Parere sulle riforme

Ill. mo Professor Draghi, mi complimento con Lei, sia per la formazione del nuovo Governo, sia per le riforme che intende attuare per far uscire l’Italia dalla depressione psicologia ed economica, e cioe’:
1) Riforma Scolastica
2) Riforma Sanitaria
3) Riforma Economica
4) Riforma Fiscale
5) Ecc. ecc.
Io come piccolo Imprenditore e cittadino, di questa ns Italia, sto pensando a voce alta, come darLe dei suggerimenti relativi al progetto sulle Riforme (senza nulla togliere al Suo Grande intelletto).
In riferimento al punto 1), specifico che, oggi come oggi, abbiamo una marea di Laureati e una defaiance di manodopera a tutti i livelli, specialmente, nell’artigianato, ecc..
Il mio suggerimento a tal proposito è quello di mandare i ragazzi che non hanno la vena dello studio, a scuola, fino al conseguimento del diploma di licenza media, dopo di chè immettergli nel mondo della “formazione/ lavoro”: cioè la mattina devono andare nelle aziende a lavorare come apprendisti, il pomeriggio invece devono recarsi a scuola per una formazione culturale che gli permetta, di acquisire la capacità di scrivere correttamente, un semplice preventivo di lavoro.
Ovviamente questi ragazzi vanno incentivati
con uno stipendio mensile di circa € 800. 00 (ottocento/00), corrisposti nel seguente modo: il 50 % a carico del datore di lavoro, la rimanenza a carico dello Stato, con i relativi contributi. Così facendo noi faremo emergere mestieri che sono in via di estinzione.
Per chi ha la vena dello studio proseguire l’università, in modo da far nascere grandi menti, in tutti i settori.

1) In riferimento alla sanità, per sconfiggere il covid 19, dovremmo copiare il modello Inglese e Israeliano. In pochi mesi, avremo tutta la popolazione italiana vaccinata, ai quali gli verrà assegnato un passaporto sanitario, che gli
permetterà di viaggiare senza nessun problema.
Sempre, nel mio piccolo, dico che, per quanto riguarda la riforma fiscale, bisogna pensare ad una riforma che unisca tante piccole tasse in un'unica mini tassa. Non è possibile che lo Stato sia socio del lavoratore al + 51%, ed inoltre non gli permette di detrarre tutte le spese giornaliere. Praticamente per ogni spesa (esempio un semplice caffè), si deve richiedere lo scontrino per poterlo successivamente detrarre dalle tasse, azzerando cosi sia il nero e l’evasione fiscale.
Infine, dico che, tutte le grandi aziende italiane con sede all’estero, devono rientrare in Italia, per far si che le tasse le paghino in Italia.
Spero che questo mio pensiero detto ad alta voce, possa contribuire ad una virgola dei Suoi Progetti.
Le auguro buon lavoro.
Pinuccio