOVERNO ”LAVORA”, I TUOI EROI si sono dedicati e si dedicano alle chiusure e riaperture delle regioni come fossero porte girevoli o, novelli Tiepolo, si divertono a ridipingere l’Italia. Da piu’ di un mese, che si sarebbe potuto utilizzare per una breve ed efficace campagna elettorale di due mesi, il palcoscenico della politica italiana, i camerini e tutti i locali del teatrino politico, vedono protagonisti e comparse - che spuntano da ogni dove come funghi a settembre - occupati giorno e notte non, come dovrebbero, a dare soluzioni urgenti e valide ai problemi che assillano gli italiani, ma piu’ che mai concentrati sulla spasmodica quanto desolante ricerca del modo piu' « costituzionalmente » accettabile di salvare sé stessi dalla decimazione. In realtà lo sfacelo attuale, e quello che si annunzia con ancor maggiore gravità, non è mai effettivamente all'ordine del giorno. Nessuno sembra preoccuparsi delle conseguenze dello stallo cui stanno costringendo il paese che si annunziano tragiche.
Stiamo offrendo al mondo lo spettacolo indegno di una lotta apertamente senza pudore per la sopravvivenza di individui che sono stati capaci solo di tenere in piedi un governo rattoppato, debole e moribondo da un pezzo. Si sta sprecando un tempo prezioso in futili dibattiti sul nulla, in interviste senza oggetto prive di un qualsivoglia interesse o significato, in dichiarazioni scontate, annunzi e conferenze-stampa fatti di sole parole al vento, in consigli dei ministri notturni che assomigliano piu’ a conciliaboli dei quali non è difficile indovinare l’oggetto: l’eterna salvaguardia della poltrona. L’intento, versione per i media in attesa, diventa "ricerca di soluzioni per salvare l’Italia". “Due mesi di campagna elettorale sarebbero terribilmente nocivi per il paese che non puo' permettersi di restare bloccato in questo momento di crisi tanto delicato», dicono... Domanda: la crisi scompare o diventa innocua solo quando sono i politici a bloccare tutto e passano settimane ad occuparsi ESCLUSIVAMENTE della LORO sopravvivenza? In TUTTI i paesi civili si vota con o senza pandemia, in Italia il voto è un tabu’ da esorcizzare, con o senza pandemia. Un commento? Sarebbe tanto ovvio da essere del tutto superfluo.
C'è chi ha scritto che il «bullo» Salvini avrebbe messo l’Italia in crisi. QUEL bullo l’Italia la voleva salvare. Chi NON voleva farlo gli ha messo non uno ma cento bastoni tra le ruote e QUEL bullo HA RINUNZIATO ALLA POLTRONA e a tutti i vantaggi annessi e connessi con il potere che deteneva di diritto perché eletto dagli italiani. Fosse stato piu’ accomodante e piu’ amante della poltrona come i tuoi amici, a quella poltrona sarebbe rimasto incollato per 5 anni fregandosene di tutto e di tutti e SAREBBE ANCORA LI’ A GRANDE DISPETTO dei suoi denigratori. Chi ha REALMENTE messo in crisi il paese sono i tuoi idoli che governano SENZA ESSERE STATI ELETTI DA ORMAI 11 ANNI passandosi l’un l‘altro la fiaccola delle poltrone sul « cuscino » della costituzione e della « democrazia » parlamentare, incapaci di distogliere lo sguardo dal calamitico rosso che per loro è come il simbolo del dollaro per Paperone: non vedono altro. Da settimane bloccano il paese con una crisi di governo che mi limitero’ a definire inspiegabile anche se, con il trascorrere dei giorni, le motivazioni personali a tutto discapito del paese diventano sempre piu’ chiare… Da settimane PARLANO dei problemi del paese perché non possono esimersi, ma FANNO BEN POCO. Sono pero’ attivissimi nel mantenere ben vivo il terrorismo mediatico che aiuta a “governare” e consente l’uso quasi esclusivo di decreti-legge «d’urgenza» che azzittiscono il parlamento esautorandolo come non mai nella storia della politica italiana. Per nascondere la loro inadeguatezza, il terzetto PD-5 Stelle-Leu ci