Errata valutazione efficacia vaccino

Bene la battaglia in difesa dei diritti civili. Però esprima concetti, pensieri, critiche e non riferisca dati statistici, a dimostrazione delle sue tesi, quando non è in grado di saperli INTERPRETARE correttamente e, così facendo, considerata la vasta influenza di cui gode, condiziona e determina scelte CRUCIALI riguardanti la SALUTE in MOLTISSIMI soggetti (milioni), che già DUBBIOSI sull'efficacia dei vaccini, trovano conferme che inconsciamente cercavano, dalle sue AUTOREVOLI affermazioni (sicuramente in buona fede quelle errate) e decidono di NON VACCINARSI. Anche nel programma televisivo ottoemezzo del 1 dicembre ha riferito che, a sostegno della scarsa efficacia dei vaccini, c'è un'equivalenza di terapie intensive e decessi tra i vaccinati e non vaccinati. E' VERO quel che dice, infatti i casi si dividono all'incirca al 50%. Quello che non dice, sono sicurissimo in buana fede, non avendo conoscenze statistiche, è che questo 50%, da solo, non prova nulla sull'efficacia del vaccino: il numero assoluto di decessi (idem x terapie intensive) va rapportato per vaccinati e non vaccinati alle rispettive POPOLAZIONI! Facile esempio. Attualmente abbiamo un rapporto tra vaccinati (dai 12 anni in su)
e non vaccinati di 6 a 1, quindi se prendiamo una popolazione di 60 vaccinati e 10 vaccinati e riscontriamo 5 decessi in entrambe le popolazioni, siamo al famoso 50% (5 casi su 10 casi totali): il vaccino serve a ben poco! INVECE, per valutare il vaccino, bisogna CORRETTAMENTE evidenziare che 5 casi di morte avvengono su 60 (POPOLAZIONE) vaccinati e sono l'8% dei VACCINATI, mentre 5 casi di morte di NON VACCINATI costituiscono su 10 (POPOLAZIONE) addirittura il 50% dei non vaccinati. Conclusione CORRETTA: mortalità dei VACCINATI = 8%, mortalità dei NON VACCINATI = 50%. Allora, caro Cacciari, NON E' VERO che il vaccino è INEFFICACE!