Una trasmissione televisiva non obiettiva è scadente

Egr. Dott. Giovanni Floris,
ho visto crescere la sua figura come conduttore della trasmissione “Di Martedì” su la7 fin dagli esordi e l'ho apprezzata per l'equilibrio e l'obiettività con cui riusciva a mantenere il confronto dei numerosi ospiti.
Ieri sera - 1 giugno – ho avuto una grande delusione perché nonostante il suo costante compiacente sorriso la trasmissione è iniziata male, irritante ed inaccettabile.
Faccio riferimento all'esordio con l'interminabile introduzione affidata inspiegabilmente a Marco Travaglio che, con insistenza ripetitiva, ha ripreso la sua azione denigratoria nei confronti del governo Draghi e ha derubricato come bugie gran parte delle azioni dell'attuale governo.
Ma quel che è peggio Lei s'è offerto come spalla ponendo di volta in volta una serie di ulteriori domande che hanno permesso a questo giornalista di rincarare, sempre sullo stesso tema, la dose.
Naturalmente vi siete limitati a valutare fatti inerenti la pandemia con Travaglio supportato da un fogliaccio in cui aveva annotato di suo pugno alcuni dati sulle vaccinazioni e che brandiva come fosse vangelo.
Perché nell'ambito di una valutazione più ampia ed articolata del quadro socio-politico del paese – in un momento in cui emerge la difficoltà di far incontrare offerte e richieste di lavoro – non ha chiesto, ad esempio, a Travaglio che fine hanno fatto le migliaia di ”NAVIGATOR” assunti e che avrebbero dovuto esercitare un ruolo determinante per migliorare l'occupazione?
Mi auguro che rifletta altrimenti vedrà scemare rapidamente l'indice d'ascolto della sua trasmissione.
Un cordiale saluto
Giancarlo Narduzzo
Conegliano (TV)