martella quotidianamente con proclami sulla gravità della pandemia, sulle difficoltà della crisi e sull’eccellenza unica al mondo dei provvedimenti presi per affrontarla. Per il trio e per i sui partigiani ogni occasione è buona per sottolineare con aria preoccupata e tono grave le “catastrofiche” conseguenze sulla “stabilità del paese” di un possibile ricorso ad elezioni anticipate. “Elezioni”, un sogno, una parola magica, un vocabolo del nostro dizionario il cui significato è diventato astratto come un miraggio. Quella che è una pratica corrente in ogni paese democratico, ancor piu’ in caso di crisi, viene presentata in Italia come un evento apocalittico. Le declamate conseguenze “drammatiche per il paese” in realtà lo sarebbero solo per i 600 parlamentari che dovrebbero tornare a casa e per i loro compagni di merenda sopravvissuti che sarebbero costretti a lasciare la presa attualmente saldata al ricco cestino. La gravità del momento richiederebbe provvedimenti urgenti, decisivi e ragionati ma, i tuoi “esperti” ritengono piu’ impellente dedicarsi anima e corpo all’asta di svendita delle poltrone rosse ai migliori offerenti chiamati pomposamente «responsabili». Gli INVITANTI SEGGI DORATI SONO PRONTI AD ESSERE MOLTIPLICATI A SPESE DEL POPOLO ITALIANO PER ACCOGLIERE C H I U N Q U E SIA DISPOSTO A « SALVARE L’ITALIA ». Battitore dell’asta: il Presidente del Consiglio dei Ministri che non ha fatto mistero del mercanteggiare in corso da giorni. Nel frattempo, PER DIMOSTRARE CHE IL GOVERNO ”LAVORA”, I TUOI EROI si sono dedicati e si dedicano alle chiusure e riaperture delle regioni come fossero porte girevoli o, novelli Tiepolo, si divertono a ridipingere l’Italia. Da piu’ di un mese, che si sarebbe potuto utilizzare per una breve ed efficace campagna elettorale di due mesi, il palcoscenico della politica italiana, i camerini e tutti i locali del teatrino politico, vedono protagonisti e comparse - che spuntano da ogni dove come funghi a settembre - occupati giorno e notte non, come dovrebbero, a dare soluzioni urgenti e valide ai problemi che assillano gli italiani, ma piu’ che mai concentrati sulla spasmodica quanto desolante ricerca del modo piu' « costituzionalmente » accettabile di salvare sé stessi dalla decimazione. In realtà lo sfacelo attuale, e quello che si annunzia con ancor maggiore gravità, non è mai effettivamente all'ordine del giorno. Nessuno sembra preoccuparsi delle conseguenze dello stallo cui stanno costringendo il paese che si annunziano tragiche.
Stiamo offrendo al mondo lo spettacolo indegno di una lotta apertamente senza pudore per la sopravvivenza di individui che sono stati capaci solo di tenere in piedi un governo rattoppato, debole e moribondo da un pezzo. Si sta sprecando un tempo prezioso in futili dibattiti sul nulla, in interviste senza oggetto prive di un qualsivoglia interesse o significato, in dichiarazioni scontate, annunzi e conferenze-stampa fatti di sole parole al vento, in consigli dei ministri notturni che assomigliano piu’ a conciliaboli dei quali non è difficile indovinare l’oggetto: l’eterna salvaguardia della poltrona. L’intento, versione per i media in attesa, diventa "ricerca di soluzioni per salvare l’Italia". “Due mesi di campagna elettorale sarebbero terribilmente nocivi per il paese che non puo' permettersi di restare bloccato in questo momento di crisi tanto delicato», dicono... Domanda: la crisi scompare o diventa innocua solo quando sono i politici a bloccare tutto e passano settimane ad occuparsi ESCLUSIVAMENTE della LORO sopravvivenza? In TUTTI i paesi civili si vota con o senza pandemia, in Italia il voto è un tabu’ da esorcizzare, con o senza pandemia. Un commento? Sarebbe tanto ovvio da essere del tutto superfluo.
Da: Anna
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