Prima casa: tassazione, reddito, vendita impossibile
Messaggio per Mario Draghi
Sabato 27 febbraio 2021 19:04:59
Egregio Dott. Draghi
sono un modesto avvocato di Reggio Emilia che esercita la professione da oltre 45 anni, sono anche proprietaria di un immobile adibito a cinema teatro, in Casalmaggiore (CR), Piazza Garibaldi n. 39, lasciatomi da mio padre Cavalca Remigio, nato il 25. 4. 1913, in eredità, da lui creato quale raggiungimento del suo sogno di vita avendo dagli anni 50 iniziato a gestire cinema teatri con la mia mamma Lodi Rizzini Severina.
Dopo la morte di mio padre mia madre, che unitamente a noi eredi ha dovuto pagare una tassa di successione di oltre 200. 000. 000 di lire, ha gestito il locale divenendo per l’ambiente locale una istituzione effettuando spettacoli di qualità sia teatrali che cinematografici, mai scadendo nella pornografia anche in momenti difficili, ricevendo una medaglia d’oro dall’AGIS.
Divenuta proprietaria di detta struttura, pur non avendo qualifiche imprenditoriali al riguardo, nel rispetto delle volontà dei miei genitori, mi sono attivata per mantenere detta struttura, ho proposto alla amministrazione locale ogni forma di collaborazione, ma non ho trovato riscontri, nel mentre è subentrata la tassa IMU e pur non riuscendo a far rendere detta attività, in quanto il cinema non dava più utili per la costosissima esigenza di digitalizzazione che penalizzava l’approccio e il teatro non dava sufficienti introiti mi sono trovata nella impossibilità di pagare l’IMU applicata sul valore catastale che, contabilizzato su una struttura necessariamente consistente per sua natura, era enorme.
Avrei voluto vendere, ma la crisi subentrata e la non appetibilità economica della struttura finalizzata ad una attività così specifica non mi ha dato alcuna possibilità.
Non essendo stata in grado di far fronte al pagamento dell’IMU ho accumulato debiti nei confronti del Comune di Casalmaggiore che andranno ad accrescersi in quanto con la pandemia, anche volendo, neppure uno spettacolo di burattini è stato possibile.
Le chiedo se non sia possibile modificare la statuizione che comunque la proprietà di un immobile debba comportare una tassazione anche se detto immobile non solo non dia alcun reddito, ma sia anche impossibile la vendita, se la vendita fosse possibile lo Stato prenderebbe il corrispettivo per l’atto di trasferimento.
Credo che oltre alla prima casa si debbano tenere in considerazione anche diverse tipologie che, se aiutate, potrebbero trovare maggiore attenzione e divenire motore di una ripresa economica.
Nel ringraziarLa per la Sua attenzione, sperando in un Sua risposta, Le porgo
i miei ossequi.
Avv. Maria Teresa Argenide Cavalca
sono un modesto avvocato di Reggio Emilia che esercita la professione da oltre 45 anni, sono anche proprietaria di un immobile adibito a cinema teatro, in Casalmaggiore (CR), Piazza Garibaldi n. 39, lasciatomi da mio padre Cavalca Remigio, nato il 25. 4. 1913, in eredità, da lui creato quale raggiungimento del suo sogno di vita avendo dagli anni 50 iniziato a gestire cinema teatri con la mia mamma Lodi Rizzini Severina.
Dopo la morte di mio padre mia madre, che unitamente a noi eredi ha dovuto pagare una tassa di successione di oltre 200. 000. 000 di lire, ha gestito il locale divenendo per l’ambiente locale una istituzione effettuando spettacoli di qualità sia teatrali che cinematografici, mai scadendo nella pornografia anche in momenti difficili, ricevendo una medaglia d’oro dall’AGIS.
Divenuta proprietaria di detta struttura, pur non avendo qualifiche imprenditoriali al riguardo, nel rispetto delle volontà dei miei genitori, mi sono attivata per mantenere detta struttura, ho proposto alla amministrazione locale ogni forma di collaborazione, ma non ho trovato riscontri, nel mentre è subentrata la tassa IMU e pur non riuscendo a far rendere detta attività, in quanto il cinema non dava più utili per la costosissima esigenza di digitalizzazione che penalizzava l’approccio e il teatro non dava sufficienti introiti mi sono trovata nella impossibilità di pagare l’IMU applicata sul valore catastale che, contabilizzato su una struttura necessariamente consistente per sua natura, era enorme.
Avrei voluto vendere, ma la crisi subentrata e la non appetibilità economica della struttura finalizzata ad una attività così specifica non mi ha dato alcuna possibilità.
Non essendo stata in grado di far fronte al pagamento dell’IMU ho accumulato debiti nei confronti del Comune di Casalmaggiore che andranno ad accrescersi in quanto con la pandemia, anche volendo, neppure uno spettacolo di burattini è stato possibile.
Le chiedo se non sia possibile modificare la statuizione che comunque la proprietà di un immobile debba comportare una tassazione anche se detto immobile non solo non dia alcun reddito, ma sia anche impossibile la vendita, se la vendita fosse possibile lo Stato prenderebbe il corrispettivo per l’atto di trasferimento.
Credo che oltre alla prima casa si debbano tenere in considerazione anche diverse tipologie che, se aiutate, potrebbero trovare maggiore attenzione e divenire motore di una ripresa economica.
Nel ringraziarLa per la Sua attenzione, sperando in un Sua risposta, Le porgo
i miei ossequi.
Avv. Maria Teresa Argenide Cavalca
Da: Maria Teresa Cavalca
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