Pensioni e ponte sullo stretto

Caro primo ministro Mr. Mario Draghi, vorrei gentilmente e sommessamente senza polemica alcuna (e detto da un toscano e' tutto dire) farLe notare che la problematica riguardante le pensioni e' veramente cosa seria e da intervenire al più presto in modo concreto e fermo.
Si deve porre subito adeguati correttivi allo scalone che si determinerebbe da qui a poco tempo; si metta certamente in sicurezza sanitaria il paese tutto ma lo si consideri anche nel suo aspetto di tenuta sociale e di comunita' lavorativa in primis.
Se non si apportano subito degni correttivi al capitolo pensioni soffriremo tutti e quando dico tutti intendo qualsiasi classe sociale perche' ricadrebbe inevitabilmente a tutti i livelli della societa', nessuno escluso.
L'altra cosa che ritengo importante per il Paese Italia, e' la decisione concreta che potrebbe assumere circa la realizzazione del ponte sullo stretto.
Ora che ci sono le condizioni dateci dal P. N. R. R diventa opera fondamentale unirlo anche questo paese a quella benedetta isola abitata da circa 5ml. di abitanti. Nel resto di Europa e' stato fatto per molto meno glielo assicuro.
Questo darebbe prestigio, attrazione turistica, visibilita' internazionale e soprattutto tantissimo lavoro... quasi come la grande impresa dell'autosole degli anni 60 del miracolo economico.
Ecco, potrebbe essere l'anno giusto, del rilancio in tutti i sensi del sistema Italia.
Le auguro, se mai avra' modo di leggere queste semplici opinioni, un buon lavoro nella giusta direzione per gli italiani.
Grazie e cordiali saluti oltreché sinceri auguri.
Paolo Cirri Toscana.