Biden o Trump: cosa cambia, per l'Italia?

Buonasera Dr. ssa Palombelli.
Seguo sempre con interesse il suo programma in Tv, dati anche la preparazione, il garbo e le domande "puntuali" che sempre rivolge ai suoi ospiti, e che la contraddistinguono. Tuttavia, me lo consenta, ho cambiato annoiata canale quando la lunga serata televisiva da lei condotta, si è incentrata principalmente, anche quale "tema" d'apertura, sul duello Biden/Trump che, al di là dell'aspetto quasi grottesco che ormai sta assumendo, credo interessi ben poco gli italiani. Sicuramente molto meno delle vicende dei Windsor in Gran Bretagna. Non è certamente un appunto a lei. Da sempre la televisione di stato, ad eccezione di tempi ormai remoti, ha privilegiato in apertura la politica estera relegando quella italiana nelle retrovie, quasi a voler stornare l'attenzione di un pubblico in tutt'altre faccende affaccendato. Io non credo che l'evoluzione e la storia infinita dei due sfidanti americani incida, o inciderà più di tanto, sulla politica italiana. Certo, se vogliamo scacciare i pensieri interessandoci alle vicende altrui prima ancora che alle nostre - non dimenticando che, in ogni caso, abbiamo, in materia, ben poco da insegnare, benvenuti gli scontri in diretta tra i sostenitori di Biden o di Trump. Ma non dimentichiamo soprattutto che abbiamo noi per primi gravi, anzi gravissimi, nonchè urgentissimi, problemi da fronteggiare e, mi auguro, da risolvere: il procedere a rilento delle vaccinazioni anticovid (siamo pur sempre milioni di persone), la mancanza di un efficace piano di effettuazione delle stesse, l'apertura o la chiusura delle scuole e la sempre dolente nota dei conti di Casa Nostra che non tornano mai. Insomma, è inutile scomodare insigni virologi e venerabili economisti quando siamo, e rimaniamo, in una situazione di stallo, in un limbo che ci tiene inchiodati malvolentieri a postazioni che sono le medesime di un anno fa. Un anno fa, quasi tutti esultammo alle false notizie sull'uscita dalla pandemia in breve tempo, e ciò si tradusse, per gli italiani, in una supersonica spinta a proiettarsi in avanti, verso il ritorno alla normalità. Non dimentichiamo la nostra proverbiale (e, anche, eccessiva) pazienza, e soprattutto, gli sforzi sovrumani di medici ed infermieri che si sono prodigati ben oltre la parola "dovere". Ci sembrava di esserci riappropriati delle parole "umanità", "sforzo collettivo" e, soprattutto, SOLIDARIETA'. Ma oggi? Apprendiamo che le vaccinazioni (trascuriamo per un attimo l'estero) sono a quota 3/quattrocentomila, che sembra una goccia nel mare in un Paese sovraffollato come il nostro. Continuano a fare notizia i film di cappa e spada Conte -Renzi nonostante siano stati proiettati nelle nostre case fino allo sbadiglio. Continua tutta la drammaticità delle storie di categorie di lavoratori non solo allo stremo, ma ormai alla fame. Si continua a scommettere su chi vincerà le prossime elezioni, se ci sarà un trisConte, se Renzi, rispuntato dall'oblìo dell'averci (ri) messo la faccia in tempi non poi cosi' remoti si dimostrerà invece "l'uomo del momento" e, novello Caronte, ci traghetterà fuori della crisi. Renzi? ?. .. A prescindere dai dubbi che, rispettando idee ed opinioni di tutti ci possono più o meno arrovellare, io direi che di tutto ciò, alla gente, in fondo non importi poi nulla. Esattamente come non c'importa nulla se Trump porgerà l'altra guancia a Biden. Ciò che vorremmo ascoltare sono notizie relative non già a castelli campati per aria come giochi di carte in bilico, bensì a progetti MESSI IN ATTO per uscire da una crisi sia sanitaria che materiale senza precedenti. Lei è una donna intelligente e sono certa che comprenderà. Le notizie relative all'estero lasciamole in coda, chè tali rimangono, e diamo piuttosto maggior risalto a ciò che si sta facendo per quella che sarà la fine, o perlomeno l'inizio della fine, di una tragedia che non ricorda uguali e che ci ha sconvolti e lasciati inermi.
La ringrazio