Grido di dolore

Esimio Dott. Pier Silvio Berlusconi, seguo da sempre e con molta attenzione ed ammirazione le Vostre attività nel sociale. Ho anch'io partecipato per talune forme di raccolta fondi. Purtroppo, ahimè... In questo momento, mi trovo dall'altra sponda e non trovo mezzi per essere traghettato. Sono affetto da una malformazione artero venosa cerebrale che ha seguito di emorragia cerebrale mi ha reso invalido. Inps, mi riconosce una invalidità quantificata con il 67 percento (tanto quanto basta per escludermi da ogni forma di beneficio economico). Ho immediata necessità di terapie farmacologiche, visite specialistiche e terapia riabilitativa. Tutti questi bisogni, non possono essere garantiti dal Servizio sanitario nazionale (liste chiuse). Pur esponendo il problema ai servizi sociali del mio Comune, ho solo raccolto indifferenza... Mentre io continuo a spegnermi di giorno in giorno (non ho più farmaci che mi permettono di stare in piedi e non sono mutuabili). Il sistema non funziona!!! Mi rivolgo a Voi nella speranza di trovare comprensione e scoprire se mi trovo nella condizione di ricevere un Vostro aiuto umanitario di spicciola entità per le questioni urgenti. Fiducioso in un Vostro confortevole riscontro, ringrazio anticipatamente per l'attenzione che potrete dedicare a questo mio grido di dolore. Vi saluto cordialmente sugurandoVi ogni forma di bene. Antonio Nardelli. Telefono 338 -------
P. S.: Ogni mia dichiarazione ed affermazione è chiaramente documentabile dai referti medici, cartelle cliniche, prescrizioni specialistiche, Isee, etc.