Civiltà Nuragica
Messaggio per Paolo Mieli
Lunedì 13 settembre 2021 18:34:49
Buon pomeriggio signor Mieli, seguo quasi tutti i giorni la trasmissione "Passato e Presente", sono un appassionato di storia e devo dire che Lei come conduttore ed i suoi competenti ospiti, Barbero su tutti, riuscite sempre a catturare la mia attenzione anche su argomenti già noti ma che richiedono sempre maggiori approfondimenti e diverse chiavi di lettura. La settimana scorsa ho seguito la puntata sugli Etruschi, popolo affascinante soprattutto considerando il periodo storico di riferimento, all'alba della fondazione di Roma. Seguendo quella puntata inevitabilmente il mio pensiero si è rivolto ad una grande Civiltà che proprio con gli Etruschi ha tessuto una fitta rete di scambi commerciali e culturali, la Civiltà Nuragica. Ciò fu favorito dal fatto che nel finire del 2° millennio Avanti Cristo probabilmente erano presenti più terre emerse tra la Sardegna e l'attuale Toscana riducendo sensibilmente il tratto di mare che le separava. I rapporti tra le due Civiltà sono attestati dai numerosi ritrovamenti di manufatti sardi nella Tuscia, soprattutto bronzetti, e numerosi di produzione Etrusca in Sardegna, prevalentemente brocchette di tipo Askoide, asce e fibule. La Civilta Nuragica ha però visto le sue origini quasi un millennio prima di quella Etrusca e sono note in tutto il mondo le grandi abilità dei Sardi nell'edificare costruzioni ciclopiche, i Nuraghe, autentiche reggie paragonabili ai grandi castelli medievali (arrivati cieca 2500 anni dopo!) mentre in quell'epoca, dal 1800 al 1000 A. C., in tutto il mediterraneo occidentale e nel resto dell'Europa costruivano capanne e palafitte. Considerando tutto ciò mi farebbe enormemente piacere se si dedicasse una o più puntate della Vostra trasmissione alla suddetta Civiltà Nuragica, che per secoli è stata volutamente trascurata dall'Archeologia classica e dalla Storia ufficiale (non se ne fa menzione nei testi scolastici). Solo negli ultimi decenni si stà cominciando a valorizzare e riconoscere il valore dei siti archeologici (non solo Nuraghe, ma anche tombe di Giganti, Domus de Janas, Pozzi Sacri) della Sardegna. I suoi abitanti, considerati dagli antichi Romani un popolo di barbari e per gli altri duemila anni niente più che grezzi pastori, nell'epoca Nuragica, indebolita prima dai Punici e soppressa quasi totalmente poi dai Romani verso la fine del 1° millennio A. C., si dimostrarono invece non solo grandi costruttori ma anche navigatori, commercianti, artigiani ed anche valorosi guerrieri (gli Shardana). Non so se negli anni precedenti su "Passato e Presente" sia mai stato trattato questo argomento, ma ripeto, sarei felicissimo di seguire una Sua Trasmissione, con la Vostra competenza e capacità di analisi storica aldilà delle cronache ufficiali, dedicata appunto alla Civiltà Nuragica. Grazie per la cortese attenzione e la saluto rinnovando i miei più sinceri complimenti per il lavoro pubblico che svolge. Arrivederci.
Da: Paolo
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