Lettera a don Matteo

Caro don Matteo in questo momento difficile vorrei che tu esistessi per poter venire in chiesa e sedermi in un banco di fronte a te e parlarti di tutta l angoscia e la tristezza che mi invade per tutto quello che sta accadendo adesso nel mondo per colpa di questa pandemia. Tu mi ascolteresti in silenzio e alla fine sapresti darmi conforto con una delle tue frasi che richiamano sempre un passo della Bibbia e mi diresti che Dio è con me e con tutta l umanità, che ci ascolta e soffre con noi. Detto dalla tua voce calma e sicura ti crederei all istante e più rincuorata mi alzerei e uscendo commossa ti direi: grazie don Matteo. Ma vedi: in fondo, se ti scrivo, è perché credo che in qualche parte nel mondo ci sia un don Matteo o più di uno, qualcuno che sa ascoltare le persone e sa aiutarle con il potere di una semplice frase. Speriamo che ci siano !. .. perché se ci fossero tanti don Matteo il mondo potrebbe essere migliore almeno per chi ha la fortuna di averli vicini e anche i cuori più tristi e addolorati potrebbero essere scaldati da una frase e un sorriso di speranza. Certo non è facile vedere colorato in questo momento, anche se il mondo di sta illuminando con le luci del Natale ma forse, don Matteo, direbbe a tutti, in una delle sue omelie, di saper cogliere questa luce di festa e di tenerla dentro di se il più possibile, nonostante il buio pesto che ci invade l anima e anzi di cercare di portare serenità e luce a tutti coloro che ne hanno più bisogno perché così anche noi potremmo essere più felici. Caro don Matteo se ti scrivo è perché so che in qualche parte del pianeta ci sei e puoi leggere questa lettera e, augurandoti un sereno Natale, ti saluto dicendoti: grazie don Matteo.