COVID-19 ne fanno le spese solo le persone oneste

Egr. Presidente, le do il benvenuto, anche se benvenuto sarà quando dimostrerà di esserlo (per citare una santa).
Sono un lavoratore ed il mio lavoro è il Commissiining Engineer per una bella realtà aziendale di Brescia, operante nel settore energia e davvero nel settore green. Realtà che vende ed installa i propri prodotti in tutto il mondo.
Il mio lavoro prevede di viaggiare ed organizzare il lavoro ovunque nel mondo.
Le lascio immaginare quali le difficoltà incontro, tra quarantene e tamponi, regole alle quali mi sono attenuto con coscienza e rispetto... toccato anche dal decesso per COVID, nel marzo 2020, di un giovane collega (e caro amico) che poche ore prima di ammalarsi stava lavorando assieme a me.
Vivo a Brescia ma la mia famiglia si trova in Piemonte, infatti sono originario di Acqui Terme.
Lo scorso anno non ho potuto incontrarli, solo quest'anno, dato che mia madre doveva essere accompagnata ad un esame medico "invasivo", ho potuto trascorrere con loro per poche ore.
Spero che il mio papà che ha 77 anni, reduce da due anni di ricoveri ospedalieri (di cui 8 mesi passati senza bere e mangiare presso l'ospedale di Casale Monferrato) e da 6 interventi chirurgici per e per complicazioni conseguenti ad una duodenocefalopancreastomia, possa ricevere presto il vaccino! Al momento, sebbene invalido al 100% ed al 100% insulinodipendente, non risulta essere incluso tra i destinatari di vaccino assieme agli ultra ottantenni... scelta che mi lascia un po' interdetto.
Sa, mio padre è uno stimato meccanico che nonostante tutto continua nel suo garage a restaurare moto d'epoca, recuperando ed onorando il patrimonio motoristico del nostro paese...
Mi trovo in Germania per lavoro, qui nessuno usa la mascherina e sono costretto ad affrontare, proprio oggi, una delicata discussione in merito con il nostro cliente. Devo trovare il modo di fare loro capire che devono usare le mascherine... io devo tutelare, quantomeno, i miei colleghi di cui sono e mi sento responsabile.
Mia moglie si trova a Brescia, soggetta alle molte limitazioni introdotte proprio ieri e spero stia bene. Questo è il terzo anno del nostro percorso di adozione, speravamo potesse essere l'anno della agonista telefonata, ma il COVID ha messo in crisi anche l'espletamento di queste pratiche, oltre che messo a rischio l'intero sistema delle adozione internazionale (purtroppo quella nazionale non esiste più).

Comunque si va avanti, faticosamente, energicamente e soprattutto onestamente!

Certo, senti le notizie e vedi che cosa combinano i tifosi di calcio... e un po' la domanda ti viene... Perché dovremmo tutti pagare questo prezzo per la non curanza di questi incivili?

Ci vorrebbe una persona capace di chiudere SOLO il CALCIO in Italia. Solo quello per il tempo che resta a risolvere questa pandemia!

Purtroppo questo sport ha dato, anche durante il lock-down, un ignobile dimostrazione di iniquità dirigenziale ed ora sta continuando nell'essere un pessimo esempio.

Avrebbe lei, Egr. Presidente, il coraggio di chiudere a questo Sport, incompatibile con la situazione attuale?

Cordiali saluti, Matteo.