Errori linguistici
Messaggio per Paolo Mieli
Domenica 29 agosto 2021 19:21:51
Stimato Dott. Mieli,
seguo con grande interesse i suoi programmi di storia che vengono trasmessi dalla Rai, sempre di ottima qualità e che lei gestisce in modo impeccabile. E, proprio per questo, mi permetto di scriveLe per segnalarLe un piccolo errore equivocando nell’utilizzo di un modo di dire troppo spesso usato in modo del tutto errato. Il programma in questione era dedicato alla figura e alla vita di Sant’Agostino. Se ben ricordo, nel parlare della lotta che il santo fece contro gli eretici o le eresie la definì “senza quartiere”. La questione che mi ha ancor più meravigliato che anche la speaker, che poi spiega il successivo filmato, commette lo stesso errore definendo anche lei la battaglia che Sant’Agostino intraprende contro gli eretici “senza quartiere”. Posso capere che parlando “a braccio” si può equivocare su di un termine, ma ritengo che la speaker legga un testo che qualcuno aveva precedentemente scritto.
Per la verità ho sentito assai spesso politici, ministri, e non solo, affermare che “faranno una guerra senza quartiere alla mafia” o che combatteranno l’evasione fiscale senza quartiere”. Se hai nostri politici gli possiamo perdonare tutto … non posso chiudere un occhio con un personaggio del suo livello, sicuramente massimo esponente della cultura italiana! !
Non mi permetto di spiegare il perché della mia osservazione, ma valutando nel suo insieme la frase appare subito evidente che è stato attribuito a tale termine il significato di “senza limiti” “senza fermarsi davanti a niente o nessuno” “ovunque”. Ma, come Lei sicuramente sa, il suo significato è del tutto diverso.
Mi scuso ancora per la mia impertinenza nel farLe presente questo banale equivoco linguistico cui è incappato, ma sono sicuro che una del suo livello culturale non può che apprezzarlo.
Mi permetto ancora di segnalare un altro errore che assai spesso sento commettere un po’ da tutti, giornalisti per primi. Troppo spesso sento dire “ i banditi hanno giustiziato gli ostaggi” o “i mafiosi hanno giustiziato due poliziotti” e tante altre frasi simili. Oltre ad essere errato l’utilizzo del termine “giustiziare” risulta anche offensivo nei riguardi delle vittime che non hanno certo subito un atto di giustizia. Data la sua lunga esperienza in ambito giornalistico avrà sicuramente il modo di fare presente questo non troppo banale strafalcione.
Paolo Barattieri – Brescia
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seguo con grande interesse i suoi programmi di storia che vengono trasmessi dalla Rai, sempre di ottima qualità e che lei gestisce in modo impeccabile. E, proprio per questo, mi permetto di scriveLe per segnalarLe un piccolo errore equivocando nell’utilizzo di un modo di dire troppo spesso usato in modo del tutto errato. Il programma in questione era dedicato alla figura e alla vita di Sant’Agostino. Se ben ricordo, nel parlare della lotta che il santo fece contro gli eretici o le eresie la definì “senza quartiere”. La questione che mi ha ancor più meravigliato che anche la speaker, che poi spiega il successivo filmato, commette lo stesso errore definendo anche lei la battaglia che Sant’Agostino intraprende contro gli eretici “senza quartiere”. Posso capere che parlando “a braccio” si può equivocare su di un termine, ma ritengo che la speaker legga un testo che qualcuno aveva precedentemente scritto.
Per la verità ho sentito assai spesso politici, ministri, e non solo, affermare che “faranno una guerra senza quartiere alla mafia” o che combatteranno l’evasione fiscale senza quartiere”. Se hai nostri politici gli possiamo perdonare tutto … non posso chiudere un occhio con un personaggio del suo livello, sicuramente massimo esponente della cultura italiana! !
Non mi permetto di spiegare il perché della mia osservazione, ma valutando nel suo insieme la frase appare subito evidente che è stato attribuito a tale termine il significato di “senza limiti” “senza fermarsi davanti a niente o nessuno” “ovunque”. Ma, come Lei sicuramente sa, il suo significato è del tutto diverso.
Mi scuso ancora per la mia impertinenza nel farLe presente questo banale equivoco linguistico cui è incappato, ma sono sicuro che una del suo livello culturale non può che apprezzarlo.
Mi permetto ancora di segnalare un altro errore che assai spesso sento commettere un po’ da tutti, giornalisti per primi. Troppo spesso sento dire “ i banditi hanno giustiziato gli ostaggi” o “i mafiosi hanno giustiziato due poliziotti” e tante altre frasi simili. Oltre ad essere errato l’utilizzo del termine “giustiziare” risulta anche offensivo nei riguardi delle vittime che non hanno certo subito un atto di giustizia. Data la sua lunga esperienza in ambito giornalistico avrà sicuramente il modo di fare presente questo non troppo banale strafalcione.
Paolo Barattieri – Brescia
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Da: Paolo Barattieri
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